06 MAR 2003

CSM - Plenum del 6 marzo 2003

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 59 min
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All'ordine del giorno: 1) Individuazione per l'anno 2003 degli uffici disagiati 2) Ricorsi 3) Rettifica di una delibera consiliare 4) Atto di appello 5) Altri ricorsi 6) Convegno sulla criminalità in Francia 7) Formazione decentrata 8) Nomina di formatori per il biennio 2002/4 9) Accorpamento del tribunale di Tivoli con quelli di Latina e Velletri ai fini delle tabelle infradistrettuali 10) Variazione delle tabelle di organizzazione per il biennio 2000/1 del Tribunale di Roma 11) Integrazione al programma di organizzazione per il biennio 2000/1 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia 12) Quesito formulato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino: Magistrati coniugi 13) Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003 del Tribunale di Caltagirone 14) Applicazione della d.ssa Polemi e del dr.

Messina al Tribunale di Foggia 15) Risposta ad una nota del Consiglio Nazionale del Notariato 16) Scadenza del mandato di giudice onorario aggregato e pratiche trattenute in decisione 17) Proroga del mandato 18) Censure per mancata partecipazione 19) Insussistenza dei profili di censurabilità 20) Incompatibilità 21) Incarico extragiudiziario 22) Nomina dei referenti distrettuali per la formazione per il biennio 2002/4 dell'area B e C 23) Formazione decentrata: nomine dei Formatori 24) Concorso per esami a 7 posti di Uditore giudiziario per la provincia di Bolzano 25) Ricorso contro un trasferimento d'ufficio 26) Copertura posti 27) Modifica di una circolare del 30/11/93 28) Proroga di incarico extragiudiziario 29) Alcune pratiche di idoneità al conferimento delle funzioni giurisdizionali 30) Conferimento dell'ufficio direttivo superiore di Avvocato generale presso la Procura Generale della Corte di Cassazione 31) Conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Modena 32) Ricorso 33) Incontro del 4 aprile 2003 con i referenti informatici distrettuali 34) Programma AGIS per il 2003/7 35) Programma annuale Grotius 2002 36) Rete di formazione europea 37) Tirocinio 38) Commemorazione dell'agente ucciso ad Arezzo.

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  • Presidente e poi Stabile, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 9.45</strong><br>Presidenza del Consigliere <strong>Nicola Buccico</strong><br>Pratiche urgenti di Terza Commissione <strong>Individuazione per l'anno 2003 degli uffici disagiati</strong>
    0:00 Durata: 1 min 15 sec
  • Antonio Marotta (membro laico(UDC)), Ventura Sarno, relatori

    <em>Invito a resistere in giudizio</em> <strong>Ricorsi</strong> Dr. Gambino; d.ssa Morosini
    0:01 Durata: 1 min 17 sec
  • Carmine Stabile (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em><br>La seduta, segretata <strong>alle 9.48</strong>, torna pubblica <strong>alle 9.49</strong> <strong>Rettifica di una delibera consiliare</strong>
    0:02 Durata: 39 sec
  • Mariella Ventura Sarno (membro laico(Lega)), relatore

    <em>Costituzione in giudizio</em> <strong>Atto di appello</strong> Dr. Santoro e rappresentanti dell'Unagifa
    0:03 Durata: 1 min 11 sec
  • Ernesto Aghina (Movimento per la giustizia)

    <em>Invito al Ministro a resistere</em> <strong>Altri ricorsi</strong> D.ssa Chiarotto
    0:03 Durata: 2 min 5 sec
  • Giuseppe Di Federico (membro laico(FI)), relatore, poi Lo Voi per un chiarimento sulla conoscenza della lingua francese: autocertificazione

