Seduta antimeridiana
All'ordine del giorno: 1) Pratiche dell'ordine del giorno speciale, sezione A e B
2) Incarico conferito dall'Autorità per le comunicazioni: pirateria informatica e audiovisiva
3) Incarichi extragiudiziari
4) Realizzazione di un progetto predisposto dal Genio Civile per la realizzazione di un impianto elevatore a servizio dei piani interrato e terra lato cortile a Palazzo dei Marescialli e della palazzina di via S.
Martino della Battaglia 5) Richiesta del Presidente della Nona Commissione di conferimento al dr.
Sàbato l'incarico di collaborazione per la rete europea di … formazione giudiziaria 6) Collaborazione con la Quarta Commissione per l'inserimento dei fascicoli dei magistrati nel sistema informatico 7) Richiamo in ruolo e assegnazione di sede 8) Trasferimento per incompatibilità 9) Ricorsi al TAR Lombardia e al TAR Lazio 10) Ricorso al TAR Lazio 11) Richiesta di copertura urgente a mezzo telefax 12) Proroga di applicazione extradistrettuale 13) Quesito del Presidente del Tribunale di Civitavecchia: trattazione dei decreti ingiuntivi 14) Quesito del Presidente del Tribunale di Bari in ordine all'assegnazione ad altro incarico di un Giudice in servizio ultradecennale a sezione distaccata 15) Applicazione extradistrettuale del dr.
Risieri all'ufficio di sorveglianza di Venezia 16) Nomine e conferme 17) Dimissioni dall'incarico 18) Incompatibilità rimossa 19) Richiesta di nomina a coordinatore 20) Dimissioni 21) Incompatibilità rimosse 22) Rinuncia all'incarico 23) Esonero dal tirocinio in materia civile 24) Azione disciplinare senza seguito: comunque inidoneo come coordinatore 25) Decadenza per incompatibilità 26) Rinuncia all'incarico 27) Nomina dei giudici di pace del distretto di Genova 28) Profili attuativi e organizzativi della rete di formazione decentrata 29) Corsi di aggiornamento professionale: il danno risarcibile civile 30) Incontro di studio: giudice penale e giudice minorile di fronte all'abuso sessuale 31) Autorizzazione per lezioni 32) Collocamento fuori ruolo del dr.
De Joris 33) Incarico extragiudiziario per lezioni all'Università del Sacro Cuore 34) Richiamo in ruolo e riassegnazione alla Procura di Roma 35) Copertura posti 36) Corsi di aggiornamento sui reati fallimentari 37) Incontro di studio: disciplina penale delle immissioni ambientali e tutela della salute 38) Novità delle tematiche giuridiche e delle tecniche pratiche di intercettazione telefonica nel nuovo sistema.
Internet Il CSM nelle agenzie di stampa GIUSTIZIA: BERLUSCONI BLOCCA NOMINE OLAF, CSM PROTESTA NO DA PREMIER A LAVORO ALL'ESTERO PER TRE TOGHE VINCITRICI CONCORSO Roma, 21 nov.
- (Adnkronos) - Nessun 'distacco' all'estero per i tre magistrati italiani che dovrebbero far parte dell'Olaf, l'organismo europeo antifrodi.
E' stato lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata una decina di giorni fa al Dipartimento dell'Organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia, a non concedere l'autorizzazione chiesta da Mario Vaudano e a revocare quelle gia' concesse a Nicola Piacente e Alberto Perduca.
Le tre toghe chiamate a sedere sulle poltrone di Bruxelles dopo aver vinto un concorso bandito dall'Ue.
Una decisione, quella di non autorizzare il lavoro all'estero per i tre magistrati, che apre un nuovo capitolo del braccio di ferro gia' in atto tra il Csm e il ministro Roberto Castelli.
Immediate le proteste a palazzo dei Marescialli.
