27 GEN 1999

CSM - Plenum del 27 gennaio 1999, seduta antimeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 ore 1 min
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La seduta ha inizio alle 10.32 e termina alle 14.28 Presidenza del vicepresidente Giovanni Verde Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: PRIMA COMMISSIONE RIAPRE FASCICOLO SU BORRELLI (AGI) - Roma, 27 gen.

- Mentre il procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli attende il si dell'assemblea plenaria del CSM sulla proposta della quinta commissione referente di nominarlo PG presso la Corte di Appello della citta', a Palazzo dei Marescialli viene riaperto un altro fascicolo a suo nome.

Domani la prima commissione referente (quella qui compete accertare eventuali perdite di credibilita' nella
sede di lavoro) riprendera' l'esame di una serie di esposti giunti al Consiglio con riferimento ai metodi di lavoro del procuratore e del suo ufficio.

Sono gli esposti cui ha fatto cenno ieri, nel dibattito svoltosi in commissione direttivi, il consigliere laico del CCD Michele Vietti, l'unico che ha votato no alla proposta di nominare Borrelli PG.

Negli esposti (tra i quali quelli a firma di Berlusconi e Previti) sono stati tra l'altro denunciati presunti abusi di ufficio - da parte del procuratore e del pool milanese - violazioni dei diritti politici del cittadino, violazioni del segreto investigativo.

Al vaglio della prima commissione anche il tenore di alcune interviste rilasciate dal procuratore capo nell'ambito del dibattito sulla giustizia, nonche' comunicazioni della Procura di Brescia relative alle indagini penali che sta conducendo con riferimento ai suddetti esposti.

A Palazzo dei Marescialli e' pendente anche un vecchio esposto di Michele Saponara su avvocati che sarebbero stati graditi al pool.

A chiedere alla prima commissione di prendere una decisione sugli atti pendenti e' stato il consigliere togato Paolo Angeli (Unicost), componente, assieme a Vietti, della stessa commissione.

Al CSM c'e' chi gia' prevede una archiviazione degli esposti.

Intanto la pendenza delle pratiche dinanzi alla commissione presieduta dal consigliere laico Salvatore Mazzamuto (R.I) non dovrebbe avere riflessi sulla promozione di Borrelli.

Sono infatti in tanti, al Consiglio, a ritenere notevolissima la professionalita' del magistrato, "i cui atteggiamenti - e' stato fatto rilevare - pur se tavolta inopportuni, non hanno mai appannato il ruolo di terzieta' che deve avere ogni magistrato".

BORRELLI: D'AMBROSIO, CON LUI ESPERIENZA ECCEZIONALE (AGI) - Milano, 27 gen.

- "Quella con Borrelli e' stata, in questi dieci anni, un'esperienza eccezionale.

Veniamo da culture ed esperienze diverse e, pur a volte con diversita' di vedute, abbiamo comunque saputo imparare l'uno dall'altro.

Poi c'e' stata Mani Pulite che ha cementato questa unione".

Cosi' il procuratore aggiunto Gerardo D'Ambrosio, ha ricordato, il giorno dopo il primo si' del Csm alla nomina di Procuratore Generale di Milano del suo capo, gli anni di lavoro in comune con Francesco Saverio Borrelli.

CSM: NO A FAVORIRE MAGISTRATI MADRI SCELTA PRIMA SEDE LAVORO (AGI) - Roma, 27 gen.

- No del Consiglio Superiore della Magistratura a favorire le uditrici giudiziarie in stato di gravidanza o con figli in tenera eta' nella scelta della prima sede di lavoro.

L'assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli ha bocciato a grande maggioranza la proposta del Comitato per le pari opportunita' (l'organismo interno al Consiglio, presieduto dal vice presidente Giovanni Verde) mirante a consentire alle donne-magistrato agli inizi della carriera di conciliare la maternita' con gli impegni di lavoro, assicurando al contempo l'efficienza degli uffici giudiziari.

La proposta di modifica della circolare in tema di assegnazione della sede ai magistrati di prima nomina recitava cosi': "in caso di accertata gravidanza dell'uditrice giudiziaria o di prole di eta' fino a tre anni e' attribuita la prescelta rispetto al luogo di residenza familiare o al luogo di espletamento di attivita' lavorativa del coniuge o convivente, o in subordine al luogo di residenza dei nonni materni o paterni, o in subordine di altra sede che disti non oltre 100 chilometri".

"Il diritto di prescelta e' attribuito altresi' agli uditori di sesso maschile che dimostrino di accudire direttamente i figli in eta' compresa tra 0 e 3 anni per mancanza o impedimento non temporaneo della madre".

Il consigliere togato Margherita Cassano (di MI), proponente la modifica della circolare, si e' battuta per il si' facendo tra l'altro osservare che "la realizzazione di buone condizioni di lavoro per le donne-magistrato che accudiscono figli minori, oltre ad essere richiesta dalla legge sulla pari opportunita' nel lavoro, soddisfa le esigenze di funzionalita' degli uffici, consentendo di fatto alle magistrate - che altrimenti per motivi familiari sarebbero costrette a ricorrere a periodi anche molto lunghi di astensione dal lavoro - sia di riprenderlo in tempi brevi, sia di avere una migliore resa qualitativa e quantitativa".

Tra le altre sottolineature fatte, quella che negli ultimi anni il maggior numero di vincitori dei concorsi per l'accesso in magistratura e' costituito da donne: "sono oltre il 50 per cento".

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