    <em>Un elenco di 10 Magistrati e 3 supplenti</em> <br>Pratiche urgenti di Nona Commissione <strong>Convegno sulla criminalità in Francia</strong>
    0:05 Durata: 2 min 22 sec
  • Antonio Marotta (membro laico(UDC)), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione decentrata</strong> Nomina di referente distrettuale: riapertura dei termini dell'interpello
    0:07 Durata: 1 min 2 sec
  • Giuliana Civinini (MD), Presidente della Nona Commissione, relatore

    <em>E' un allegato di una pratica precedente</em> <strong>Nomina di formatori per il biennio 2002/4</strong>
    0:08 Durata: 10 sec
  • Presidente e poi Marini, relatore; poi Schietroma, per un ritorno in Commissione

    <em>Ritorno in Commissione</em> Ordine del giorno ordinario Pratica rinviata dalla seduta del 20 febbraio <strong>Accorpamento del tribunale di Tivoli con quelli di Latina e Velletri ai fini delle tabelle infradistrettuali</strong>
    0:08 Durata: 4 min 15 sec
  • Marini, relatore, chiede il ritorno in Commissione; poi Menditto, Stabile, fuori microfono all'inizio, e Aghina

    <em>Ritorno in Commissione</em> <strong>Variazione delle tabelle di organizzazione per il biennio 2000/1 del Tribunale di Roma</strong> Sottoarticolazione dell'ufficio GIP nei Tribunali di grandi dimensioni<br>Relazione
    0:13 Durata: 4 min 37 sec
  • Luigi Marini (MD), Presidente della Settima Commissione, relatore

    <em>Approvate</em> <strong>Integrazione al programma di organizzazione per il biennio 2000/1 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia</strong> Unificata con la successiva pratica sulle tabelle del Tribunale di Perugia per il biennio 2002/3<br>Relazione
    0:17 Durata: 6 min 6 sec
  • Stabile, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Quesito formulato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Larino: Magistrati coniugi</strong> Incompatibilità
    0:23 Durata: 1 min 29 sec
  • Lanfranco Tenaglia (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003 del Tribunale di Caltagirone</strong> L'utilizzo dei GOT
    0:25 Durata: 31 sec
  • Tenaglia, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Applicazione della d.ssa Polemi e del dr. Messina al Tribunale di Foggia</strong>
    0:25 Durata: 53 sec
  • Gianfranco Schietroma (membro laico(SDI)), relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Ottava Commissione <strong>Risposta ad una nota del Consiglio Nazionale del Notariato </strong> Scadenza del mandato di giudice onorario aggregato e pratiche trattenute in decisione
    0:26 Durata: 34 sec
  • Schietroma, relatore

    <em>Rigetto</em> <strong>Proroga del mandato</strong> D.ssa Caccavale
    0:27 Durata: 18 sec
  • Wladimiro De Nunzio (Unicost), relatore

    <em>Approvate</em> <strong>Censure per mancata partecipazione</strong> Dr. Vercelli; dr. Nasi; dr. Mancuso
    0:27 Durata: 1 min 1 sec
  • De Nunzio, relatore

    <em>Archiviate</em> <strong>Insussistenza dei profili di censurabilità</strong> Dr. Marchini; dr. Fontana
    0:28 Durata: 36 sec
  • Mariella Ventura Sarno (membro laico(Lega)), relatore

    <em>Archiviazione</em> <strong>Insussistenza dei profili di censurabilità</strong> D.ssa Lezzi
    0:29 Durata: 23 sec
  • Giovanni Salvi (MD), relatore

    <em>Non luogo a provvedere</em> <strong>Incompatibilità</strong> Dr. Capra
    0:29 Durata: 33 sec
  • Ernesto Aghina (Movimento per la giustizia), relatore

    <em>Incompetenza</em> <strong>Incarico extragiudiziario</strong> Dr. Sardi
    0:30 Durata: 17 sec
  • Francesco Menditto (MD), relatore

    <em>Approvata</em> Dr. Mercoglio
    0:30 Durata: 15 sec
  • Giuseppe Di Federico (membro laico(FI)), e Fici, relatori; poi Aghina: risponde Di Federico. Intervengono Civinini e poi Aghina di nuovo