''Invece di apprezzare la stima di cui godono i magistrati italiani nell'Ue, il governo -denuncia Gianni Di Cagno, laico dei Ds- sembra spaventato dalla prospettiva di serie indagini europee sui reati di frode e corruzione.
A parole tutti invocano la cooperazione europea, ma nei fatti il governo italiano non la persegue''.
Inizialmente il Guardasigilli aveva chiesto e ottenuto il collocamento fuori ruolo di Vaudano, Piacente e Perduca.
Ma poi ci aveva ripensato: revocate quella decisione, aveva chiesto al Csm, sarebbe meglio inviare all'Olaf funzionari di polizia.
Una richiesta che pero' il Csm si avviava a 'bocciare'.
La seconda commissione di palazzo dei Marescialli, a maggioranza, aveva deciso infatti di proporre al plenum di dire 'no' alla richiesta di Castelli.
E oggi o domani l'assemblea di palazzo dei Marescialli avrebbe dovuto discutere il caso.
Poi, ieri sera, la doccia fredda.
Alla vigilia della discussione, il ministero della Giustizia ha inviato infatti al Csm un carteggio tra rappresentanti della commissione Ue e vertici del ministero della Giustizia guidato allora da Piero Fassino.
Carteggio dal quale risulterebbe un tentativo di avvantaggiare i magistrati italiani, non pubblicizzando adeguatamente il bando del concorso.
E, assieme, e' arrivata a palazzo dei Marescialli copia della lettera di Berlusconi in via Arenula, accompagnata da una missiva firmata dal capo di gabinetto del ministero.
Il presidente del Consiglio, viene spiegato, ''non concede'' l'autorizzazione a Vaudano e ''revoca'' quella concessa a Piacente e Perduca ''ai sensi dell'articolo 1 della legge 27 luglio 1962''.
Cioe', delle norme che regolano il rapporto di lavoro all'estero per i dipendenti pubblici, per il quale e' necessaria l'autorizzazione del presidente del Consiglio.
Nella lettera inviata in via Arenula, Berlusconi richiama il parere dell'ufficio legislativo del ministero sulla base del quale Castelli ha chiesto al Csm la revoca dei collocamenti fuori ruolo.
Un documento di cui il premier afferma di condividere ''presupposti e motivazioni''.
Il presidente del Consiglio, quindi, ''non concede la richiesta autorizzazione al dott.
Mario Vaudano e revoca le autorizzazioni gia' concesse ai dott.
Nicola Piacente e Alberto Perduca''.
Inizialmente il Guardasigilli aveva chiesto e ottenuto il collocamento fuori ruolo di Vaudano, Piacente e Perduca.
Ma poi ci aveva ripensato: revocate quella decisione, aveva chiesto al Csm, sarebbe meglio inviare all'Olaf funzionari di polizia.
Una richiesta che pero' il Csm si avviava a 'bocciare'.
La seconda commissione di palazzo dei Marescialli, a maggioranza, aveva deciso infatti di proporre al plenum di dire 'no' alla richiesta di Castelli.
E oggi o domani l'assemblea di palazzo dei Marescialli avrebbe dovuto discutere il caso.
Poi, ieri sera, la doccia fredda.
Alla vigilia della discussione, il ministero della Giustizia ha inviato infatti al Csm un carteggio tra rappresentanti della commissione Ue e vertici del ministero della Giustizia guidato allora da Piero Fassino.
Carteggio dal quale risulterebbe un tentativo di avvantaggiare i magistrati italiani, non pubblicizzando adeguatamente il bando del concorso.
E, assieme, e' arrivata a palazzo dei Marescialli copia della lettera di Berlusconi in via Arenula, accompagnata da una missiva firmata dal capo di gabinetto del ministero.
Il presidente del Consiglio, viene spiegato, ''non concede'' l'autorizzazione a Vaudano e ''revoca'' quella concessa a Piacente e Perduca ''ai sensi dell'articolo 1 della legge 27 luglio 1962''.
