25 OTT 2001

CSM - Plenum del 25 ottobre 2001

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 54 min
Player
All'ordine del giorno: 1) Parere sulla proposta di legge di modifica del sistema elettorale del CSM 2) Proroga e conferma del collocamento fuori ruolo per modifica dell'incarico 3) Cessazione 4) Richiamo in ruolo e assegnazione della sede 5) Una serie di pratiche di Terza Commissione 6) Vicecoordinatori dei giudici di pace 7) Nomina dei giudici di pace del distretto della Corte di Appello di Lecce, Messina e Campobasso 8) Invito del Ministero della giustizia Federale tedesca alla partecipazione ad un incontro di studio 9) Corsi di aggiornamento 10) Modifica dei servizi di protezione nei confronti dei magistrati esposti a rischio, in particolare nel distretto di Reggio Calabria Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: PLENUM, RISCHI CON RIFORMA ELETTORALE DI CASTELLICOMPOSIZIONE SQUILIBRATA ED EFFETTI OPPOSTI A QUELLI VOLUTI (ANSA) - ROMA, 25 OTT - PORTERA' A UNA ''COMPOSIZIONE FORTEMENTE SQUILIBRATA'' DEL CSM LA RIFORMA ELETTORALE PROPOSTA DAL MINISTRO CASTELLI.

MA NON BASTA: AVRA' EFFETTI OPPOSTI A QUELLI CHE SI PROPONE REGALANDO UN ''POTERE DI INFLUENZA'' PIU' AMPIO AI GRUPPI ORGANIZZATI.A SEGNALARE I RISCHI INSITI NELLA RIFORMA E' IL CSM.

IL PLENUM DI PALAZZO DEI MARESCIALLI HA APPROVATO CON 27 SI', NESSUN VOTO CONTRARIO E TRE ASTENSIONI (DEI LAICI DEL CENTRO-DESTRA E DEL VICE PRESIDENTE GIOVANNI VERDE) UN PARERE SULLA RIFORMA (RELATORE NELLO ROSSI), CHE SALVA SOLO ALCUNE SCELTE DEL GUARDASIGILLI ED ESPRIME UN NETTO ''NO'' ALL'IPOTESI DI PASSARE A UN SISTEMA DI ELEZIONE MAGGIORITARIO E ALL'INTRODUZIONE DI ''RIGIDI COMPRTIMENTI STAGNI'' TRA GIUDICI E PM CON L'INTRODUZIONE DI QUOTE DI RAPPRESENTANZA E COLLEGI DISTINTI.

E CHE AVVERTE IL GUARDASIGILLI: IL SISTEMA ELETTORALE ''NON PUO' ESSERE MODIFICATO FRETTOLOSAMENTE SENZA UN'ADEGUATA PONDERAZIONE DELLE MODALITA' DI EFFETTIVO FUNZIONAMENTO DEI CONGEGNI PREDISPOSTI'', ALTRIMENTI SI AVRANNO ''EFFETTI PERVERSI''.

IL DOCUMENTO HA OTTENUTO, GRAZIE AD UN EMENDAMENTO, ANCHE IL SI' DEL MOVIMENTO PER LA GIUSTIZIA CHE IN COMMISSIONE AVEVA VOTATO CONTRO PER L'OPPOSIZIONE ALL' ''APERTURA'' DELLA MAGGIORANZA ''ALLA POSSIBILITA' DI LIMITAZIONE DEL NUMERO DEI PM ELEGGIBILI AL CSM'', GIUDICATA ''PERICOLOSA PER L'UNITA' DELLA GIURSIDIZIONE'' ''UNITA' MESSA A RISCHIO, COME L'ATTUALITA' CONFERMA, DAI PROGRAMMI DI GOVERNO'', SOTTOLINEA UN ESPONENTE DELLA CORRENTE, ARMANDO SPATARO.

