12 DIC 2002

CSM - Plenum del 12 dicembre 2002

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 36 min
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  • Presidente e poi Stabile, relatore, fuori microfono all'inizio: interviene ripetutamente Di Federico, poi Lo Voi, ancora Stabile e Lo Voi

    <em>Approvata</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 9.48</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong><br>Pratiche urgenti <strong>Ricollocamento fuori del ruolo organico della Magistratura</strong> D.ssa Loi
    0:00 Durata: 9 min 9 sec
  • Giuseppe Fici (Movimento per la giustizia), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Conferimento dell'incarico a 2 componenti del Comitato Scientifico</strong> Dr. De Amicis e dr. Bàncalo
    0:09 Durata: 2 min 38 sec
  • Presidente e poi Giuliana Civinini (MD), relatore

    <br>Pratiche urgenti di Sesta Commissione <strong>Parere richiesto dal Ministro della Giustizia su un D. L.: provvedimenti in materia di diritto societario </strong> Relazione
    0:11 Durata: 10 min 15 sec
  • Buccico e Aghina; replica il relatore

    <em>Parere approvato</em> Discussione
    0:22 Durata: 9 min 57 sec
  • Presidente e poi Giuseppe Di Federico (membro laico(FI)), relatore

    <br>Pratiche di Quarta Commissione rinviate da altra seduta <strong>Incarichi extragiudiziari</strong> Dr. Bùccino Grimaldi
    0:31 Durata: 20 min 47 sec
  • Presidente e Di Federico

    0:52 Durata: 44 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, sulla pratica Bùccino Grimaldi, poi Di Federico

    <em>Approvata</em> Discussione sulla pratica particolare e non sulla relazione Di Federico
    0:53 Durata: 2 min 41 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore, e poi Di Federico

    <em>Approvata</em> Dr. Ferro
    0:56 Durata: 26 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Barillaro
    0:56 Durata: 31 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore, e poi Marini

    <em>Approvata</em> Dr. Riccomagno
    0:57 Durata: 42 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Birritteri
    0:57 Durata: 17 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore, e poi Menditto che chiede l'interpello: il Presidente censura la lunghezza dell'intervento

    Dr. Pinelli
    0:58 Durata: 7 min 23 sec
  • Di Federico, Marini, Tenaglia, Aghina, Buccico e Berlinguer

    Discussione
    1:05 Durata: 5 min 7 sec
  • Giovanni Mammone (MI), relatore, in replica

    <em>Non approvata</em>
    1:10 Durata: 4 min 55 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore, poi Di Federico e Marini: poi il Presidente, Civinini e Tenaglia; di nuvo Civinini, poi Aghina, Menditto, Buccico e Berlinguer

    Dr. Abate
    1:15 Durata: 7 min 55 sec
  • Giovanni Mammone (MI), in replica fuori microfono

    <em>Approvata</em>
    1:23 Durata: 1 min 44 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore, poi Primicerio

    <em>Approvata</em> Dr. Chindemi
    1:25 Durata: 45 sec
  • Giovanni Mammone (MI), relatore,

    <em>Approvata</em> Dr. Gilardi, già componente del CSM
    1:25 Durata: 39 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> D.ssa Cassano, già componente del CSM
    1:26 Durata: 25 sec
  • Giovanni Mammone (MI), Presidente della Quarta Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Politi
    1:27 Durata: 44 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Conzo
    1:27 Durata: 43 sec
  • Primicerio, relatore: intervengono il Presidente e Di Federico; poi Primicerio per dichiarazione di voto

    <em>Approvata</em> Dottor Ramacci
    1:28 Durata: 1 min 44 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore e poi Marini sulla Commissione Telekom-Serbia chiede il ritorno in Commissione, il Presidente si esprime insieme al relatore

    Voto sul ritorno in Commissione: <em>approvato</em> Dottor Albo
    1:30 Durata: 3 min 6 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore, poi Di Federico

    <em>Approvata</em> dopo una ripetizione della votazione D.ssa Stoppini
    1:33 Durata: 3 min 6 sec
  • Luigi Marini (MD) sulla pratica Birritteri, precedentemente approvata e poi sulla pratica Savio, anch'esse su Telekom-Serbia; interviene Mammone, poi Berlinguer, Fici e Buccico; interviene il Presidente, quindi il relatore e Salmè

