Seduta pomeridiana All'ordine del giorno: 1) Note del Consigliere Serio sui ritagli di stampa concernenti l'attività del dr.
Guariniello 2) Nota del Consigliere Gallo sui comportamenti dei dottori Manunta e La Monica 3) Pratica dr.
Ferraiuolo: comportamenti denigratori della giurisdizione tenuti in udienza, segnalati da un avvocato 4) Risoluzione in tema di formazione e aggiornamento professionale dei Magistrati onorari minorili 5) Dr.
Vessella confermato provvisoriamente giudice di pace a Pignataro Maggiore 6) Tirocinio: nota con cui l'Avvocatura generale trasmette copia di un decreto: d.ssa … Colombo 7) 27 pratiche di impugnazione di mancata ammissione alla prova scritta del concorso 8) Nota del Presidente della Giunta esecutiva della sottosezione dell'ANM di Cagliari con cui vengono segnalate alcune frasi o considerazioni del dr.
Tardino in un suo libro Il CSM nelle agenzie di stampa INCHIESTA SU ILLECITI NELLO SPORT: CSM ARCHIVIA CASO GUARINIELLO SOLO SU CASO PANTANI INCOMPETENTE, INSINDACABILE ATTIVITA' GIUDIZIARIA (AGI) - Roma, 9 Gen.
- Il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello ha rispettato le regole processuali nella conduzione delle indagini sui presunti illeciti nel mondo dello sport (doping, caso Pantani, consumo di farmaci e integratori da parte di calciatori, regali ad arbitri).
Questa la conclusione cui e' pervenuto oggi il Consiglio Superiore della Magistratura deliberando - a maggioranza - l'archiviazione della pratica intestata al pm torinese a seguito di articoli di stampa prospettanti il dubbio di modalita' di indagine non ortodosse.
Al contrario, e' stato osservato a Palazzo dei Marescialli, nell'attivita' inquirente sono stati riscontrati "intransigente rispetto" delle sudette regole e "notevole patrimonio di professionalita'".
Nelle motivazioni della delibera consiliare viene detto che "non vi sono provvedimenti di competenza del CSM da adottare", anche perche' parte delle critiche mosse al procuratore aggiunto sono "censure all'attivita' giurisdizionale", sulla quale l'organo di autogoverno della magistratura non puo' intervenire non essendosi riscontrati atti abnormi.
Roma, 9 gen.
(Adnkronos) - Il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello ha seguito ''un iter procedimentale corretto'' nelle indagini sul mondo dello sport, anche se alcuni suoi procedimenti sono stati caratterizzati da ''distorsioni nella rappresentazione agli occhi dell'opinione pubblica dell'attivita' inquirente e del ruolo dei magistrati''.
Sulla base di queste conclusioni, il plenum del Csm -con 18 voti a favore e 10 astensioni- ha archiviato il fascicolo aperto per verificare le modalita' di gestione di alcune inchieste.
Solo in un caso, quello del ciclista Marco Pantani, il suo ufficio era ''incompetente a indagare'', ricorda palazzo dei Marescialli.
Per il resto, non ci sono stati ''provvedimenti abnormi'' e gli accertamenti svolti ''rientrano nella sfera della insindacabilita' dell'attivita' giudiziaria''.
SME: FRAGALA', DA D'AMBROSIO DICHIARAZIONE DI GUERRA AL GOVERNO Roma, 9 gen.
(Adnkronos) - Il procuratore capo di Milano Gerardo D'Ambrosio fa ''il sobillatore'' ed ''evoca una nuova stagione giustizialista'', per questo meriterebbe un intervento del Csm.
''Ma sappiamo che questo non accadra', a meno che il presidente Ciampi non riporti in seno all'organo di autogoverno della magistratura un po' di buon senso e rispetto del Parlamento''.
Lo afferma il capogruppo di An in commissione Giustizia della Camera Enzo Fragala', che protesta contro quella che definisce una ''dichiarazione di guerra alla governo'' lanciata dal capo del pool milanese.