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche della Nona Commissione <strong>Nomina dei referenti distrettuali per la formazione per il biennio 2002/4 dell'area B e C</strong>
    0:30 Durata: 4 min 54 sec
  • Giuliana Civinini (MD), Presidente della Nona Commissione, relatore

    <em>Allegata alla pratica precedente</em> <strong>Formazione decentrata: nomine dei Formatori</strong>
    0:35 Durata: 16 sec
  • Lanfranco Tenaglia (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Concorso per esami a 7 posti di Uditore giudiziario per la provincia di Bolzano</strong>
    0:35 Durata: 36 sec
  • Paolo Arbasino (Movimento per la giustizia), relatore

    <em>Resistenza in giudizio</em> Pratiche dell'ordine del giorno aggiunto Pratiche di Prima Commissione <strong>Ricorso contro un trasferimento d'ufficio</strong> Dr. Gambino
    0:36 Durata: 56 sec
  • Giuseppe Fici (Movimento per la giustizia), relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Terza Commissione <strong>Copertura posti</strong> D.ssa Maiore come Consigliere della sezione lavoro della Corte di Appello di Catania
    0:37 Durata: 47 sec
  • Luigi Marini (MD), Presidente della Settima Commissione, relatore

    <br>Pratiche varie <strong>Modifica di una circolare del 30/11/93</strong> Alcuni disguidi provocati da revoche successive ed errori<br>Relazione
    0:38 Durata: 4 min 5 sec
  • Lo Voi, Fici, Meliadò

    Discussione
    0:42 Durata: 13 min 25 sec
  • Lo Voi e poi il relatore fuori microfono, quindi il Presidente

    <em>Accantonata</em> Repliche
    0:55 Durata: 3 min 22 sec
  • Presidente e poi Di Federico

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Quarta Commissione <strong>Proroga di incarico extragiudiziario</strong> Dr. Quaranta<br>Discussione
    0:58 Durata: 54 sec
  • Presidente

    <em>Approvate tutte</em> <strong>Alcune pratiche di idoneità al conferimento delle funzioni giurisdizionali</strong>
    0:59 Durata: 41 sec
  • Presidente saluta un gruppo di studenti

    <br>Pratiche di Quinta Commissione <strong>Conferimento dell'ufficio direttivo superiore di Avvocato generale presso la Procura Generale della Corte di Cassazione</strong>
    1:01 Durata: 30 sec
  • Nicola Buccico (membro laico(AN)), presidente e relatore per il dr. Iannelli, proposto all'unanimità

    <em>Approvato il dr. Iannelli</em> Dr. Iannelli, dr. Veneziano e dr. Ciani
    1:01 Durata: 2 min 13 sec
  • Presidente e poi Menditto, relatore di maggioranza

    <strong>Conferimento dell'ufficio direttivo di Presidente del Tribunale di Modena</strong> Due proposte: dr. Lugli, di maggioranza, e dr. Scutellari, di minoranza<br>Relazioni
    1:03 Durata: 13 min 28 sec
  • Ernesto Aghina (Movimento per la giustizia), relatore di minoranza

    1:17 Durata: 4 min 30 sec
  • Giuliana Civinini (MD), Presidente della Nona Commissione

    <em>Approvato il dr. Lugli</em> Discussione
    1:21 Durata: 5 min 13 sec
  • Nicola Buccico (membro laico(AN)), presidente e relatore

    <em>Resistenza in giudizio</em> <strong>Ricorso</strong> Dr. Gambino
    1:27 Durata: 20 sec
  • Presidente e poi Marini, relatore; intervengono Di Federico, Menditto, Tenaglia e Civinini