    Voto sulla revoca della delibera sul dr. Birritteri già approvata: <em>rinviata in Commissione</em>
    1:36 Durata: 8 min 20 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore, poi Menditto su Pioletti, Marotta e Meliadò su Fonzo (Commissione Dossier Mitrokin): replica Primicerio e intervengono Mammone, Fici e Salvi; il Presidente si esprime sulla necessità di moderare le richieste di Magistrati da parte delle Commissioni parlamentari

    <em>Approvate tutte</em> meno le pratiche Pioletti, accantonata e quella Fonzo, <em>rinviata in Commissione</em> Dottori De Benedictis, Sansone, Pioletti, Fonzo
    1:44 Durata: 9 min 59 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore; poi Di Federico e Berlinguer; il relatore replica brevemente, il Presidente chiede a Berlinguer se vuole il ritorno in Commissione

    <em>Non approvata</em> Pratica Pioletti
    1:54 Durata: 4 min 29 sec
  • Primicerio, relatore, poi il Presidente riprende Di Federico

    <em>Approvata</em> Dottor Barberini
    1:59 Durata: 2 min 9 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore e poi Aghina

    <em>Approvata</em> D.ssa Garzo
    2:01 Durata: 55 sec
  • Primicerio, relatore, e poi Riello

    <em>Approvata</em> Dr. Tommasino
    2:02 Durata: 1 min 12 sec
  • Primicerio, relatore

    <em>Approvate</em> Dottori Giuliani, Scarano, Paci
    2:03 Durata: 1 min 30 sec
  • Luigi Riello (Unicost), relatore

    <em>Ritorno in Commissione</em> Dr. Di Landro
    2:04 Durata: 16 sec
  • Riello, relatore

    <em>Approvate tutte</em>, accantonata la seconda D.ssa Cerasara, dr. Dambruoso, dr. Botta, dr. Riviello (2 incarichi), dr. De Stefano
    2:05 Durata: 3 min 35 sec
  • Francesco Menditto (MD), relatore, poi Di Federico, di nuovo il relatore

    <em>Approvato il rigetto</em> Dr. Salamone
    2:08 Durata: 1 min 52 sec
  • Giorgio Spangher (membro laico(FI)) sulla proposta Pioletti, il Presidente replica

    2:10 Durata: 1 min 42 sec
  • Francesco Menditto (MD), relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Savio<br><em>Rinviata in Commissione</em><br>Dr. Casucci
    2:12 Durata: 37 sec
  • Francesco Menditto (MD), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Incarichi extragiudiziari</strong> Dr. Scimè
    2:12 Durata: 45 sec
  • Francesco Lo Voi (MI) sulla pratica Ramacci, precedentemente approvata

    <em>Rinviata in Commissione</em>
    2:13 Durata: 1 min 7 sec
  • Lo Voi e Giuseppe Meliadò (Unicost) sugli incarichi extragiudiziari chiedono una seduta sull'intervento di Di Federico di inizio seduta, il presidente replica

    2:14 Durata: 2 min 12 sec
  • Luigi Riello (Unicost) sulla pratica Dambruoso

    <em>Approvata</em>
    2:17 Durata: 45 sec
  • Presidente e poi Riello, relatore di maggioranza

    <br>Pratiche urgenti di Quarta Commissione rinviate a questa seduta <strong>Incarichi extragiudiziari</strong> Dr. Martone<br>Due proposte, una di maggioranza e una di minoranza<br>Relazioni
    2:17 Durata: 8 min 3 sec
  • Francesco Menditto (MD), relatore di minoranza

    2:25 Durata: 4 min 56 sec
  • Giuseppe Salmè (MD) per una questione preliminare; poi Dr. Francesco Favara, Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Riello, di nuovo Favara, Buccico e Marini; il Presidente sul ritorno della pratica in Commissione

    Discussione
    2:30 Durata: 12 min 58 sec
  • Favara e Riello per dichiarazione di voto sul ritorno in Commissione; poi Marini, Di Federico, Salmè, Menditto e Buccico sulla pratica

    Voto sul ritorno in Commissione: <em>respinto</em>
    2:43 Durata: 20 min 28 sec
  • Di Federico, Stabile, Berlinguer

    Seguito della discussione
    3:04 Durata: 9 min 2 sec
  • Di Federico sulla nomina alla Consob del dr. Squillante, poi Tenaglia e Menditto, relatori di minoranza e di maggioranza

    Repliche
    3:13 Durata: 5 min 40 sec
  • Presidente

    <em>Approvata la proposta di maggioranza</em> Procedura di votazione
    3:18 Durata: 52 sec
  • Giorgio Spangher (membro laico(FI)) sulla pratica di rientro in ruolo, poi Salmè, Buccico, Di Federico: il Presidente tira le fila della discussione; Spangher ringrazia