''D'Ambrosio farebbe meglio a rimanere in silenzio e a fare cio' che gli compete e per cui e' retribuito'', sostiene.
''Piu' che la notte della Repubblica, come la definisce D'Ambrosio, stiamo vivendo -lamenta Fragala'- la notte della giustizia italiana causata da pochi spregiudicati magistrati militanti, disposti a tutto pur di abbattere per via giudiziaria il governo democraticamente eletto dagli italiani''.
SME: CSM; SERIO (FI), INUTILE APRIRE FASCICOLO SU D'AMBROSIO (ANSA) - ROMA, 9 GEN - ''Piuttosto che chiedere per l'ennesima volta ed infruttuosamente l'apertura di un fasciolo sulle dichiarazioni di D'Ambrosio, auspico che il capo della procura di Milano, ormai prossimo a una meritata pensione, si astenga da dichiarazioni solo suggestive''.
Cosi' il consigliere laico del Csm Mario Serio (Forza Italia), ribatte alle parole di D'Ambrosio che ha definito ''la notte della democrazia'' le ultime vicende del processo Sme.
Tali affermazioni - aggiunge - non solo sono ''suggestive'' ma anche ''non attente ai dati tecnici'' e ''suscettibili di ingenerare ulteriore, indesiderate polemiche''.
Certo che ''l'eta' portera' finalmente consiglio'' a D'Ambrosio, Serio defisce ''totalmente eccentrica la definizione 'notte della democrazia' per un atto amministrativo'', vale a dire per l'immediato trasferimento al Tribunale di Sorveglianza di Guido Brambilla disposto dal ministro della Giustizia Castelli.
''Mi chiedo come mai - aggiunge il consigliere di Fi - il prcuratore D'Ambrosio non abbia dato fondo al suo colorito e tenebroso frasario per descrivere la recente circolare del Csm che, in perfetta violazione dell'art.
68 dell'ordinamento giudiziario del 1975 e contraddicendo un proprio precedente dell'8 marzo 2000, considera legittima l'applicazione del giudice di sorveglianza ad altra funzione mentre cio' e' espressamente vietato dalla legge''.
''D'Ambrosio - conclude - con le sue esasperate dichiarazioni contro gli imputati rende palese quanto ostile ad essi sia il clima che si respira a Milano.
Tutto questo non puo' ne' rasserenare il clima ne' migliorare i rapporti istituzionali.
In questo senso, dunque, comprendo le parole usate dall'Osservatore Romano sul grave conflitto tra poteri alimentato da parte della magistratura''.
IMMIGRATI: CSM, NESSUNA CENSURA A GIUDICI DI MILANOSOLLEVARONO CASO SU CENTRI ACCOGLIENZA Roma, 9 gen.
(Adnkronos) - ''Nessuna censura'' ai giudici di Milano protagonisti della querelle sull'obbligo di trattenere i clandestini nei centri di accoglienza in attesa dell'espulsione.
Un caso sorto dopo i provvedimenti di immediata liberazione per gli stranieri firmati da Rita Errico, Marco Manunta e Bianca La Monica, i quali poi sollevarono la questione davanti alla Corte Costituzionale.
Ma in quell'occasione esercitarono semplicemente ''le loro funzioni in piena conformita' al ruolo assegnato alla giurisdizione''.
Il plenum del Csm a larghissima maggioranza, con 24 voti a favore e uno solo contrario, ha archiviato sulla base di queste considerazioni il fascicolo aperto a suo tempo a carico dei tre giudici.
Anche dopo la pronuncia della Consulta, sostiene l'assemblea di palazzo dei Marescialli, alcuni dubbi ''sono rimasti in ombra''.
In ogni caso, per le ordinanze del tribunale di Milano e' ''da escludere qualsiasi profilo di abnormita' e, tanto meno, di violazione di legge o di errori macroscopici nella sua valutazione''.
Semmai, argomenta il Csm, Errico, Manunta e La Monica ''al massimo'' possono aver fornito ''un'interpretazione troppo restrittiva'' delle norme della Turco-Napolitano.