Cioe', delle norme che regolano il rapporto di lavoro all'estero per i dipendenti pubblici, per il quale e' necessaria l'autorizzazione del presidente del Consiglio.
Nella lettera inviata in via Arenula, Berlusconi richiama il parere dell'ufficio legislativo del ministero sulla base del quale Castelli ha chiesto al Csm la revoca dei collocamenti fuori ruolo.
Un documento di cui il premier afferma di condividere ''presupposti e motivazioni''.
Il presidente del Consiglio, quindi, ''non concede la richiesta autorizzazione al dott.
Mario Vaudano e revoca le autorizzazioni gia' concesse ai dott.
Nicola Piacente e Alberto Perduca''.
A questo punto, pero', sembra scontato che la discussione al Csm venga rinviata.
Ed e' probabile che il 'caso' torni in commissione.
''Credo che spetti alla commissione -conferma il vicepresidente Giovanni Verde- valutare l'incidenza che i nuovi documenti possono avere.
Si valutera' e si decidera' con obiettivita' e serenita'''.
''La mia ipotesi -sostiene invece il presidente della seconda commissione, il togato di Mi Fabio Massimo Gallo- e' che di fronte a questa situazione dobbiamo revocare la delibera per impossibilita' sopravvenuta di darne esecuzione''.
Una conclusione che non trova affatto d'accordo la collega Margherita Cassano, anche lei togata di Mi.
''La situazione e' complessa -avverte- L'Olaf e' un organismo sovranazionale, autonomo, al quale si accede per concorso.
Sara' da verificare, in diritto, se ci sono competenze italiane, se si applica anche in un caso come questo il consenso del capo del governo''.
L'intervento di Berlusconi, protesta Carlo Di Casola (Md), e' un ''caso senza precedenti'', che ''si inserisce in un clima di tensione''.
''Dubitiamo si possa revocare un'autorizzazione gia' concessa dalla presidenza del Consiglio -spiega Carlo Di Casola, togato di Md- La revoca potrebbe trasformarsi in un potere di veto che contrasta con l'autonomia e l'indipendenza di un organismo comunitario qual e' l'Olaf.
Tanto piu' -avverte- che significherebbe privare l'Italia di una funzione importante di coordinamento e rappresentanza''.
Sulla questione intervengono anche i tre consiglieri laici del Polo Mario Serio, Mauro Ronco e Bartolo Gallitto.
Le nuove notizie, sostengono, ''confermano l'indispensabilita' degli accertamenti istruttori piu' volte e senza successo richiesti in commissione''.
CSM: CDM APPROVA DDL RIFORMA SISTEMA ELETTORALE Roma, 21 nov.
- (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di riforma del sistema elettorale per il Csm.
Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Roberto Castelli in una conferenza stampa a palazzo Chigi.- CON QUESTA RIFORMA ELETTORALE DEL CSM ''SONO STATE ELIMINATE LE CORRENTI, CHE NON SONO FUNZIONALI AL SISTEMA''.
LO HA DETTO IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ROBERTO CASTELLI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA IN UNA PAUSA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
''CON IL SISTEMA ELETTORALE PRESCELTO - HA SPIEGATO CASTELLI - OGNI MAGISTRATO POTRA' PRESENTARSI ALLE ELEZIONI, E SARA' ELETTO SEMPLICEMENTE CHI HA PIU' VOTI.
NATURALMENTE OGNUNO POTRA' RIUNIRSI CON CHI GLI PARE, MA ALLO STESSO TEMPO NON SARA' UN OBBLIGO, E COSI' VOGLIAMO DARE PIU' SPAZIO AI SINGOLI''.