    Voto sul rinvio: <em>rinviata al 19 dicembre</em>
    3:19 Durata: 9 min 21 sec
  • Arbasino e poi Carmine Stabile (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Copertura posti</strong> Dr. Pederiali come Consigliere di Corte di Appello di Bologna
    3:29 Durata: 1 min 33 sec
  • Carmine Stabile (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Panzeri come Consigliere di Corte di Appello di Bergamo
    3:30 Durata: 37 sec
  • Stabile

    <em>Approvata</em> D.ssa Cattina come Giudice del Tribunale di Palermo
    3:31 Durata: 26 sec
  • Meliadò, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Trasferimenti</strong> D.ssa Golia
    3:31 Durata: 52 sec
  • Fici, relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Serianni a Novara
    3:32 Durata: 45 sec
  • Fici, relatore

    <em>Approvato il non trasferimento</em> Dr. Ruggiero a Trani come Giudice, affidatario
    3:33 Durata: 1 min 30 sec
  • Stabile e Fici sulla pratica dr. Elefante

    <em>Ritorno in Commissione</em> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> SCIOPERI: COMMISSIONE GARANZIA, VIA LIBERA CSM A MARTONE <br>MA TOGATI SINISTRA VOTANO CONTRO RICHIESTA PERA E CASINI (ANSA) - ROMA, 12 DIC - Via libera del Csm alla nomina di Antonio Martone a presidente della nuova Commissione di garanzia per l'attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali. Accogliendo a maggioranza la richiesta dei presidenti di Camera e Senato, l'assemblea di Palazzo dei marescialli ha autorizzato l'ex presidente dell'Anm ad assumere l'incarico, concedendogli anche di continuare a svolgere, seppure parzialmente, le funzioni di sostituto procuratore generale in Cassazione. Un'istanza quest'ultima, appoggiata anche dal procuratore generale della Cassazione Francesco Favara, che ha assicurato che comunque Martone non si occupera' piu' presso la Suprema Corte di questioni di lavoro. E' stato proprio questo aspetto, unito al fatto che Martone e' componente del Cnel, a non convincere i togati delle correnti di sinistra che hanno invece votato contro la delibera. CSM: MERCOLEDI' CASTELLI IN PLENUM, CONFRONTO SU EFFICIENZA<br> ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI IN PRIMO PIANO, SI PARLA DI ORGANICI<br> IN AGENDA C'E' ANCHE 'CASO CORDOVA', SI ALLUNGA ELENCO CONTESTAZIONI?<br> NOMINE A VERTICI UFFICI, MA PRIMA DI NATALE FORSE SOLO PG PERUGIA<br> MILANO, PER 'DOPO-D'AMBROSIO' SE NE PARLA AL RIENTRO PAUSA NATALIZIA Roma, 15 dic. - (Adnkronos) - Efficienza della giustizia in primo piano nell'incontro tra il ministro della Giustizia Roberto Castelli e il Csm, in agenda mercoledi' prossimo a palazzo dei Marescialli. Nell'aula Bachelet il Guardasigilli e i consiglieri dell'organo di autogoverno della magistratura discuteranno di organizzazione degli uffici giudiziari e gestione del personale. Un appuntamento che e' stato sollecitato dagli stessi consiglieri con un documento firmato da tutti, sia laici che togati. Il Csm ha in cantiere interventi su questioni ''di grande rilievo'', che investono anche le competenze del ministro: dalla revisione degli organici alle procedure di reclutamento dei giudici di pace, ai nuovi concorsi, alle assegnazioni delle nuove sedi agli uditori, alla scelta dei criteri per misurare carichi di lavoro e produttivita' dei singoli e degli uffici. Decisioni che e' ''opportuno'' approfondire anche con il contributo del ministro della Giustizia, hanno evidenziato i consiglieri nel sollecitare il confronto, ''nell'ambito di quella cooperazione fra le istituzioni che si e' dimostrata non priva di risultati positivi''. Un invito subito raccolto da Castelli. Ma nell'agenda della prossima settimana, per i consiglieri del Csm, non c'e' solo l'incontro con Castelli, al quale nel pomeriggio di mercoledi' seguira' il tradizionale scambio di auguri con il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, al Quirinale. Gia' domani infatti a palazzo dei Marescialli si riaccendono i riflettori sul 'caso' del procuratore capo di Napoli Agostino Cordova, nei cui confronti la Prima Commissione ha avviato la procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilita' ambientale. Il fascicolo e' stato aperto piu' di sei mesi fa, ereditato dal 'vecchio' Consiglio, sulla base delle dichiarazioni pronunciate dal capo della Procura napoletana davanti all'Antimafia. Parole considerate ''delegittimanti'' per i colleghi, pronunciate da Cordova in una sede ''impropria'' e, per di piu', alla vigilia della decisione del Tribunale del Riesame sugli arresti dei poliziotti per i fatti della caserma Raniero. Ma ora a quelle accuse potrebbero aggiungersene altre, a cominciare dall'''eccesso di burocratizzazione'' e dalla ''propensione al conflitto'' contestate a Cordova dai suoi stessi pm. Si allungherebbero cosi' i 'capi di incolpazione' nei confronti del procuratore capo di Napoli e l'istruttoria della Prima Commissione proseguirebbe, magari decidendo anche di convocare un'altra volta Cordova. Ma, seppure considerata meno plausibile, resta in piedi anche un'altra ipotesi: che la Commissione decida di chiudere la vicenda limitando l'inchiesta al 'caso' dell'Antimafia e proponga quindi al plenum fin da ora la sua decisione, archiviazione della pratica o trasferimento d'ufficio per Cordova. E sempre la prossima settimana, l'ultima di lavoro prima che il Csm chiuda i battenti per le festivita' natalizie, si potrebbero sciogliere i 'nodi' sulle nomine al vertice di alcuni importanti uffici giudiziari, almeno in commissione Direttivi. A cominciare dalla guida della Procura generale di Perugia, senza titolare da quasi un anno. Nutrita la pattuglia degli 'aspiranti', con 45 toghe che hanno presentato domanda. Ma i titolati sono una ventina al massimo. Tra questi, la rosa dei 'papabili' indica gli Avvocati generali di Salerno Giovanni Vacca e di L'Aquila Gaetano Dragotto, il presidente di sezione della Corte d'Appello di Roma Giuseppe Santoro e il procuratore capo di Viterbo Giancarlo Armati. Sembra ormai certo invece il rinvio a gennaio per la scelta, sempre in Commissione, del nuovo pg di Roma. Dopo la sua nomina a pg di Milano, e' uscito di scena uno dei candidati piu' accreditati, Mario Blandini. Cosi' ora a vantare maggiori chanche sono il procuratore capo di Roma Salvatore Vecchione, l'Avvocato generale della Capitale Carmelo Calderone, il pg di Cagliari Vittorio Antonini e il collega di Bari Riccardo Dibitonto. Sempre dopo la pausa natalizia, il Csm sara' alle prese con la nomina del nuovo procuratore capo di Milano, poltrona che Gerardo D'Ambrosio ha lasciato libera a fine novembre. Una scelta alla quale e' stata assegnata procedura d'urgenza, ma per avviare la quale ancora mancano alcuni pareri di Consigli giudiziari. Nutrita la pattuglia delle toghe milanesi in 'corsa'. Assieme agli attuali 'numeri due' della procura, gli aggiunti Fernando Vitiello (il piu' anziano, al quale e' assegnata la reggenza dell'ufficio in attesa della nomina) e Ferdinando Pomarici, e al sostituto Gherardo Colombo, tra i candidati ci sono anche il presidente del Tribunale per i minorenni Livia Pomodoro, il presidente del Tribunale di sorveglianza Manlio Minale, il presidente di sezione della Corte d'Appello Ignazio Marra e il giudice Michele Di Lecce. E l'elenco degli 'aspiranti' per il dopo-D'Ambrosio continua con i capi di alcune Procure: Giuseppe Bruno (Pavia), Alessandro Galli (Foggia), Antonio Simone Verbania), Nino Calabrese (Siena), Giancarlo Tarquini (Brescia), Sebastiano Sorbello (Asti). In campo anche il consigliere di Cassazione Claudio Vitalone e il procuratore aggiunto torinese Bruno Tinti. MAFIA: VIGNA E GRASSO, SI ABBASSA IL LIVELLO DI LEGALITA' <br>MA CENTARO DIFENDE LA LEGISLAZIONE PIU' RECENTE La piu' recente legislazione antimafia sembra inadeguata rispetto all'evoluzione della criminalita' organizzata. E rischia perfino di abbassare la ''soglia di legalita' nel paese''. E' un' analisi preoccupata quella proposta dal capo della Direzione nazionale antimafia, Piero Luigi Vigna, e dal procuratore di Palermo, Pietro Grasso, nel corso di un convegno (''Evoluzione della criminalita' ed efficacia dei mezzi di contrasto'') organizzato dal Csm in collaborazione