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Settima Commissione <strong>Incontro del 4 aprile 2003 con i referenti informatici distrettuali</strong> Relazione e discussione
    1:27 Durata: 12 min 40 sec
  • Presidente e poi Marotta, relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Nona Commissione di carattere internazionale <strong>Programma AGIS per il 2003/7</strong>
    1:40 Durata: 7 min 44 sec
  • Presidente sull'assenza di Rognoni per i funerali dell'agente ucciso ad Arezzo dalle BR

    1:47 Durata: 55 sec
  • Antonio Marotta (membro laico(UDC)), relatore; poi Marini dopo il voto

    <em>Approvata</em> <strong>Programma annuale Grotius 2002</strong> La cooperazione giudiziaria in materia penale: le problematiche di linguaggio giuridico (francese e inglese)
    1:48 Durata: 4 min 3 sec
  • Civinini, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Rete di formazione europea</strong> Candidature italiane contro l'ERA tedesca o per il Segretario Generale
    1:52 Durata: 2 min 1 sec
  • Civinini, relatore

    <em>Approvata</em> <em>Tirocinio</em> D.ssa Pisapia
    1:54 Durata: 20 sec
  • Presidente e poi Marini, relatore, legge la proposta emendata: la revoca della revoca si intende come domanda nuova e valutabile solo in ultima istanza

    <em>Approvata</em> <br>Si riprende la pratica accantonata precedentemente<br>Pratiche varie di Terza Commissione <strong>Modifica di una circolare del 30/11/93</strong> Alcuni disguidi provocati da revoche successive ed errori
    1:55 Durata: 2 min 50 sec
  • Su sollecitazione di Fici, il Presidente commemora l'agente ucciso ad Arezzo