IL MOVIMENTO HA TUTTAVIA ''APPREZZATO IL FERMO NO CHE IL CONSIGLIO HA ESPRESSO AI PROGETTI MINISTERIALI DI MODIFICA DEL SISTEMA ELETTORALE DEL CSM, CHE VANNO IN SENSO MAGGIORITARIO, PREVEDONO LA SEPARAZIONE DELL'ELETTORATO PASSIVO ED UN DISCUTIBILE SISTEMA DI ESPRESSIONE E CONTEGGIO DELLE PREFERENZE CHE FAVORIREBBE I GRUPPI ORGANIZZATI E MAGGIORITARI''.

IL PARERE SALVA DUE SOLE SCELTE DEL GUARDASIGILLI: QUELLA DI LASCIARE INVARIATO IL NUMERO DEI COMPONENTI TOGATI E DI MANTENERE L'UNITARIETA' DEL CORPO ELETTORALE, CONSENTENDO COSI' AI MAGISTRATI DI CONCORRERE CON IL LORO VOTO ALL'ELEZIONE DI TUTTI I RAPPRESENTANTI TOGATI DEL CONSIGLIO.

SULLE ALTRE OPZIONI INDICATE DA CASTELLI VENGONO INVECE ESPRESSI ''PERPLESSITA' E DISSENSO''.

A COMINCIARE DALLA DECISIONE DI DESTINARE AI MAGISTRATI DELLA CASSAZIONE QUATTRO RAPPRESENTANTI: SI ATTRIBUISCE ''AD UNA REALTA' PROFESSIONALE CHE SUPERA DI POCO IL 4 PER CENTO DELLA MAGISTRATURA UN PESO SUPERIORE AL 25 DELLA COMPONENTE CONSILIARE TOGATA, DANDO VITA A UNA COMPOSIZIONE FORTEMENTE SQUILIBRATA DELL'ORGANO''.

''PERPLESSITA''' VENGONO MANIFESTATE ANCHE SULLA SEPARAZIONE IN DUE DISTINTE CATEGORIE DEI RAPPRESENTANTI DI PM E GIUDICI: ''LA RIGIDA E PREDETERMINATA SUDDIVISIONE DELLA RAPPRESENTANZA IN QUOTE PUO' AVERE L'EFFETTO NEGATIVO DI SOLLECITARE E CRISTALLIZZARE NELLA DIALETTICA CONSILIARE IMPOSTAZIONI SETTORIALI E PARTICOLARISTICHE'', AVVERTE IL CSM.

DEL SISTEMA DI VOTO SINGOLO TRASFERIBILE PALAZZO DEI MARESCIALLI APPREZZA GLI OBIETTIVI DI FONDO, MA AVVERTE CHE ESSO RISCHIA DI AVERE EFFETTI OPPOSTI A QUELLI VOLUTI: ''NON SEMBRA IN GRADO DI RIDURRE IL PESO DEI GRUPPI ORGANIZZATI NELLA COMPETIZIONE ELETTORALE'' ANZI: ''AVREBBE L'EFFETTO DI POTENZIARE, BEN AL DI LA' DI QUANTO AVVIENE OGGI , IL POTERE DI INFLUENZA E DI CONTROLLO SUL VOTO DEI SINGOLI ELETTORI''.SINO AL PUNTO DA ARRIVARE ''NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI A UNA POLARIZZAZIONE DELLA RAPPRESENTANZA CONSILIARE''.

UN SISTEMA CRITICATO PER I POSSIBILI EFFETTI ANCHE DAL POLO, CHE IN UNA RELAZIONE DI MINROANZA HA ESPRESSO UN GIUDIZIO PIENAMENTE FAVOREVOLE SUGLI SCOPI DELLA RIFORMA E IN PARTICOLARE SULLA DIVISIONE IN QUOTE DI RAPPRESENTANZA DIVERSE PER GIUDICI E PM UN'INNOVAZIONE CHE ''HA UN VALORE POSITIVO E CHE PRENDE ATTO DEL MUTATO QUADRO COSTITUZIONALE''.