IL MINISTRO HA ANCHE SOTTOLINEATO CHE SONO STATE ACCOLTE ALCUNE OSSERVAZIONI DA PARTE DELLO STESSO CSM, COME QUELLO SUL VOTO SINGOLO IN UN COLLEGIO UNICO NAZIONALE, MENTRE PROPRIO NEL CORSO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI OGGI E' STATO APPROVATO UN ALTRO EMENDAMENTO SUL NUMERO DEI RAPPRESENTANTI PER CIASCUNA ''CATEGORIA'': SARANNO INFATTI DUE I MAGISTRATI DI CASSAZIONE (E NON QUATTRO COME PREVEDEVA LA BOZZA), QUATTRO I RAPPRESENTANTI DEI PM E 14 QUELLI GIUDICANTI.
''OGNI MAGISTRATO AVRA' TRE SCHEDE - HA AGGIUNTO CASTELLI - PER I GIUDICI DI LEGITTIMITA', I PM E I GIUDICANTI''.
''NON E' UN PROVVEDIMENTO BLINDATO - HA AGGIUNTO ANCORA IL GUARDASIGILLI - E QUINDI ORA VEDREMO IN PARLAMENTO COSA SUCCEDERA', SIAMO APERTI AD OGNI SUGGERIMENTO DI MODIFICA.
MA DUE SONO I NOSTRI CONVINCIMENTI: ASSOLUTA INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA, MA ANCHE RISPETTO DELLE PREROGATIVE DEL GOVERNO''.(ANSA).
GIUSTIZIA: PRONTA RISOLUZIONE CSM SU ATTACCHI A MAGISTRATI MARTEDI' O VENERDI' PROSSIMA SETTIMANA PLENUM STRAORDINARIO (ANSA) - ROMA, 21 NOV - E' PRONTA LA RISOLUZIONE DEL CSM SUGLI ATTACCHI AI MAGISTRATI, CHE SARA' DISCUSSA PROBABILMENTE MARTEDI' O VENERDI' DELLA PROSSIMA SETTIMANA NEL CORSO DI UN PLENUM STRAORDINARIO E CHE NON AVRA' LA FIRMA DEI CONSIGLIERI DEL POLO, CHE PRESENTERANNO UN LORO DOCUMENTO AUONOMO.
RESTA ANCORA INCERTA INVECE LA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: ''IL CAPO DELLO STATO E' FUORI E NON POTRO' SENTIRLO PRIMA DI DOMANI MATTINA - HA DETTO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM GIOVANNI VERDE -.
LO INFORMERO' E SARA' LUI A VALUTARE SE INTERVENIRE O MENO''.
NEL TESTO - LO STESSO DI IERI SERA CON QUALCHE VARIAZIONE LINGUISTICA - SI DENUNCIANO LE ''ACCUSE GENERICHE E VIOLENTE'' CHE NEGLI ULTMI MESI SI SONO SUCCEDUTE ''NEI CONFRONTI DELLA MAGISTRATURA, ''TANTO PIU' GRAVI ED ALLARMANTI IN QUANTO PROVENGONO ANCHE DA SOGGETTI INVESTITI DI RESPONSABILITA' ISTITUZIONALI'', E LE ''PESANTI INTERFERENZE SU PROCEDIMENTI IN CORSO DI SVOLGIMENTO''.
SI ASSICURA CHE IL CSM SARA ''PRESIDIO FORTE E COSTANTE DELLA GIURISDIZIONE, DELLA MAGISTRATURA E DEI SINGOLI MAGISTRATI CHE SIANO OGGETTO DI TENTATIVO DI INTIMIDAZIONE A CAUSA E NELL'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI''.
E SI SOTTOLINEA COME PER ''RIPRISTINARE UN DUREVOLE EQUILBRIO E UN'EFFETTIVA ARMONIA ISTITUZIONALE'' SERVA ''IL CONTRIBUTO DI TUTTI I POTERI DELLO STATO''.
IL DOCUMENTO RISCHIA DI AVERE UNA ''LETTURA POLITICA'' SECONDO IL POLO, CHE HA PERCIO' DECISO DI PRESENTARE UN PROPRIO TESTO, RITENENDO CHE VI SIA COMUNQUE L' ''ASSOLUTA NECESSITA' DI RIAFFERMARE CHE L'ESERCIZIO AUTONOMO E INDIPENDENTE DELLA GIURISDIZIONE E' UN PILASTRO DELLO STATO DEMOCRATICO''.
