Seduta pomeridiana All'ordine del giorno: 1) Conferimento ufficio direttivo superiore di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna
2) Conferimento ufficio direttivo superiore di Presidente della Corte di Appello di Catania
3) Conferimento ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Cassino
4) Questioni inerenti l'inaugurazione dell'anno giudiziario Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: DI NICOLA NUOVO PROCURATORE BOLOGNA SU SUO TAVOLO SUBITO INCHIESTA BIAGI (ANSA) - ROMA, 4 APR - E' Enrico Di Nicola, attualmente alla guida della procura di Pescara, il nuovo procuratore di … Bologna.
Lo ha deciso il plenum del Csm, a maggioranza, con 15 voti a favore, 11 contrari e due astensioni.
Originario di Teramo, 69 anni, Di Nicola ha avuto cosi' la meglio su Giancarlo Tarquini, la cui nomina al vertice della procura di Bolgona era stata annullata dal Consiglio di Stato nel febbario scorso.
Tra i primi impegni che Di Nicola dovra' affrontare c'e' l'inchiesta sull'omicidio di Marco Biagi; inchiesta che ha spinto il Consiglio ad accelerare la nomina.
Il Consiglio di Stato aveva annullato la nomina di Tarquini - che era oggi il candidato della minoranza - proprio su ricorso di Di Nicola, che si era visto scavalcare dal collega, nonostante questi potesse vantare una minore anzianita' professionale.
A sostenere Di Nicola sono stati i gruppi di Magistratura democratica e del Movimento per la giustizia, i laici del centro-sinistra e il consigliere di Unicost Silvana Jacopino Contrari alla nomina invece, il resto del gruppo di Unicost,i consiglieri di Magistratura Indipendente e il laico del Ccd Mauro Ronco.
Astenuti, il vice presidente del Csm Giovanni Verde e il presidente della Cassazione Francesco Favara.
Non ha partecipato al voto per protesta invece il consigliere di Forza Italia Mario Serio, in polemica con la decisione di Verde di consentire l'inversione dell'ordine del giorno, senza sentire prima l'assemblea.
Si e' trattato, ha spiegato, di un' ''illegittimita' perpetrata dal vice presidente in violazione del regolamento e trovo deplorevole quanto avvenuto.
E' un vero peccato che una nomina cosi' delicata veda ipotecata la propria legittimita' da un cosi' vistoso errore interpretativo che puo' aver alterato l'esito del voto''.
Di Nicola e' in magistratura dal '60; ha cominciato la carriera come pretore ad Offida; dal '66 al '71 e' stato sostituto procuratore a Roma; poi, ispettore tributario dall'80 all'81, anno in cui e' approdato all'ufficio istruzione di Bologna.
Dall'85 all'88 ha lavorato all'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia, poi e' passato al tribunale di Roma come presidente di sezione.
Dal '92 guida la procura di Pescara.
Ha istruito processi su mafia, terrorismo, criminalita' politica ed economica e reati contro la pubblica amministrazione.
Tra le inchieste di cui si e' occupato, quelle sulla strage alla stazione di Bologna e del treno di Natale Napoli-Milano, sulla Loggia P2, sull'Italcasse e sui fondi neri Montedison.
Quella di Di Nicola non e' stata oggi l'unica nomina licenziata dal plenum.
All'unanimita' l'assemblea di Palazzo dei marescialli ha nominato Benito Vergari presidente del tribunale di Catania e Andrea Della Selva presidente del tribunale di Cassino.
CSM: VERGARI NOMINATO PRESIDENTE TRIBUNALE CATANIA (ANSA) - CATANIA, 4 APR - Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha nominato, all' unanimita', il giudice Benito Vergari presidente della prima Corte d' Appello.
Subentra a Gabriele Alicata, che ha lasciato l' incarico per raggiunti limiti d' eta'.
Benito Vergari, 68 anni, originario di Poggio Mirteto (Rieti) e' in magistratura dall' aprile del 1959.
Era stato per diversi anni presidente di sezione del Tribunale penale nel capoluogo etneo.
Era stato nominato presidente del tribunale di Catania nel febbraio del 1998, dopo avere ricoperto l' incarico come facente funzioni per quattro anni.
OLAF: COLA (AN), CSM FACCIA CHIAREZZA SU CASO VAUDANO (ANSA) - ROMA, 4 APR - ''Invece di accusare il governo per il mancato via libera ai magistrati che dovrebbero prendere servizio alla struttura antifrode della Ue ed appellarsi alla Corte costituzionale, il Csm dovrebbe occuparsi del discutibile comportamento del dottor Mario Vaudano''.
A sostenerlo e' il Sergio Cola, componente della Commissione Giustizia della Camera.
Vaudano, ''attualmente in servizio presso la prima sezione penale della Cassazione'', sostiene Cola ''ha approfittato di un congedo parentale per recarsi a Bruxelles e prendere possesso dell'incarico presso la sede dell'Olaf''.
Il tutto ''senza alcuna autorizzazione e in barba alle direttive del consiglio dei ministri e della Camera''.