GIUSTIZIA:VIETTI,DISTINTI RUOLI O CARRIERE? FORMULA NON VALE (ANSA) - FIRENZE, 25 OTT - ''NON MI IMPICCHEREI SULLE FORMULE'', L'IMPORTANTE E' ''GARANTIRE LA TERZIETA' DEL GIUDICE'': COSI' IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA MICHELE VIETTI RISPONDE A CHI GLI DOMANDA SE IL MESSAGGIO INVIATO IERI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI IN APERTURA DEL CONGRESSO DELL'OUA STIA A SIGNIFICARE SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI O DELLE CARRIERE DEI GIUDICI.

''IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA PARLATO DI SEPARAZIONE DEI RUOLI, E LE PAROLE PESANO - HA DETTO VIETTI - MA QUELLO CHE PIU' DI TUTTO DOBBIAMO OTTENERE, PERCHE' CE LO IMPONE LA RIFORMA DELL'ARTICOLO 111 DELLA COSTITUZIONE, E' LA TERZIETA' DEL GIUDICE CHE NON E' GARANTITA QUANDO E' POSSIBILE PER UN PM PASSARE DA UNA PARTE ALL'ALTRA DEL BANCO E DIVENTARE GIUDICANTE LADDOVE E' STATO INQUIRENTE''.

IL SOTTOSEGRETARIO TRACCIA TRE STRADE PRINCIPALI PER ARRIVARE A QUESTO OBIETTIVO DI TERZIETA': INNANZI TUTTO MANTENERE UNITO L'ACCESSO IN MAGISTRATURA TRAMITE CONCORSO, IN SECONDO LUOGO GARANTIRE ''UN UNICO CSM MA CON UNA QUOTA DI PUBBLICI MINISTERI DISTINTA DA QUELLA DEI GIUDICI'', ED INOLTRE ''IMMAGINARE CHE I PASSAGGI DA UNA CARRIERA ALL'ALTRA NON POSSANO PIU' AVVENIRE IN MODO INDISCRIMINATO MA SIANO CONDIZIONATI DA DETERMINATI PALETTI''.

TRA QUESTI, IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA INDIVIDUA LA REALIZZAZIONE DI UN CONCORSO IN CUI SI VALUTI L'ATTITUDINE DI UN MAGISTRATO (''NON E' DETTO CHE UNO CHE SIA BRAVO A FARE IL PM SIA ALTRETTANTO BRAVO A FARE IL GIUDICE'') LA REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI FORMAZIONE (''OGGI C'E' UNA SPECIALIZZAZIONE TALE CHE SE UN MAGISTRATO CAMBIA RUOLO DEVE FARE UN CORSO DI AGGIORNAMENTO SU MATERIE NUOVE'') LA GARANZIA DELLA EXTRADISTRETTUALITA'.

SU QUEST'ULTIMO ASPETTO VIETTI SPIEGA INFATTI CHE ''IL CAMBIAMENTO DI RUOLO NON DEVE AVVENIRE NELLA STESSA AREA TERRITORIALE IN CUI SI E' ESERCITATO IL RUOLO PRECEDENTE''.

SCORTE: CSM A CASTELLI, SI ATTIVI PER SEGNALARE RISCHI TOGHEDOCUMENTO PLENUM, PREOCCUPA SITUAZIONE A PALERMO E REGGIO CALABRIA Roma, 24 ott.

- (Adnkronos) - Il Csm denuncia la gravita' della situazione dopo i 'tagli' alle scorte dei magistrati, a cominciare da quelli di Palermo e Reggio Calabria.

E rivolge un appello al ministro della Giustizia: si attivi presso ''le competenti sedi istituzionali'' per segnalare i rischi prima che sia troppo tardi.

Vanno rivisti i tagli alle misure di protezione, soprattutto per i magistrati piu' impegnati nella lotta alla criminalita' organizzata, in modo da restituire loro la ''necessaria serenita''', sostiene il plenum di palazzo dei Marescialli in un documento approvato oggi a larghissima maggioranza, con il voto contrario dei tre laici del Polo.

Preoccupa la situazione a Palermo: con gli interventi seguiti alla circolare del Viminale, riferisce il Csm, non solo le scorte per le toghe verrebbero ''totalmente azzerate'', ma si arriverebbe anche ad ''eliminare qualsiasi forma di protezione'' per un ''rilevante numero'' di giudici impegnati in ''gravosi processi di mafia''.

