Seduta antimeridiana All'ordine del giorno: 1) Ordine del giorno speciale, sezione A e B
2) Collocamento fuori ruolo
3) Autorizzazione come relatrica ad un seminario in lingua francese in Azerbaigian
4) 2 ricorsi al TAR
5) Istanza di sospensione
6) Ricorso al TAR Veneto
7) Copertura di 2 posti di giudice del Tribunale di S.M.C.Vetere
8) Un posto di giudice del Tribunale di Tivoli
9) Due note del vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano
10) Revoca di domanda
11) Ricorso
12) Un quesito sui periodi di astensione in sede disagiata
13) Concorsi virtuali
14) Nomine e conferme di giudici … onorari
15) Mancata presa di possesso tempestivo e richiesta di revoca
16) Richiesta il conferimento delle funzioni di coordinatore dell'ufficio
17) Richiesta di essere esonerata dal tirocinio
18) Due note di richiesta di reintegro nelle funzioni di giudice di pace, dopo le dimissioni
19) Limiti dell'autonomia organizzativa
20) Tre incontri di studio
21) Determinazione della data finale del tirocinio
22) Appello proposto da un candidato
23) Nota del magistrati referenti per la formazione presso la Corte di Appello di Perugia su un incontro di studio sul giusto processo
24) Conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Pavia
25) Criteri per l'inquadramento in ruolo del personale del CSM
26) Conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Nocera
27) Nomina di giudici di pace del distretto della Corte di Appello di Bologna, di Firenze e di Milano Il CSM nelle agenzie di stampa ROGATORIE: ROSSI (CSM), ACCUSA A GIUDICI VA RESPINTA A MITTENTESI DICA DI QUALI GIUDICI E COMPORTAMENTI SI PARLA Roma, 10 ott.
(Adnkronos) - ''I giudici non meritano questa ennesima accusa che va respinta al mittente''.
Il consigliere del Csm Nello Rossi, togato di Md, replica alla nuova polemica sulle rogatorie sorta dopo le parole di Silvio Berlusconi.
''Non penso -afferma- che si possa uscire dalla difficile situazione in cui ci si trova attribuendo ad 'alcuni' giudici comportamenti disinvolti o in violazione della legge, peraltro senza mai assumere la responsabilita' di dire di quali giudici e di quali comportamenti si sta parlando''.
Rossi rircorda che il Csm ha evidenziato ''le profonde trasformazioni'' che le nuove norme sulle rogatorie hanno apportato al codice di procedura penale, esprimendo ''con chiarezza le sue preoccupazioni ed i suoi dissensi su alcuni punti della nuova disciplina destinati ad avere un impatto negativo su importanti processi in corso''.
''Il Parlamento -aggiunge il consigliere di palazzo dei Marescialli- ha ritenuto comunque di approvare una legge sulle rogatorie che, da un lato, fulmina con la sanzione della inutilizzabilita' anche meri vizi formali o di trasmissione degli atti di una rogatoria e, dall'altro, si applica retroattivamente anche alle prove gia' raccolte in primo o in secondo grado, con obiettivo pregiudizio di molti processi in corso''.
''Personalmente -conclude Rossi- non ritengo affatto che una o piu' dichiarazioni, da qualsiasi fonte provengano, possano cancellare queste elementari verita' e porre nel nulla la complessa e tormentata vicenda istituzionale che si e' sviluppata sulle rogatorie internazionali''.
ROGATORIE: MAGISTRATI RIMOSSI AL CSM, PROVVEDIMENTO INGIUSTOCOMMISSIONE PREPARERA' REGOLE SU TOGHE A MINISTERI (ANSA) - ROMA, 9 OTT - UN PROVVEDIMENTO INSPIEGABILE E PERCIO' INGIUSTO: COSI' I MAGISTRATI DELL'UFFICIO LEGISLATIVO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA HANNO DEFINITO DAVANTI AL CSM IL ''LICENZIAMENTO'' DI CINQUE DI LORO DISPOSTO DAL GUARDASIGILLI CASTELLI, DOPO LA FUGA DI NOTIZIE SU UN DOCUMENTO RISERVATO IN CUI L'UFFICIO DAVA PARERE NEGATIVO SULLA LEGGE SULLE ROGATORIE.