    La seduta termina <strong>alle 11.45</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> FUNERALI PETRI:CIAMPI ENTRA IN DUOMO ACCOMPAGNANDO LA VEDOVA <br>CAPO DELLO STATO RENDE OMAGGIO AL FERETRO, COMINCIATA CERIMONIA (ANSA) - AREZZO, 6 MAR - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e' giunto nella cattedrale di Arezzo alle 10:20 e si e' intrattenuto con la vedova ed il figlio di Emanuele Petri nella sacrestia al fianco dell' altare maggiore. Ciampi e' poi uscito dalla Sacrestia alle 10:27 tenendo al braccio la signora Alma Petri, ed ha reso omaggio al feretro, disposto davanti all'altare della cattedrale aretina e salutato i parenti del sovrintedente ucciso domanica scorsa. La bara e' coperta dal tricolore. E' poi cominciata la cerimonia funebre. Al colloquio tra Ciampi e la vedova del sovrintendente Petri era presente anche il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu ed il capo della Polizia Gianni De Gennaro. In precedenza si erano intrattenuti con la vedova Petri, nella sacrestia del Duomo, il presidente del Senato Marcello Pera, il presidente della Camera Pierferdinando Casini e il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. Fra le altre autorita' presenti, il vicepresidente del Csm Virginio Rognoni e il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Alla cerimonia e' presente anche il sottosegretario al Welfare Maria Grazia Sestini, che era stata indicata nei giorni scorsi tra i possibili obiettivi delle Br. Accanto al ministro dell'Interno anche i vertici delle forze dell'ordine. Fuori dal Duomo molti i giovani, amici e colleghi del poliziotto ucciso e anche due striscioni: ''Ciao Emanuele'' firmato la Polfer di Bologna e ''Ciao Lele sarai sempre con noi'', preparato dai suoi amici di Tuoro. GIUSTIZIA: INTERROGAZIONE FI E UDC SU PM E GIP CATANIA <br>SOLLECITATO INTERVENTO ISPETTIVO CSM PER MARINO E FERRARA (ANSA) - CATANIA, 6 MAR - ''Investire il Consiglio superiore della magistratura per accertare eventuali responsabilita' del pm Nicolo' Marino e del Gip Antonino Ferrara'' nell' ambito dell' inchiesta sull' ospedale Garibaldi di Catania. E' quanto sollecitano in un' interrogazione al ministro della Giustizia, primo firmatario Lino Iannuzzi, nove parlamentari di Fi e Udc. I deputati chiedono chiarimenti sulla scelta dei quattro custodi-amministratori e del coadiutore che sarebbero stati pagati ''con una cifra manifestamente incongrua'', sui comportamenti tenuti dal pm Marino nell' ambito dell' inchiesta Garibaldi e sull' acquisto di un' auto. CSM: GRASSO E CELESTI: NESSUN CONFLITTO IN PROCURA PALERMO<br> ASCOLTATI DA PRIMA COMMISSIONE SU 'CASO' LO FORTE-SCARPINATO Roma, 6 mar. - (Adnkronos) - Non c'e' alcun conflitto o lacerazione all'interno della Procura di Palermo, dove la situazione e' ''tranquilla''. E' rientrato infatti il 'caso' scoppiato sulla gestione del pentito Antonino Giuffre', quando i procuratori aggiunti Roberto Scarpinato e Guido Lo Forte avevano minacciato di dimettersi per essere stati esclusi dai colloqui con il presunto braccio destro di Bernardo Provenzano. Anzi, quell'episodio e' servito per chiarire i rapporti e migliorare la situazione all'interno dell'ufficio antimafia. E' questo il quadro che il procuratore capo Piero Grasso e il procuratore generale di Palermo Salvatore Celesti hanno fornito alla Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli, chiamata a valutare se quel ''conflitto interno'' avrebbe pregiudicato ''efficienza e credibilita''' dell'ufficio. Un intervento che era stato sollecitato da quattro dei consiglieri laici della Cdl, secondo i quali c'era il rischio che il ''conflitto interno'' non solo avrebbe ''sminuito prestigio e credibilita''' del procuratore capo, ma avrebbe avuto anche ''effetti vistosamente negativi sulla funzionalita' dell'ufficio''. Rischio che Celesti e Grasso avevano gia' escluso nelle relazioni inviate all'organo di autogoverno della magistratura. E che oggi hanno ribadito con dovizia di argomentazioni. La prossima settimana la Prima Commissione discutera' la vicenda e decidera' se proseguire l'indagine o archiviare la vicenda. Ai consiglieri il procuratore Grasso avrebbe spiegato anche che la situazione e' talmente ''tranquilla'' da spingerlo a segnalare come sia importante per il funzionamento dell'ufficio la riconferma alla Dda di Lo Forte e Scarpinato. Una riconferma che, secondo alcuni, sarebbe impedita: i due pm