E le ''doppie tutele'' si ridurrebbero ''di circa il 50%''.

In tutto, scorte e tutele per le toghe palermitane subirebbero quindi ''una riduzione del 44%'', calcola il Consiglio.

C'e' stata una ''grave sottovalutazione dei rischi'' a cui i magistrati ''risultano oggettivamente esposti'', avvertono i consiglieri di palazzo dei Marescialli.

Ma i rischi non riguardano solo le toghe di Palermo.

Preoccupa anche la situazione di Reggio Calabria: solo ad ottobre, riferisce il Csm, ''e' stata soppressa qualunque forma di diretta protezione per ben 9 magistrati'' tra pm e giudici ed ''e' stata disposta la riduzione della protezione per quasi tutti gli appartenenti alla Direzione distrettuale antimafia''.

Anche per il capoluogo calabrese, quindi, si chiede al Guardasigilli di attivarsi perche' vengano ripristinati i livelli di protezione precedenti ai tagli.

Ma il dibattito in plenum ha risentito dell'eco delle polemiche per le affermazioni di Berlusconi, che i magistrati interpretano come un nuovo ''attacco''.

L'intervento piu' duro e' venuto da Nello Rossi, togato di Md: proprio prendendo spunto dall'importanza di assicurare uno ''scudo'' protettivo adeguato ai magistrati in prima linea contro la mafia, ha denunciato la ''campagna di attacchi e accuse violentissime e genericissime'' di ''molti'' esponenti di governo.

Una campagna che lascia le toghe senza la loro ''principale protezione'', che e' la ''legittimazione''.

Un riferimento alla ''delegittimazione e all'isolamento della magistratura'' a cui ''contribuiscono i vertici delle istituzioni'', anche nell'intervento del laico Gianni Di Cagno (Ds), presidente della commissione Criminalita' organizzata del Csm.

La risoluzione, ha spiegato, rappresenta ''un messaggio di solidarieta' e di attenzione ai magistrati piu' esposti''.

''Falcone e Dalla Chiesa ricordavano sempre che gli uomini dello Stato operanti in 'terra di infedeli' cominciano a morire nel momento in cui dallo Stato vengono lasciati soli.

A chi ha perduto la memoria -ha detto Di Cagno- il Csm segnala il negativo valore simbolico che rischiano di assumere i provvedimenti di riduzione della protezione dei magistrati in prima linea''.''La revoca o riduzione delle scorte puo' avere gravi ricadute sull'amministrazione della giustizia, determinando persino il trasferimento di magistrati per ragioni di sicurezza e l'interruzione di processi in corso'', ha avvertito ancora Armando Spataro, togato del Movimento per la giustizia.

E cio' proprio mentre ''si assegnano scorte e sorveglianza a parenti ed abitazioni o uffici privati di esponenti politici''.

''Purtroppo -ha lamentato ancora Spataro- queste misure si collocano in un quadro in cui il modello di giudice che si vuol suggerire ai magistrati, con minacce e blandizie ormai quotidiane, e' quello del giudice che rifugge dall'impegno che espone.

In tale prospettiva, la revoca delle scorte e' misura sicuramente funzionale.

Ma il Csm ha il dovere di spingere i magistrati nella direzione opposta, nell'interesse dei cittadini''.

Parole che, nel loro complesso, non sono affatto piaciute ai laici del Polo, spingendoli a votare contro il documento per contestare la ''politicizzazione'' e i ''toni assolutamente inammissibili'' usati in alcuni interventi.

''Si e' data l'impressione -lamenta Mario Serio (Fi) che la questione delle scorte fosse un pretesto per continuare a svolgere in sede consiliare un'effettiva opposizione al governo''.

INCHIESTA TELECOM: CSM APRIRA' FASCICOLO SU PM SALUZZOA CHIEDERLO I CONSIGLIERI DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA Roma, 25 ott.