(ANSA).
Martino della Battaglia 5) Richiesta del Presidente della Nona Commissione di conferimento al dr.
Sàbato l'incarico di collaborazione per la rete europea di … formazione giudiziaria 6) Collaborazione con la Quarta Commissione per l'inserimento dei fascicoli dei magistrati nel sistema informatico 7) Richiamo in ruolo e assegnazione di sede 8) Trasferimento per incompatibilità 9) Ricorsi al TAR Lombardia e al TAR Lazio 10) Ricorso al TAR Lazio 11) Richiesta di copertura urgente a mezzo telefax 12) Proroga di applicazione extradistrettuale 13) Quesito del Presidente del Tribunale di Civitavecchia: trattazione dei decreti ingiuntivi 14) Quesito del Presidente del Tribunale di Bari in ordine all'assegnazione ad altro incarico di un Giudice in servizio ultradecennale a sezione distaccata 15) Applicazione extradistrettuale del dr.
Risieri all'ufficio di sorveglianza di Venezia 16) Nomine e conferme 17) Dimissioni dall'incarico 18) Incompatibilità rimossa 19) Richiesta di nomina a coordinatore 20) Dimissioni 21) Incompatibilità rimosse 22) Rinuncia all'incarico 23) Esonero dal tirocinio in materia civile 24) Azione disciplinare senza seguito: comunque inidoneo come coordinatore 25) Decadenza per incompatibilità 26) Rinuncia all'incarico 27) Nomina dei giudici di pace del distretto di Genova 28) Profili attuativi e organizzativi della rete di formazione decentrata 29) Corsi di aggiornamento professionale: il danno risarcibile civile 30) Incontro di studio: giudice penale e giudice minorile di fronte all'abuso sessuale 31) Autorizzazione per lezioni 32) Collocamento fuori ruolo del dr.
De Joris 33) Incarico extragiudiziario per lezioni all'Università del Sacro Cuore 34) Richiamo in ruolo e riassegnazione alla Procura di Roma 35) Copertura posti 36) Corsi di aggiornamento sui reati fallimentari 37) Incontro di studio: disciplina penale delle immissioni ambientali e tutela della salute 38) Novità delle tematiche giuridiche e delle tecniche pratiche di intercettazione telefonica nel nuovo sistema.
Internet Il CSM nelle agenzie di stampa GIUSTIZIA: BERLUSCONI BLOCCA NOMINE OLAF, CSM PROTESTA NO DA PREMIER A LAVORO ALL'ESTERO PER TRE TOGHE VINCITRICI CONCORSO Roma, 21 nov.
- (Adnkronos) - Nessun 'distacco' all'estero per i tre magistrati italiani che dovrebbero far parte dell'Olaf, l'organismo europeo antifrodi.
E' stato lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata una decina di giorni fa al Dipartimento dell'Organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia, a non concedere l'autorizzazione chiesta da Mario Vaudano e a revocare quelle gia' concesse a Nicola Piacente e Alberto Perduca.
Le tre toghe chiamate a sedere sulle poltrone di Bruxelles dopo aver vinto un concorso bandito dall'Ue.
Una decisione, quella di non autorizzare il lavoro all'estero per i tre magistrati, che apre un nuovo capitolo del braccio di ferro gia' in atto tra il Csm e il ministro Roberto Castelli.
Immediate le proteste a palazzo dei Marescialli.
''Invece di apprezzare la stima di cui godono i magistrati italiani nell'Ue, il governo -denuncia Gianni Di Cagno, laico dei Ds- sembra spaventato dalla prospettiva di serie indagini europee sui reati di frode e corruzione.
A parole tutti invocano la cooperazione europea, ma nei fatti il governo italiano non la persegue''.