Guariniello 2) Nota del Consigliere Gallo sui comportamenti dei dottori Manunta e La Monica 3) Pratica dr.
Ferraiuolo: comportamenti denigratori della giurisdizione tenuti in udienza, segnalati da un avvocato 4) Risoluzione in tema di formazione e aggiornamento professionale dei Magistrati onorari minorili 5) Dr.
Vessella confermato provvisoriamente giudice di pace a Pignataro Maggiore 6) Tirocinio: nota con cui l'Avvocatura generale trasmette copia di un decreto: d.ssa … Colombo 7) 27 pratiche di impugnazione di mancata ammissione alla prova scritta del concorso 8) Nota del Presidente della Giunta esecutiva della sottosezione dell'ANM di Cagliari con cui vengono segnalate alcune frasi o considerazioni del dr.
Tardino in un suo libro Il CSM nelle agenzie di stampa INCHIESTA SU ILLECITI NELLO SPORT: CSM ARCHIVIA CASO GUARINIELLO SOLO SU CASO PANTANI INCOMPETENTE, INSINDACABILE ATTIVITA' GIUDIZIARIA (AGI) - Roma, 9 Gen.
- Il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello ha rispettato le regole processuali nella conduzione delle indagini sui presunti illeciti nel mondo dello sport (doping, caso Pantani, consumo di farmaci e integratori da parte di calciatori, regali ad arbitri).
Questa la conclusione cui e' pervenuto oggi il Consiglio Superiore della Magistratura deliberando - a maggioranza - l'archiviazione della pratica intestata al pm torinese a seguito di articoli di stampa prospettanti il dubbio di modalita' di indagine non ortodosse.
Al contrario, e' stato osservato a Palazzo dei Marescialli, nell'attivita' inquirente sono stati riscontrati "intransigente rispetto" delle sudette regole e "notevole patrimonio di professionalita'".
Nelle motivazioni della delibera consiliare viene detto che "non vi sono provvedimenti di competenza del CSM da adottare", anche perche' parte delle critiche mosse al procuratore aggiunto sono "censure all'attivita' giurisdizionale", sulla quale l'organo di autogoverno della magistratura non puo' intervenire non essendosi riscontrati atti abnormi.
Roma, 9 gen.
(Adnkronos) - Il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello ha seguito ''un iter procedimentale corretto'' nelle indagini sul mondo dello sport, anche se alcuni suoi procedimenti sono stati caratterizzati da ''distorsioni nella rappresentazione agli occhi dell'opinione pubblica dell'attivita' inquirente e del ruolo dei magistrati''.
Sulla base di queste conclusioni, il plenum del Csm -con 18 voti a favore e 10 astensioni- ha archiviato il fascicolo aperto per verificare le modalita' di gestione di alcune inchieste.
Solo in un caso, quello del ciclista Marco Pantani, il suo ufficio era ''incompetente a indagare'', ricorda palazzo dei Marescialli.
Per il resto, non ci sono stati ''provvedimenti abnormi'' e gli accertamenti svolti ''rientrano nella sfera della insindacabilita' dell'attivita' giudiziaria''.
SME: FRAGALA', DA D'AMBROSIO DICHIARAZIONE DI GUERRA AL GOVERNO Roma, 9 gen.
(Adnkronos) - Il procuratore capo di Milano Gerardo D'Ambrosio fa ''il sobillatore'' ed ''evoca una nuova stagione giustizialista'', per questo meriterebbe un intervento del Csm.
''Ma sappiamo che questo non accadra', a meno che il presidente Ciampi non riporti in seno all'organo di autogoverno della magistratura un po' di buon senso e rispetto del Parlamento''.
Lo afferma il capogruppo di An in commissione Giustizia della Camera Enzo Fragala', che protesta contro quella che definisce una ''dichiarazione di guerra alla governo'' lanciata dal capo del pool milanese.