- (Adnkronos) - Si accendono i riflettori del Csm sul procuratore aggiunto di Torino Francesco Saluzzo, la presunta 'talpa' che avrebbe fornito notizie sull'inchiesta Telecom all'allora presidente Roberto Colaninno.

I consiglieri di Md preannunciano infatti che promuoveranno un ''accertamento'' sulle notizie giornalistiche che riguardano l'iscrizione di Saluzzo nel registro degli indagati a Milano.

Obiettivo, verificarne la ''fondatezza'' e, di conseguenza, la compatibilita' ambientale del procuratore aggiunto nella sede torinese.

SCORTE: RUSSO (ANM), NON INTACCARE SICUREZZA PM PALERMO Palermo, 25 ott.

- (Adnkronos) - ''La risoluzione del Csm di oggi conferma che i comitati provinciali per la sicurezza di Agrigento, Trapani e Palermo hanno fatto proposte che, se ratificate, ridurrebbero le misure di protezione per i pm e i giudici''.

E' quanto sostiene il presidente distrettuale dell'Associazione nazionale magistrati di Palermo, Massimo Russo.

''Siamo fiduciosi - aggiunge - che almeno ai magistrati del distretto di Palermo non venga intaccato il minimo standard di sicurezza''.

Russo, a nome dell'Anm, condivide ''la razionalizzazione del sistema senza che cio' si traduca in una attenuazione della sicurezza dei magistrati''.

leggi tutto

riduci

  • Presidente sul ritardo dell'apertura dei lavori; poi riapre la discussione

    <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 10.10</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Giovanni Verde</strong> <strong>Parere sulla proposta di legge di modifica del sistema elettorale del CSM</strong>
    0:00 Durata: 1 min 1 sec
  • Nello Rossi (MD), Presidente della Sesta Commissione, relatore

    Replica del relatore
    0:01 Durata: 13 min 54 sec
  • Presidente e poi Spataro per l'appello nominale; si passa alle dichiarazioni di voto

    Procedura di votazione
    0:14 Durata: 2 min 18 sec
  • Salvatore Mazzamuto (membro laico (RI)), Presidente della Dodicesima Commissione e Dr. Francesco Favara, Procuratore Generale della Cassazione

    Dichiarazioni di voto
    0:17 Durata: 10 min 30 sec
  • Sergio Visconti (MI) e poi Nicola Marvulli, primo Presidente della Corte di Cassazione

    0:27 Durata: 6 min 37 sec
  • Armando Spataro (Movimenti Riuniti), Presidente della Terza Commissione e poi Claudio Viazzi (MD)

    0:34 Durata: 7 min 44 sec
  • Sergio Pastore Alinante (membro laico (Comunisti Italiani)), Presidente dell'Undicesima Commissione

    0:42 Durata: 6 min 34 sec
  • Ettore Ferrara (Unicost) e poi Prof. Mauro Ronco (membro laico(CdL)), Presidente della Prima Commissione

    0:48 Durata: 6 min 46 sec
  • Vito Marino Caferra (Unicost) e poi Santi Consolo (MI)

    0:55 Durata: 11 min 57 sec
  • Gioacchino Natoli (Movimenti Riuniti) e poi Giovanni Di Cagno (membro laico(DS)), Presidente della Decima Commissione

    1:07 Durata: 11 min 28 sec
  • Presidenza

    <em>Respinto</em><br>Voto sul secondo emendamento: <em>approvato</em><br>Votazione del documento così emendato: <em>approvato</em> Voto sul primo emendamento per appello nominale
    1:18 Durata: 7 min 11 sec
  • Presidente

    <em>Approvate</em> Pratiche urgenti di Seconda Commissione <strong>Proroga del collocamento fuori ruolo</strong> <strong>Conferma del collocamento fuori ruolo per modifica dell'incarico</strong> Dr. Bonfigli
    1:26 Durata: 1 min 43 sec
  • Presidente e poi Viazzi

    <em>Approvata</em> con una correzione Pratiche urgenti di Quarta Commissione <strong>Cessazione</strong> Dr. Stajani
    1:27 Durata: 1 min 17 sec
  • Presidente sulla risoluzione appena approvata