AD ASCOLTARLI LA TERZA COMMISSIONE, CHE ORA SI APPRESTA A DEFINIRE DELLE REGOLE PER IL COLLOCAMENTO FUORI RUOLO DEI MAGISTRATI CHIAMATI A SVOLGERE FUNZIONI NEI MINISTERI, ANCHE A TUTELA DELLA LORO AUTONOMIA E DIGNITA' PROFESSIONALE.
LA COMMISSIONE HA SENTITO QUATTRO DEI MAGISTRATI RIMOSSI (VITTORIA STEVANELLI, ANTONIETTA CARESTIA, ANTONIO CASCINI E ELISABETTA ROSI) E GIOVEDI' TOCCHERA' ALL'ULTIMO, IL VICE CAPO DELL'UFFICIO ANTONIO PATRONO.
E HA ASCOLTATO ANCHE GLI ALTRI COMPONENTI DEL LEGISLATIVO DI VIA ARENULA (IRENE AMBROSI, GIULIO SARNO, LUIGI CASO E ROSANNA MANCINO) CHE HANNO CHIESTO DI LASCIARE IL MINISTERO,IN SEGNO DI ''SOLIDARIETA''' CON I LORO COLLEGHI, COME HANNO SPIEGATO OGGI LORO STESSI AI CONSIGLIERI.
UNANIME IL GIUDIZIO: LA RIMOZIONE E' STATA UN PROVVEDIMENTO MORTIFICANTE.
E COMUNI LE LAMENTELE: ''SIAMO STATI DIPINTI COME SPIE'' HANNO DETTO I MAGISTRATI, RIVENDICANDO LA TOTALE CORRETTEZZA DEL LORO OPERATO E DUNQUE DEFINENDOSI ASSOLUTAMENTE ESTRANEI ALLA FUGA DI NOTIZIE SUL DOCUMENTO.
INOLTRE HANNO INSISTITO ANCHE SULLA ''APOLITICITA''' DELLE LORO POSIZIONI.
E TRA LE DOGLIANZE RIVOLTE AL MINISTRO, DA PARTE DI QUALCUNO DEI RIMOSSI, ANCHE QUELLA DI AVER APPRESO DELLA DECISIONE DI CASTELLI DIRETTAMENTE DALLA STAMPA.
''SONO STATI TUTTI FERMISSIMI NEL DIFENDERE LA DIGNITA' PERSONALE E LA CORRETTEZZA DEL LORO OPERATO'', SOTTOLINEANO A PALAZZO DEI MARESCIALLI.
L'ATTENZIONE DEL CSM NON E' COMUNQUE LIMITATA SOLO A QUESTO CASO: SULLA SPINTA DI QUESTA VICENDA E SU RICHIESTA DEI CONSIGLIERI DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE MARGHERITA CASSANO E SERGIO VISCONTI ALLA TERZA COMMISSIONE E' STATO ANCHE AFFIDATO IL COMPITO DI DEFINIRE ''CRITERI E PROGRAMMAZIONE DEI COLLOCAMENTI FUORI RUOLO E DEI RIENTRI DEI MAGISTRATI ANCHE AI FINI DEI UNA MIGLIORE FUNZIONALITA' DEGLI UFFICI GIUDIZIARI E DI UNA LEALE COLLABORAZIONE CON LE ALTRE ISTITUZIONI''.
UN'INIZIATIVA CHE VA NELLA STESSA DIREZIONE AUSPICATA NELLA SCORSA SETTIMANA DAL GRUPPO DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA, CHE PER QUESTO HA DECISO DI NON PRESENTARE PIU' AL PLENUM DI DOMANI LA RICHIESTA DI UNA DISCUSSIONE URGENTE SUI POSSIBILI STRUMENTI DI TUTELA DELLA DIGNITA' PROFESSIONALE E DELL'AUTONOMIA DEI MAGISTRATI CHE LAVORANO NEI MINISTERI.