Inizialmente il Guardasigilli aveva chiesto e ottenuto il collocamento fuori ruolo di Vaudano, Piacente e Perduca.
Ma poi ci aveva ripensato: revocate quella decisione, aveva chiesto al Csm, sarebbe meglio inviare all'Olaf funzionari di polizia.
Una richiesta che pero' il Csm si avviava a 'bocciare'.
La seconda commissione di palazzo dei Marescialli, a maggioranza, aveva deciso infatti di proporre al plenum di dire 'no' alla richiesta di Castelli.
E oggi o domani l'assemblea di palazzo dei Marescialli avrebbe dovuto discutere il caso.
Poi, ieri sera, la doccia fredda.
Alla vigilia della discussione, il ministero della Giustizia ha inviato infatti al Csm un carteggio tra rappresentanti della commissione Ue e vertici del ministero della Giustizia guidato allora da Piero Fassino.
Carteggio dal quale risulterebbe un tentativo di avvantaggiare i magistrati italiani, non pubblicizzando adeguatamente il bando del concorso.
E, assieme, e' arrivata a palazzo dei Marescialli copia della lettera di Berlusconi in via Arenula, accompagnata da una missiva firmata dal capo di gabinetto del ministero.
Il presidente del Consiglio, viene spiegato, ''non concede'' l'autorizzazione a Vaudano e ''revoca'' quella concessa a Piacente e Perduca ''ai sensi dell'articolo 1 della legge 27 luglio 1962''.
Cioe', delle norme che regolano il rapporto di lavoro all'estero per i dipendenti pubblici, per il quale e' necessaria l'autorizzazione del presidente del Consiglio.
Nella lettera inviata in via Arenula, Berlusconi richiama il parere dell'ufficio legislativo del ministero sulla base del quale Castelli ha chiesto al Csm la revoca dei collocamenti fuori ruolo.
Un documento di cui il premier afferma di condividere ''presupposti e motivazioni''.
Il presidente del Consiglio, quindi, ''non concede la richiesta autorizzazione al dott.
Mario Vaudano e revoca le autorizzazioni gia' concesse ai dott.
Nicola Piacente e Alberto Perduca''.
Inizialmente il Guardasigilli aveva chiesto e ottenuto il collocamento fuori ruolo di Vaudano, Piacente e Perduca.
Ma poi ci aveva ripensato: revocate quella decisione, aveva chiesto al Csm, sarebbe meglio inviare all'Olaf funzionari di polizia.
Una richiesta che pero' il Csm si avviava a 'bocciare'.
La seconda commissione di palazzo dei Marescialli, a maggioranza, aveva deciso infatti di proporre al plenum di dire 'no' alla richiesta di Castelli.
E oggi o domani l'assemblea di palazzo dei Marescialli avrebbe dovuto discutere il caso.
Poi, ieri sera, la doccia fredda.
Alla vigilia della discussione, il ministero della Giustizia ha inviato infatti al Csm un carteggio tra rappresentanti della commissione Ue e vertici del ministero della Giustizia guidato allora da Piero Fassino.
Carteggio dal quale risulterebbe un tentativo di avvantaggiare i magistrati italiani, non pubblicizzando adeguatamente il bando del concorso.
E, assieme, e' arrivata a palazzo dei Marescialli copia della lettera di Berlusconi in via Arenula, accompagnata da una missiva firmata dal capo di gabinetto del ministero.
Il presidente del Consiglio, viene spiegato, ''non concede'' l'autorizzazione a Vaudano e ''revoca'' quella concessa a Piacente e Perduca ''ai sensi dell'articolo 1 della legge 27 luglio 1962''.
Cioe', delle norme che regolano il rapporto di lavoro all'estero per i dipendenti pubblici, per il quale e' necessaria l'autorizzazione del presidente del Consiglio.
Nella lettera inviata in via Arenula, Berlusconi richiama il parere dell'ufficio legislativo del ministero sulla base del quale Castelli ha chiesto al Csm la revoca dei collocamenti fuori ruolo.