    1:28 Durata: 51 sec
  • Presidente

    <em>Approvata</em> Proposta urgente della Terza Commissione <strong>Richiamo in ruolo e assegnazione della sede</strong>
    1:29 Durata: 1 min 30 sec
  • Presidente

    Pratiche dr. Gallucci; dr. Cascini : <em>rinviate ad altra seduta</em><br>Dr.Gianfrotta; d.ssa Colombo: <em>approvate</em><br>Trasferimento dr. Palazzi: <em>approvate due pratiche connesse</em><br>Errore materiale segnalato
    1:31 Durata: 3 min 9 sec
  • Presidente e poi Parziale

    <em>Approvate</em> Pratiche di Ottava Commissione <strong>Vicecoordinatori dei giudici di pace</strong> Dr. Carìnola a Roma
    1:34 Durata: 1 min 15 sec
  • Presidente

    <em>Approvate</em> <strong>Nomina dei giudici di pace del distretto della Corte di Appello di Lecce, Messina e Campobasso</strong>
    1:35 Durata: 26 sec
  • Presidente

    <em>Approvata</em> Pratiche di Nona Commissione <strong>Invito del Ministero della giustizia Federale tedesca alla partecipazione ad un incontro di studio</strong> Dottori Bianconi, Merletti e Prati
    1:35 Durata: 39 sec
  • Presidente e poi Romei Pasetti e Spataro sulla dedica del seminario a Carlo Verardi

    <em>Approvata</em><br><em>Approvato</em> anche un altro corso di aggiornamento <strong>Corsi di aggiornamento professionali per magistrati per l'anno 2001: incontro di studio</strong>
    1:36 Durata: 2 min 57 sec
  • Presidente sull'integrazione della deliberazione per Palermo; poi Di Cagno, relatore

    Pratiche di Decima Commissione <strong>Modifica dei servizi di protezione nei confronti dei magistrati esposti a rischio, in particolare nel distretto di Reggio Calabria</strong> Relazione
    1:39 Durata: 16 min 32 sec
  • Presidente e poi Bartolo Gallitto (membro laico (AN))

    Discussione
    1:56 Durata: 11 min 28 sec
  • Paolo Angeli (Unicost)

    2:07 Durata: 2 min 48 sec
  • Carlo Di Casola (MD)

    2:10 Durata: 10 min 29 sec
  • Giovanni D'Angelo (Unicost)

    2:20 Durata: 6 min 36 sec
  • Nello Rossi (MD), Presidente della Sesta Commissione

    2:27 Durata: 10 min 20 sec
  • Gioacchino Natoli (Movimenti Riuniti)

    2:37 Durata: 11 min 13 sec
  • Santi Consolo (MI)

    2:49 Durata: 11 min 43 sec
  • Margherita Cassano (MI) e poi Fabio Massimo Gallo (MI), Presidente della Seconda Commissione

    3:00 Durata: 5 min 22 sec
  • Sergio Pastore Alinante (membro laico (Comunisti Italiani)), Presidente dell'Undicesima Commissione, e poi Vito Marino Caferra (Unicost)

    3:06 Durata: 6 min 59 sec
  • Gianfranco Gilardi (MD) e poi Armando Spataro (Movimenti Riuniti), Presidente della Terza Commissione

    3:13 Durata: 10 min 28 sec
  • Mario Serio (membro laico (FI))

    Repliche
    3:23 Durata: 8 min 25 sec
  • Paolo Angeli (Unicost)

    3:31 Durata: 40 sec
  • Presidente ricapitola gli emendamenti; poi Giovanni Di Cagno (membro laico(DS)), Presidente della Decima Commissione, relatore

    Replica del relatore
    3:32 Durata: 14 min 37 sec
  • Presidente e poi per dichiarazione di voto: Gallitto e Ronco: il Presidente replica a Ronco; Pastore Alinante poi dichiara il suo voto

    <em>Approvata</em><br>La seduta termina <strong>alle 14.03</strong> Procedura di votazione sul testo
    3:47 Durata: 7 min 31 sec