avrebbero superato infatti il 'tetto' di permanenza, fissato in 8 anni. Una discussione che la Settima Commissione del Csm discutera' nei prossimi giorni. GIUSTIZIA: 'POOL' CDL, PROVE DISTINTE PER GIUDICI E PM<br>RAFFORZATI POTERI GERARCHICI PER CAPI PROCURE (ANSA) - ROMA, 6 MAR - Un unico bando di concorso, ma prove distinte per giudici e Pm. Il 'pool' della Cdl incaricato di mettere a punto il testo del maxi-emendamento che il governo dovra' presentare al testo di riforma dell'ordinamento giudiziario, ha concluso il suo lavoro. Ed e' subito polemica. Il testo, che sara' esaminato domani dal Consiglio dei ministri, prevede infatti una separazione delle funzioni che per molti esponenti del centrosinistra assomiglia piu' ad una separazione delle carriere. Il bando di concorso sara' unico, ma poi si dovra' scegliere subito se candidarsi per i posti di Pm o per quelli di giudice sostenendo prove diverse con materie distinte. In piu' per passare da una funzione all'altra si dovra' superare un concorso 'ad hoc' e non si potra' esercitare la nuova funzione nel distretto dove si lavorava in precedenza. E comunque, prima di poterci 'ripensare' dovranno passare almeno cinque anni. Ma non e' questa l'unica novita' del provvedimento. I 'tecnici' della Cdl, che sono il ministro della Giustizia Roberto Castelli, il sottosegretario Michele Vietti, il capogruppo di An Ignazio La Russa e il responsabile Giustizia di Forza Italia Giuseppe Gargani, propongono anche di rafforzare il potere gerarchico dei capi delle procure. I sostituti Pm insomma potrebbero essere maggiormente sottoposti al vincolo gerarchico dei capi degli uffici. Cosi' come di vincolo gerarchico si parlerebbe anche per il rapporto tra singole procure e procura generale. Nel testo, una ventina di pagine in tutto, si modifica anche l'accesso alla professione. Per accedere al concorso non bastera' piu' la laurea. Si dovra' prima o frequentare la Scuola della magistratura, o prendere un dottorato, o superare l'esame da procuratore. La Scuola, sempre secondo quanto si e' appreso, sara' autonoma, con un consiglio di amministrazione composto da esponenti del governo, della magistratura e del Csm. E' stato calcolato che questo meccanismo potrebbe comportare la perdita di circa un anno, che pero' potrebbe venire recuperato in seguito. Non e' escluso infatti che in sede di commissione si presenti un emendamento per ridurre di un anno il periodo di uditore. Per quanto riguarda l'avanzamento di carriera, sul fronte economico non ci sarebbero novita', mentre per arrivare a ricoprire un ruolo direttivo si dovra' fare un apposito concorso. Per far carriera, insomma, tornerebbero i concorsi in magistratura, aboliti diverse decine di anni fa dalla legge Breganza. In sostanza il giudice di primo grado che vorra' passare alle funzioni di appello dovra' sostenere un concorso per titoli ed esami. Stesso iter anche per chi poi intendera' approdare in Cassazione. Per chi invece rinuncia alla strada dei concorsi ci saranno comunque valutazioni periodiche di professionalita', tre in tutta la carriera. In questo modo, spiegano alcuni esponenti del 'pool', i tempi per avanzare di grado ''si ridurrebbero enormemente''. ''Basti pensare - spiegano - che con questa riforma in otto anni si potrebbe diventare consigliere di Corte d'Appello, mentre ora ce ne vogliono almeno 13''. E' stata esclusa, infine, la possibilita' di una sottoposizione o dipendenza del Pm al potere esecutivo. Immediate le reazioni, soprattutto nel centrosinistra. Si critica il contenuto del provvedimento e si teme che il suo esame da parte del Consiglio dei ministri proprio domani, possa avere come obiettivo quello di alzare i toni della polemica. Martedi' infatti l'aula della Camera dovra' esaminare il testo Boato di applicazione dell'articolo 68 (immunita'). E se la discussione fosse preceduta da un forte scontro con la magistratura sulla riforma proposta dal pool, il governo - e' sempre il timore di esponenti del centrosinistra - potrebbe sfruttare queste polemiche per presentare poi emendamenti al testo Boato, magari per sospendere i processi in corso fino alla fine del mandato. GIUSTIZIA: VIETTI, NON VERRANNO SEPARATE LE CARRIERE <br>INTERVISTA ALLA STAMPA (ANSA) - ROMA, 7 mar - ''Abbiamo trovato una soluzione che ritengo equilibrata, dopo un lungo e intenso lavoro che tiene conto anche delle riflessioni fatte con l'associazione nazionale dei magistrati: dunque, l'emendamento non ha alcun intento ne' polemico ne' punitivo nei confronti dei magistrati''. In una intervista alla STAMPA, il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti spiega che oggi il Consiglio dei ministri non varera' alcuna separazione delle carriere. Vietti respinge le critiche dell'Ulivo che ha parlato di atto violento contro l'autonomia della magistratura. ''E' un giudizio affrettato, su un testo che ancora neppure si conosce - afferma -. Il mio invito e' di valutare bene questo emendamento e di non criminalizzare le nostre intenzioni. Del resto, vorrei ricordare che tutti, anche i magistrati e l'opposizione, hanno concordato che l'attuale sistema delle carriere non funziona''. Secondo Vietti, il meccanismo automatico di avanzamento e' ''fortemente disincentivante perche' non tiene conto della professionalita' e della laboriosita' dei singoli magistrati''. ''Con la nostra proposta, invece - spiega - viene introdotta un'importante novita': sono previsti due concorsi, uno per la Corte d'appello, l'altro per la Cassazione. Concorsi che vengono fatti da una commissione nominata dal Csm, rispettando quindi i principi di autonomia e indipendenza. E' un sistema che premia i piu' capaci e intraprendenti''. Vietti insiste sul fatto che non c'e' una vera e propria separazione delle carriere. ''Il concorso iniziale - sottolinea - rimane unico, anche se sono previste prove distinte per chi vuole intraprendere la carriera giudicante o quella requirente. Resta ferma la possibilita' di passare da una funzione all'altra attraverso un esame integrativo. Non c'e' una separazione rigida, ma una valorizzazione delle specializzazioni''. GIUSTIZIA: TOGATI CSM, NORME INCOSTITUZIONALI E PUNITIVE NEL MAXI EMENDAMENTO A RIFORMA ORDINAMENTO GIUDIZIARIO (ANSA) - ROMA, 7 MAR - Norme incostituzionali e punitive per la magistratura, che fanno tornare alla situazione degli anni Cinquanta e dunque a giudici meno indipendenti. E' drastico il giudizio che i togati del Csm danno delle novita' che dovrebbero essere contenute nel maxi emendamento alla riforma dell'ordinamento giudiziario oggi al Consiglio dei ministri. ''Ancora una volta, invece di affrontare il vero problema della giustizia, e cioe' la lentezza dei processi, si preferisce proporre modifiche che hanno un chiaro carattere punitivo nei confronti della magistratura- denuncia il togato di Magistratura democratica Francesco Menditto- E' come se si volesse far tornare la magistratura alla situazione degli anni Cinquanta, quando non era effettivamente autonoma e indipendente''. Da questo punto di vista ''e' molto significativo che si vogliono attribuire al ministero della Giustizia poteri anche con riferimento ai concorsi per le promozioni dei magistrati che si vogliono introdurre''. Una scelta che ''si inserisce in altre iniziative e provvedimenti del ministro che evidenziano una pericolosa tendenza ad ampliare i poteri dell'esecutivo in contrasto con le disposizioni della Costituzione''. Di incostituzionalita' di alcune delle norme contenute nel maxi emendamento, a cominciare da quella che prevede il ritorno dei concorsi per avanzamenti di carriera, parla esplicitamente Giuseppe Meliado', consigliere di Unita' per la Costituzione, la corrente di centro delle toghe. ''E' inaccettabile il ripristino della carriera gerarchica ed e' l'aspetto che piu' mi preoccupa perche' stravolge il modello costituzionale della magistratura, che prevede che i giudici di distinguono solo per diversita' di funzioni. Cosi' si torna alla magistratura anni Cinquanta''. ''Con tutti i limiti della situazione attuale la magistratura non aveva certo bisogno di fare un salto all'indietro'' commenta Ernesto Aghina, consigliere del Movimento per la Giustizia, che si augura che il Csm venga ''chiamato ad esprimere la sua valutazione, fondamentale, anche perche' molti dei punti toccati riguardano problemi che sono sul tappeto.Le risposte che vengono date dalla riforma tuttavia sono in senso radicalmente opposto alle aspettative della magistratura e su di esse si pongono seri dubbi di compatibilita' costituzionale''.Aghina e' amareggiato: ''il Csm e' impegnato nella revisione delle disposizioni normativa in materia di progressione di carriere. Sono deluso che il nostro sforzo non e' stato minimamente apprezzato e che invece si risponde con uno strappo cosi' violento''.
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