Un documento di cui il premier afferma di condividere ''presupposti e motivazioni''.
Il presidente del Consiglio, quindi, ''non concede la richiesta autorizzazione al dott.
Mario Vaudano e revoca le autorizzazioni gia' concesse ai dott.
Nicola Piacente e Alberto Perduca''.
A questo punto, pero', sembra scontato che la discussione al Csm venga rinviata.
Ed e' probabile che il 'caso' torni in commissione.
''Credo che spetti alla commissione -conferma il vicepresidente Giovanni Verde- valutare l'incidenza che i nuovi documenti possono avere.
Si valutera' e si decidera' con obiettivita' e serenita'''.
''La mia ipotesi -sostiene invece il presidente della seconda commissione, il togato di Mi Fabio Massimo Gallo- e' che di fronte a questa situazione dobbiamo revocare la delibera per impossibilita' sopravvenuta di darne esecuzione''.
Una conclusione che non trova affatto d'accordo la collega Margherita Cassano, anche lei togata di Mi.
''La situazione e' complessa -avverte- L'Olaf e' un organismo sovranazionale, autonomo, al quale si accede per concorso.
Sara' da verificare, in diritto, se ci sono competenze italiane, se si applica anche in un caso come questo il consenso del capo del governo''.
L'intervento di Berlusconi, protesta Carlo Di Casola (Md), e' un ''caso senza precedenti'', che ''si inserisce in un clima di tensione''.
''Dubitiamo si possa revocare un'autorizzazione gia' concessa dalla presidenza del Consiglio -spiega Carlo Di Casola, togato di Md- La revoca potrebbe trasformarsi in un potere di veto che contrasta con l'autonomia e l'indipendenza di un organismo comunitario qual e' l'Olaf.
Tanto piu' -avverte- che significherebbe privare l'Italia di una funzione importante di coordinamento e rappresentanza''.
Sulla questione intervengono anche i tre consiglieri laici del Polo Mario Serio, Mauro Ronco e Bartolo Gallitto.
Le nuove notizie, sostengono, ''confermano l'indispensabilita' degli accertamenti istruttori piu' volte e senza successo richiesti in commissione''.
CSM: CDM APPROVA DDL RIFORMA SISTEMA ELETTORALE Roma, 21 nov.
- (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di riforma del sistema elettorale per il Csm.
Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Roberto Castelli in una conferenza stampa a palazzo Chigi.- CON QUESTA RIFORMA ELETTORALE DEL CSM ''SONO STATE ELIMINATE LE CORRENTI, CHE NON SONO FUNZIONALI AL SISTEMA''.
LO HA DETTO IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ROBERTO CASTELLI NEL CORSO DI UNA CONFERENZA STAMPA IN UNA PAUSA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
''CON IL SISTEMA ELETTORALE PRESCELTO - HA SPIEGATO CASTELLI - OGNI MAGISTRATO POTRA' PRESENTARSI ALLE ELEZIONI, E SARA' ELETTO SEMPLICEMENTE CHI HA PIU' VOTI.
NATURALMENTE OGNUNO POTRA' RIUNIRSI CON CHI GLI PARE, MA ALLO STESSO TEMPO NON SARA' UN OBBLIGO, E COSI' VOGLIAMO DARE PIU' SPAZIO AI SINGOLI''.
IL MINISTRO HA ANCHE SOTTOLINEATO CHE SONO STATE ACCOLTE ALCUNE OSSERVAZIONI DA PARTE DELLO STESSO CSM, COME QUELLO SUL VOTO SINGOLO IN UN COLLEGIO UNICO NAZIONALE, MENTRE PROPRIO NEL CORSO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI OGGI E' STATO APPROVATO UN ALTRO EMENDAMENTO SUL NUMERO DEI RAPPRESENTANTI PER CIASCUNA ''CATEGORIA'': SARANNO INFATTI DUE I MAGISTRATI DI CASSAZIONE (E NON QUATTRO COME PREVEDEVA LA BOZZA), QUATTRO I RAPPRESENTANTI DEI PM E 14 QUELLI GIUDICANTI.