con l' Universita' di Palermo. Le critiche dei due magistrati non sono state raccolte dal presidente della Commissione antimafia, Roberto Centaro, che ha invece illustrato le linee seguite dalla maggioranza su due fronti: uno interno, che mira a ridurre i tempi dei giudizi, e uno esterno che punta a una revisione delle leggi sui pentiti, sugli appalti e sulla confisca dei beni. Proprio in materia di confisca Centaro ha annunciato che martedi' si svolgera' una riunione tecnica per definire il testo di una legge delega per la riforma complessiva che sara' esaminato la prossima settimana dalla commissione giustizia del Senato. Centaro ha assicurato che la legge sulle rogatorie ''non ha provocato i guasti paventati'' e anzi l'accordo italo-svizzero costituisce, a suo giudizio, un ''modello avanzato di collaborazione internazionale''. Ben diverse erano state le valutazioni di Vigna e di Grasso sulle politiche antimafia piu' recenti. Vigna ha formulato in particolare rilievi critici sulla legge Cirami sul 'legittimo sospetto' e ha annunciato che la Dna sta compiendo un monitoraggio a Messina, Napoli e Reggio Calabria per verificare le modalita' con cui gli imputati di mafia fanno ricorso alle nuove norme. Vigna si e' poi chiesto che fine fara' il regime del 41 bis sul carcere duro e se sara' accolta l' indicazione della Commissione antimafia per una proroga del termine di sei mesi, peraltro gia' scaduto, per la collaborazione del pentito Antonino Giuffre'. ''Lo stato di incertezza attuale - ha detto -non puo' durare a lungo''. Dopo avere sottolineato che la mafia continua a mantenere un controllo pieno del territorio attraverso le estorsioni e gli appalti, il procuratore Grasso ha lanciato un forte allarme: ''Da cittadino piu' che da magistrato vedo che si va abbassando sempre di piu' la soglia di legalita'. E sono anche preoccupato di una diffusa ostilita' verso il controllo di legittimita' che viene sia dai gruppi affaristici sia da una parte dell'opinione pubblica influenzata dalle campagne dei mass media''. Radicale la critica rivolta alle leggi antimafia da Giuseppe Ayala, ex magistrato del pool antimafia della Procura e ora senatore dell' Ulivo. Ayala non ha risparmiato critiche al precedente governo di centrosinistra ma e' stato ancora piu' duro nei confronti dell'attuale maggioranza da lui accusata di avere approvato ''leggi-vergogna''. CSM: TROPPE TOGHE IN COMMISSIONI PARLAMENTO, INTERVIENE PLENUM<br> ''ROGNONI VERIFICHI SE NECESSARIE TANTE COLLABORAZIONI'' Roma, 12 dic. - (Adnkronos) - Troppi magistrati impegnati nelle commissioni parlamentari d'inchiesta, in particolare negli organismi che indagano sul ciclo dei rifiuti, sul dossier Mitrokhin e sull'affaire Telekom Serbia. Un numero che cresce di settimana in settimana, sia sul fronte delle collaborazioni a tempo pieno che richiedono il collocamento fuori ruolo del magistrato sia su quelle a tempo parziale. Cosi', stamattina, di fronte alle nuove richieste finite sul tavolo di palazzo dei Marescialli, il plenum del Csm ha deciso di intervenire per fissare dei 'paletti'. Si dovra' verificare il numero esatto delle toghe 'prestate' al Parlamento e studiare come limitarlo. Ma, nel frattempo, l'assemblea dell'organo di autogoverno della magistratura ha incaricato il vicepresidente Virginio Rognoni di contattare i presidenti delle tre commissioni parlamentari per capire se e' effettivamente necessaria per la loro attivita' la collaborazione di un numero cosi' alto di toghe. All'inizio della seduta e' stato il consigliere laico del Polo Giuseppe Di Federico a sollevare, in generale, la questione degli incarichi extragiudiziari per i magistrati. Accade troppo spesso, ha lamentato, che le toghe vengano distolte dal loro lavoro per svolgere altri compiti, bisogna intervenire. Primo banco di prova, quindi, le collaborazioni con le tre commissioni parlamentari d'inchiesta: una questione da risolvere, hanno concordato i colleghi. CSM: PROCURATORE GENOVA, COMMISSIONE PROPONE ROSA 4 NOMI <br>REGGENTE PROCURA LALLA E' IL CANDIDATO DELLA MAGGIORANZA (ANSA) - ROMA, 12 DIC - Csm diviso sulla nomina del nuovo procuratore di Genova. La Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei marescialli ha licenziato una proposta con quattro nomi, che nei prossimi giorni sara' trasmessa al ministro della Giustizia. Il candidato della maggioranza e' Francesco Lalla, procuratore aggiunto a Genova e attualmente reggente della procura. E' l'unico ad avere ottenuto due voti, contro un voto ciascuno andato ai suoi diretti concorrenti: il procuratore di Rieti, Alfredo Rossini, quello di Verbania, Antonio Simone, e il procuratore aggiunto di Torino Bruno Tinti. Lalla ha ottenuto il sostegno del togato Luigi Riello (Unicost) e del presidente della Commissione Nicola Buccico (Cdl); Rossini ha incassato il si' del laico Gianfranco Schietroma (Sdi), mentre per Simone e Tinti hanno votato rispettivamente Francesco Menditto (Magistratura democratica) e Giuseppe Mammone (Magistratura Indipendente). Si e' astenuto invece Ernesto Aghina (Movimento per la giustizia). DIRITTO SOCIETARIO, CSM, DUBBI SU COSTITUZIONALITA' DECRETO<br>CON NUOVO RITO NON SI GARANTISCE RAGIONEVOLE DURATA PROCESSO<br>RIFORMA NON INCIDE IN MODO SIGNIFICATIVO, CONTENZIOSO LIMITATO Roma, 12 dic. - (Adnkronos) - Lo schema di decreto legislativo che regola i procedimenti in materia di diritto societario solleva ''dubbi di legittimita' costituzionale''. Ma non solo. C'e' un ''eccesso di delega'' e si introduce un nuovo rito, quello 'a cognizione piena', che non garantisce la ragionevole durata del processo, anzi ''puo' allungare irrimediabilmente i tempi del giudizio''. Sono i rilievi dei quali si fa interprete il Csm, nel parere al provvedimento approvato all'unanimita' dall'assemblea di palazzo dei Marescialli. I ''dubbi di legittimita''', che fanno riferimento all'articolo 3 della Costituzione, riguardano la scelta di escludere dalla trattazione collegiale le controversie tra banche in materia bancaria e creditizia, ''senza che sia chiarito -osserva il Csm- perche' si verserebbe in una delle 'ipotesi eccezionali di giudizio monocratico'''. Nello schema di decreto inoltre ''si e' disciplinato per intero un nuovo rito a cognizione piena -sottolineano ancora i consiglieri di palazzo dei Marescialli- operando secondo linee culturali che implicano l'assunzione di un modello processuale in toto difforme da quello vigente''. Una soluzione ''pienamente legittima'', ma della quale ''non vi e' traccia nella legge delega, che non ha inteso incidere sul modello processuale''. La nuova disciplina processuale 'a cognizione piena', evidenzia ancora il Csm, non garantisce tempi ragionevoli. Nella fase preliminare, ad esempio, ''lo scambio delle memorie e repliche puo' prevedibilmente durare diversi mesi e superare l'anno'', allungando quindi ''irrimediabilmente i tempi del giudizio''. ''Il meccanismo pertanto -segnala l'organo di autogoverno della magistratura- non sembra adeguarsi alla direttiva della legge delega e al principio costituzionale dell'articolo 111 che fa obbligo al legislatore di organizzare i sistemi processuali in modo da garantire la ragionevole durata del giudizio. Tanto piu' -avverte il Csm- che cio' e' previsto in materie che hanno enormi riflessi economici ed in cui, pertanto, e' piu' avvertita l'esigenza di una risposta di giustizia in tempi rapidi''. Il nuovo rito, segnala ancora il Csm, realizza un intervento ''quanto mai penetrante sul sistema del processo civile'' ma destinato ad una ''tipologia di contenzioso quantitativamente poco significativa''. In altre parole, la riforma non e' destinata ad incidere in modo particolare. Da un monitoraggio compiuto su alcune sedi campione risulta infatti che ''vi sono solo pochi Tribunali che presentano un carico di lavoro idoneo a giustificare, seppure parzialmente, una disciplina diversificata della materia del contenzioso societario''. Cio' significa che ''nella stragrande maggioranza dei casi la riforma che ci si accinge ad introdurre avrebbe una applicazione particolarmente contenuta''. Dr. Elefante e le sue deduzioni ulteriori
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