''D'Ambrosio farebbe meglio a rimanere in silenzio e a fare cio' che gli compete e per cui e' retribuito'', sostiene.
''Piu' che la notte della Repubblica, come la definisce D'Ambrosio, stiamo vivendo -lamenta Fragala'- la notte della giustizia italiana causata da pochi spregiudicati magistrati militanti, disposti a tutto pur di abbattere per via giudiziaria il governo democraticamente eletto dagli italiani''.
SME: CSM; SERIO (FI), INUTILE APRIRE FASCICOLO SU D'AMBROSIO (ANSA) - ROMA, 9 GEN - ''Piuttosto che chiedere per l'ennesima volta ed infruttuosamente l'apertura di un fasciolo sulle dichiarazioni di D'Ambrosio, auspico che il capo della procura di Milano, ormai prossimo a una meritata pensione, si astenga da dichiarazioni solo suggestive''.
Cosi' il consigliere laico del Csm Mario Serio (Forza Italia), ribatte alle parole di D'Ambrosio che ha definito ''la notte della democrazia'' le ultime vicende del processo Sme.
Tali affermazioni - aggiunge - non solo sono ''suggestive'' ma anche ''non attente ai dati tecnici'' e ''suscettibili di ingenerare ulteriore, indesiderate polemiche''.
Certo che ''l'eta' portera' finalmente consiglio'' a D'Ambrosio, Serio defisce ''totalmente eccentrica la definizione 'notte della democrazia' per un atto amministrativo'', vale a dire per l'immediato trasferimento al Tribunale di Sorveglianza di Guido Brambilla disposto dal ministro della Giustizia Castelli.
''Mi chiedo come mai - aggiunge il consigliere di Fi - il prcuratore D'Ambrosio non abbia dato fondo al suo colorito e tenebroso frasario per descrivere la recente circolare del Csm che, in perfetta violazione dell'art.
68 dell'ordinamento giudiziario del 1975 e contraddicendo un proprio precedente dell'8 marzo 2000, considera legittima l'applicazione del giudice di sorveglianza ad altra funzione mentre cio' e' espressamente vietato dalla legge''.
''D'Ambrosio - conclude - con le sue esasperate dichiarazioni contro gli imputati rende palese quanto ostile ad essi sia il clima che si respira a Milano.
Tutto questo non puo' ne' rasserenare il clima ne' migliorare i rapporti istituzionali.
In questo senso, dunque, comprendo le parole usate dall'Osservatore Romano sul grave conflitto tra poteri alimentato da parte della magistratura''.
IMMIGRATI: CSM, NESSUNA CENSURA A GIUDICI DI MILANOSOLLEVARONO CASO SU CENTRI ACCOGLIENZA Roma, 9 gen.
(Adnkronos) - ''Nessuna censura'' ai giudici di Milano protagonisti della querelle sull'obbligo di trattenere i clandestini nei centri di accoglienza in attesa dell'espulsione.
Un caso sorto dopo i provvedimenti di immediata liberazione per gli stranieri firmati da Rita Errico, Marco Manunta e Bianca La Monica, i quali poi sollevarono la questione davanti alla Corte Costituzionale.
Ma in quell'occasione esercitarono semplicemente ''le loro funzioni in piena conformita' al ruolo assegnato alla giurisdizione''.
Il plenum del Csm a larghissima maggioranza, con 24 voti a favore e uno solo contrario, ha archiviato sulla base di queste considerazioni il fascicolo aperto a suo tempo a carico dei tre giudici.
Anche dopo la pronuncia della Consulta, sostiene l'assemblea di palazzo dei Marescialli, alcuni dubbi ''sono rimasti in ombra''.
In ogni caso, per le ordinanze del tribunale di Milano e' ''da escludere qualsiasi profilo di abnormita' e, tanto meno, di violazione di legge o di errori macroscopici nella sua valutazione''.
Semmai, argomenta il Csm, Errico, Manunta e La Monica ''al massimo'' possono aver fornito ''un'interpretazione troppo restrittiva'' delle norme della Turco-Napolitano.
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