''OGNI MAGISTRATO AVRA' TRE SCHEDE - HA AGGIUNTO CASTELLI - PER I GIUDICI DI LEGITTIMITA', I PM E I GIUDICANTI''.
''NON E' UN PROVVEDIMENTO BLINDATO - HA AGGIUNTO ANCORA IL GUARDASIGILLI - E QUINDI ORA VEDREMO IN PARLAMENTO COSA SUCCEDERA', SIAMO APERTI AD OGNI SUGGERIMENTO DI MODIFICA.
MA DUE SONO I NOSTRI CONVINCIMENTI: ASSOLUTA INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA, MA ANCHE RISPETTO DELLE PREROGATIVE DEL GOVERNO''.(ANSA).
GIUSTIZIA: PRONTA RISOLUZIONE CSM SU ATTACCHI A MAGISTRATI MARTEDI' O VENERDI' PROSSIMA SETTIMANA PLENUM STRAORDINARIO (ANSA) - ROMA, 21 NOV - E' PRONTA LA RISOLUZIONE DEL CSM SUGLI ATTACCHI AI MAGISTRATI, CHE SARA' DISCUSSA PROBABILMENTE MARTEDI' O VENERDI' DELLA PROSSIMA SETTIMANA NEL CORSO DI UN PLENUM STRAORDINARIO E CHE NON AVRA' LA FIRMA DEI CONSIGLIERI DEL POLO, CHE PRESENTERANNO UN LORO DOCUMENTO AUONOMO.
RESTA ANCORA INCERTA INVECE LA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: ''IL CAPO DELLO STATO E' FUORI E NON POTRO' SENTIRLO PRIMA DI DOMANI MATTINA - HA DETTO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM GIOVANNI VERDE -.
LO INFORMERO' E SARA' LUI A VALUTARE SE INTERVENIRE O MENO''.
NEL TESTO - LO STESSO DI IERI SERA CON QUALCHE VARIAZIONE LINGUISTICA - SI DENUNCIANO LE ''ACCUSE GENERICHE E VIOLENTE'' CHE NEGLI ULTMI MESI SI SONO SUCCEDUTE ''NEI CONFRONTI DELLA MAGISTRATURA, ''TANTO PIU' GRAVI ED ALLARMANTI IN QUANTO PROVENGONO ANCHE DA SOGGETTI INVESTITI DI RESPONSABILITA' ISTITUZIONALI'', E LE ''PESANTI INTERFERENZE SU PROCEDIMENTI IN CORSO DI SVOLGIMENTO''.
SI ASSICURA CHE IL CSM SARA ''PRESIDIO FORTE E COSTANTE DELLA GIURISDIZIONE, DELLA MAGISTRATURA E DEI SINGOLI MAGISTRATI CHE SIANO OGGETTO DI TENTATIVO DI INTIMIDAZIONE A CAUSA E NELL'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI''.
E SI SOTTOLINEA COME PER ''RIPRISTINARE UN DUREVOLE EQUILBRIO E UN'EFFETTIVA ARMONIA ISTITUZIONALE'' SERVA ''IL CONTRIBUTO DI TUTTI I POTERI DELLO STATO''.
IL DOCUMENTO RISCHIA DI AVERE UNA ''LETTURA POLITICA'' SECONDO IL POLO, CHE HA PERCIO' DECISO DI PRESENTARE UN PROPRIO TESTO, RITENENDO CHE VI SIA COMUNQUE L' ''ASSOLUTA NECESSITA' DI RIAFFERMARE CHE L'ESERCIZIO AUTONOMO E INDIPENDENTE DELLA GIURISDIZIONE E' UN PILASTRO DELLO STATO DEMOCRATICO''.
(ANSA).
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