''NOI RITENIAMO CHE IL CSM DEBBA PRONUNCIARSI SU QUALI SIANO I PRESUPPOSTI PER IL COLLOCAMENTO FUORI RUOLO ANCHE ALLA LUCE DELLO STATUS DEI MAGISTRATI IN UFFICIO COMPLESSO, COME QUELLO DEL LEGISLATIVO DI VIA ARENULA - SPIEGA CASSANO- E GIA' CON IL PRECEDENTE GOVERNO AVEVAMO AVVIATO UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE LEALE, ANCHE PER ASSICURARE UNA MIGLIORE FUNZIONALITA' DEGLI UFFICI.
CI SONO DEI PROFILI DI CARATTERE GENERALE CHE MERITANO APPROFONDIMENTO DA PARTE DEL CSM''.A COMINCIARE DAL GRADO DI AUTONOMIA E INDIPENDENZA DI CUI UN MAGISTRATO DISTACCATO PRESSO UN MINISTERO PUO' GODERE.
(Adnkronos) - ''I giudici non meritano questa ennesima accusa che va respinta al mittente''.
Il consigliere del Csm Nello Rossi, togato di Md, replica alla nuova polemica sulle rogatorie sorta dopo le parole di Silvio Berlusconi.
''Non penso -afferma- che si possa uscire dalla difficile situazione in cui ci si trova attribuendo ad 'alcuni' giudici comportamenti disinvolti o in violazione della legge, peraltro senza mai assumere la responsabilita' di dire di quali giudici e di quali comportamenti si sta parlando''.
Rossi rircorda che il Csm ha evidenziato ''le profonde trasformazioni'' che le nuove norme sulle rogatorie hanno apportato al codice di procedura penale, esprimendo ''con chiarezza le sue preoccupazioni ed i suoi dissensi su alcuni punti della nuova disciplina destinati ad avere un impatto negativo su importanti processi in corso''.
''Il Parlamento -aggiunge il consigliere di palazzo dei Marescialli- ha ritenuto comunque di approvare una legge sulle rogatorie che, da un lato, fulmina con la sanzione della inutilizzabilita' anche meri vizi formali o di trasmissione degli atti di una rogatoria e, dall'altro, si applica retroattivamente anche alle prove gia' raccolte in primo o in secondo grado, con obiettivo pregiudizio di molti processi in corso''.
''Personalmente -conclude Rossi- non ritengo affatto che una o piu' dichiarazioni, da qualsiasi fonte provengano, possano cancellare queste elementari verita' e porre nel nulla la complessa e tormentata vicenda istituzionale che si e' sviluppata sulle rogatorie internazionali''.
ROGATORIE: MAGISTRATI RIMOSSI AL CSM, PROVVEDIMENTO INGIUSTOCOMMISSIONE PREPARERA' REGOLE SU TOGHE A MINISTERI (ANSA) - ROMA, 9 OTT - UN PROVVEDIMENTO INSPIEGABILE E PERCIO' INGIUSTO: COSI' I MAGISTRATI DELL'UFFICIO LEGISLATIVO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA HANNO DEFINITO DAVANTI AL CSM IL ''LICENZIAMENTO'' DI CINQUE DI LORO DISPOSTO DAL GUARDASIGILLI CASTELLI, DOPO LA FUGA DI NOTIZIE SU UN DOCUMENTO RISERVATO IN CUI L'UFFICIO DAVA PARERE NEGATIVO SULLA LEGGE SULLE ROGATORIE.
AD ASCOLTARLI LA TERZA COMMISSIONE, CHE ORA SI APPRESTA A DEFINIRE DELLE REGOLE PER IL COLLOCAMENTO FUORI RUOLO DEI MAGISTRATI CHIAMATI A SVOLGERE FUNZIONI NEI MINISTERI, ANCHE A TUTELA DELLA LORO AUTONOMIA E DIGNITA' PROFESSIONALE.
LA COMMISSIONE HA SENTITO QUATTRO DEI MAGISTRATI RIMOSSI (VITTORIA STEVANELLI, ANTONIETTA CARESTIA, ANTONIO CASCINI E ELISABETTA ROSI) E GIOVEDI' TOCCHERA' ALL'ULTIMO, IL VICE CAPO DELL'UFFICIO ANTONIO PATRONO.