Una circostanza che, secondo il deputato, ''si configura come una palese violazione della legge italiana disciplinante la materia e delle risoluzioni politiche assunte dal Parlamento.
Il Csm deve intervenire con urgenza per fare chiarezza sulla vicenda e valutare se esistano i presupposti per l'apertura di un procedimento disciplinare a carico di Vaudano''.
Lo ha deciso il plenum del Csm, a maggioranza, con 15 voti a favore, 11 contrari e due astensioni.
Originario di Teramo, 69 anni, Di Nicola ha avuto cosi' la meglio su Giancarlo Tarquini, la cui nomina al vertice della procura di Bolgona era stata annullata dal Consiglio di Stato nel febbario scorso.
Tra i primi impegni che Di Nicola dovra' affrontare c'e' l'inchiesta sull'omicidio di Marco Biagi; inchiesta che ha spinto il Consiglio ad accelerare la nomina.
Il Consiglio di Stato aveva annullato la nomina di Tarquini - che era oggi il candidato della minoranza - proprio su ricorso di Di Nicola, che si era visto scavalcare dal collega, nonostante questi potesse vantare una minore anzianita' professionale.
A sostenere Di Nicola sono stati i gruppi di Magistratura democratica e del Movimento per la giustizia, i laici del centro-sinistra e il consigliere di Unicost Silvana Jacopino Contrari alla nomina invece, il resto del gruppo di Unicost,i consiglieri di Magistratura Indipendente e il laico del Ccd Mauro Ronco.
Astenuti, il vice presidente del Csm Giovanni Verde e il presidente della Cassazione Francesco Favara.
Non ha partecipato al voto per protesta invece il consigliere di Forza Italia Mario Serio, in polemica con la decisione di Verde di consentire l'inversione dell'ordine del giorno, senza sentire prima l'assemblea.
Si e' trattato, ha spiegato, di un' ''illegittimita' perpetrata dal vice presidente in violazione del regolamento e trovo deplorevole quanto avvenuto.
E' un vero peccato che una nomina cosi' delicata veda ipotecata la propria legittimita' da un cosi' vistoso errore interpretativo che puo' aver alterato l'esito del voto''.
Di Nicola e' in magistratura dal '60; ha cominciato la carriera come pretore ad Offida; dal '66 al '71 e' stato sostituto procuratore a Roma; poi, ispettore tributario dall'80 all'81, anno in cui e' approdato all'ufficio istruzione di Bologna.
Dall'85 all'88 ha lavorato all'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia, poi e' passato al tribunale di Roma come presidente di sezione.
Dal '92 guida la procura di Pescara.
Ha istruito processi su mafia, terrorismo, criminalita' politica ed economica e reati contro la pubblica amministrazione.
Tra le inchieste di cui si e' occupato, quelle sulla strage alla stazione di Bologna e del treno di Natale Napoli-Milano, sulla Loggia P2, sull'Italcasse e sui fondi neri Montedison.
Quella di Di Nicola non e' stata oggi l'unica nomina licenziata dal plenum.
All'unanimita' l'assemblea di Palazzo dei marescialli ha nominato Benito Vergari presidente del tribunale di Catania e Andrea Della Selva presidente del tribunale di Cassino.
CSM: VERGARI NOMINATO PRESIDENTE TRIBUNALE CATANIA (ANSA) - CATANIA, 4 APR - Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha nominato, all' unanimita', il giudice Benito Vergari presidente della prima Corte d' Appello.
Subentra a Gabriele Alicata, che ha lasciato l' incarico per raggiunti limiti d' eta'.
Benito Vergari, 68 anni, originario di Poggio Mirteto (Rieti) e' in magistratura dall' aprile del 1959.
Era stato per diversi anni presidente di sezione del Tribunale penale nel capoluogo etneo.
Era stato nominato presidente del tribunale di Catania nel febbraio del 1998, dopo avere ricoperto l' incarico come facente funzioni per quattro anni.
OLAF: COLA (AN), CSM FACCIA CHIAREZZA SU CASO VAUDANO (ANSA) - ROMA, 4 APR - ''Invece di accusare il governo per il mancato via libera ai magistrati che dovrebbero prendere servizio alla struttura antifrode della Ue ed appellarsi alla Corte costituzionale, il Csm dovrebbe occuparsi del discutibile comportamento del dottor Mario Vaudano''.
A sostenerlo e' il Sergio Cola, componente della Commissione Giustizia della Camera.
Vaudano, ''attualmente in servizio presso la prima sezione penale della Cassazione'', sostiene Cola ''ha approfittato di un congedo parentale per recarsi a Bruxelles e prendere possesso dell'incarico presso la sede dell'Olaf''.
Il tutto ''senza alcuna autorizzazione e in barba alle direttive del consiglio dei ministri e della Camera''.
Una circostanza che, secondo il deputato, ''si configura come una palese violazione della legge italiana disciplinante la materia e delle risoluzioni politiche assunte dal Parlamento.
Il Csm deve intervenire con urgenza per fare chiarezza sulla vicenda e valutare se esistano i presupposti per l'apertura di un procedimento disciplinare a carico di Vaudano''.
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