E HA ASCOLTATO ANCHE GLI ALTRI COMPONENTI DEL LEGISLATIVO DI VIA ARENULA (IRENE AMBROSI, GIULIO SARNO, LUIGI CASO E ROSANNA MANCINO) CHE HANNO CHIESTO DI LASCIARE IL MINISTERO,IN SEGNO DI ''SOLIDARIETA''' CON I LORO COLLEGHI, COME HANNO SPIEGATO OGGI LORO STESSI AI CONSIGLIERI.
UNANIME IL GIUDIZIO: LA RIMOZIONE E' STATA UN PROVVEDIMENTO MORTIFICANTE.
E COMUNI LE LAMENTELE: ''SIAMO STATI DIPINTI COME SPIE'' HANNO DETTO I MAGISTRATI, RIVENDICANDO LA TOTALE CORRETTEZZA DEL LORO OPERATO E DUNQUE DEFINENDOSI ASSOLUTAMENTE ESTRANEI ALLA FUGA DI NOTIZIE SUL DOCUMENTO.
INOLTRE HANNO INSISTITO ANCHE SULLA ''APOLITICITA''' DELLE LORO POSIZIONI.
E TRA LE DOGLIANZE RIVOLTE AL MINISTRO, DA PARTE DI QUALCUNO DEI RIMOSSI, ANCHE QUELLA DI AVER APPRESO DELLA DECISIONE DI CASTELLI DIRETTAMENTE DALLA STAMPA.
''SONO STATI TUTTI FERMISSIMI NEL DIFENDERE LA DIGNITA' PERSONALE E LA CORRETTEZZA DEL LORO OPERATO'', SOTTOLINEANO A PALAZZO DEI MARESCIALLI.
L'ATTENZIONE DEL CSM NON E' COMUNQUE LIMITATA SOLO A QUESTO CASO: SULLA SPINTA DI QUESTA VICENDA E SU RICHIESTA DEI CONSIGLIERI DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE MARGHERITA CASSANO E SERGIO VISCONTI ALLA TERZA COMMISSIONE E' STATO ANCHE AFFIDATO IL COMPITO DI DEFINIRE ''CRITERI E PROGRAMMAZIONE DEI COLLOCAMENTI FUORI RUOLO E DEI RIENTRI DEI MAGISTRATI ANCHE AI FINI DEI UNA MIGLIORE FUNZIONALITA' DEGLI UFFICI GIUDIZIARI E DI UNA LEALE COLLABORAZIONE CON LE ALTRE ISTITUZIONI''.
UN'INIZIATIVA CHE VA NELLA STESSA DIREZIONE AUSPICATA NELLA SCORSA SETTIMANA DAL GRUPPO DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA, CHE PER QUESTO HA DECISO DI NON PRESENTARE PIU' AL PLENUM DI DOMANI LA RICHIESTA DI UNA DISCUSSIONE URGENTE SUI POSSIBILI STRUMENTI DI TUTELA DELLA DIGNITA' PROFESSIONALE E DELL'AUTONOMIA DEI MAGISTRATI CHE LAVORANO NEI MINISTERI.
''NOI RITENIAMO CHE IL CSM DEBBA PRONUNCIARSI SU QUALI SIANO I PRESUPPOSTI PER IL COLLOCAMENTO FUORI RUOLO ANCHE ALLA LUCE DELLO STATUS DEI MAGISTRATI IN UFFICIO COMPLESSO, COME QUELLO DEL LEGISLATIVO DI VIA ARENULA - SPIEGA CASSANO- E GIA' CON IL PRECEDENTE GOVERNO AVEVAMO AVVIATO UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE LEALE, ANCHE PER ASSICURARE UNA MIGLIORE FUNZIONALITA' DEGLI UFFICI.
CI SONO DEI PROFILI DI CARATTERE GENERALE CHE MERITANO APPROFONDIMENTO DA PARTE DEL CSM''.A COMINCIARE DAL GRADO DI AUTONOMIA E INDIPENDENZA DI CUI UN MAGISTRATO DISTACCATO PRESSO UN MINISTERO PUO' GODERE.
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