05 NOV 2003

CSM - Plenum del 5 novembre 2003, seduta pomeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 32 min
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All'ordine del giorno: 1) Cessazioni 2) Incarichi extragiudiziari 3) Inaugurazione dell'Anno Giudiziario 4) Un quesito del P.G.

della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino 5) Criteri di organizzazione, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani 6) Applicazioni extradistrettuali 7) Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Messina, incidenti anche sul biennio 2000-2001 8) Il CSM nelle agenzie di stampa.

Registrazione audio di "CSM - Plenum del 5 novembre 2003, seduta pomeridiana", registrato
mercoledì 5 novembre 2003 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 2 ore e 32 minuti.

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  • Presidente e poi Mammone, relatore, poi Buccico, Marotta, Salmè e Favara; conclude il relatore; per dichiarazione di voto: Buccico, Salmè, Salvi, DiFederico e Lo Voi

    <em>Decaduta</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 15.49</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong><br>Pratiche di Quarta Commissione <strong>Cessazioni</strong> <strong>D.ssa Renna</strong>
    0:00 Durata: 34 min 12 sec
  • Menditto, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Incarichi extragiudiziari</strong> Dr. Rinaudo
    0:34 Durata: 1 min 56 sec
  • Mariella Ventura Sarno (membro laico(Lega)), relatore, poi Di Federico, Marotta, Mammone, Menditto, Salvi, Aghina, Berlinguer, Buccico, di nuovo Di Federico e quindi il relatore

    <em>Approvata</em> Dr.Ferraro
    0:36 Durata: 50 min 25 sec
  • Presidente e poi De Nunzio, relatore, poi Lo Voi e Berlinguer

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Sesta Commissione <strong>Inaugurazione dell'Anno Giudiziario</strong>
    1:26 Durata: 10 min 39 sec
  • Presidente e poi Lo Voi, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Un quesito del P.G. della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino</strong>
    1:37 Durata: 2 min 5 sec
  • Lanfranco Maria Tenaglia (Unicost), Presidente della Settima Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Settima Commissione <strong>Criteri di organizzazione, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani</strong>
    1:39 Durata: 1 min 59 sec
  • Gianfranco Schietroma (membro laico(SDI)), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Applicazioni extradistrettuali</strong> D.ssa Mancini
    1:41 Durata: 20 sec
  • Giuseppe Di Federico (membro laico(FI)), Presidente della Nona Commissione, relatore, poi Schietroma, Arbasino, Marini, Buccico, Berlinguer e Lo Voi; conclude il relatore, dialogando con il Presidente: interviene Lo Voi ripetutamente, poi anche Tenaglia; interviene Schietroma con una proposta di emendamento. Dichiarazioni di voto di Berlinguer e Salmè, interviene il Presidente sulle modalità del voto, quindi Schietroma, Arbasino, Schietroma, Marini, Meliadò e Aghina. Interviene il Presidente e poi Schietroma

    Voto sugli emendamenti presentati da Schietroma: <em>respinti</em><br>Voto sulla mozione: <em>approvata </em><br>La seduta termina <strong>alle 18.22</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> CSM: DOPO CASO PIZZORUSSO OBIETTIVO E' MAGGIORE VIGILANZA <br>A QUESTO DOVREBBE SERVIRE RELAZIONE CHIESTA DA ROGNONI (ANSA) - ROMA, 5 NOV - Nessun capro espiatorio da individuare, ma capire esattamente cosa e' successo per garantire una maggiore vigilanza sui documenti da distribuire ai corsi di formazione dei magistrati organizzati dal Csm. Dovrebbe essere questo l'obiettivo della relazione che il vice presidente del Csm Virginio Rognoni ha chiesto al segretario generale Pierfelice Pratis sul caso Pizzorusso. Una sorta di indagine interna che, sostengono diversi consiglieri di Palazzo dei marescialli, dunque non dovrebbe mirare all'accertamento di un colpevole ma a prevenire, come ha chiesto il capo dello Stato, il ripetersi di casi del genere in futuro. Insomma a correggere eventualmente i meccanismi che non hanno funzionato. E che portera' quasi certamente, come ha gia' anticipato stamattina Rognoni, a un richiamo agli stessi relatori dei corsi ad attenersi ai temi loro affidati. La formazione dei magistrati fa capo alla Nona Commissione del Csm. In prima battuta se ne occupa pero' un Comitato scientifico, costituito da dodici componenti,quattro professori universitari e otto magistrati. E' questo organismo a predisporre i programmi per l'ottantina di corsi che il Csm organizza ogni anno, a stabilire contenuti e a individuare i relatori. Un lavoro che passa comunque al vaglio della Commissione e poi dello stesso plenum del Csm. E' ancora il Comitato scientifico ad occuparsi della predisposizione del materiale che viene poi stampato a cura del Csm e distribuito ai partecipanti ai corsi; lezioni a cui e' sempre presente un rappresentante di questo organismo. E' possibile dunque che l'esito degli accertamenti interni voluti da Rognoni sia un richiamo ad una maggiore vigilanza da parte di chi visiona i documenti. Anche se, notano a Palazzo dei marescialli, la copiosita' del materiale rende molto difficile concretamente la lettura integrale di tutti i documenti. <br>AGI) - Roma, 5 Nov. - Caso chiuso al CSM sulle accuse di subordinazione nei confronti di Silvio Berlusconi (definito "leader del partito azienda") mosse ai consiglieri laici della Cdl dal costituzionalista Alessandro Pizzorusso. L'intervento del Capo dello Stato, che ha espresso la sua "ferma deplorazione" per l'accaduto, la solidarieta' del vice presidente Rognoni e le sue assicurazioni per evitare che fatti del genere si ripetano, la solidarieta' espressa da tutti i componenti togati dello stesso CSM, hanno convinto i consiglieri Buccico, Di Federico, Marotta, Spangher, Ventura Sarno a sospendere la loro protesta, la quale aveva anche registrato le dimissioni di due di essi dalla commissione che si occupa della formazione dei magistrati. "Il Presidente della Repubblica - ha riferito Rognoni ai colleghi riuniti in seduta plenaria - mi ha incaricato di farmi portatore presso il Consiglio della sua ferma deplorazione per l'accaduto, della sua piena solidarieta' ai componenti fatti oggetto di grave offesa, ai quali rinnova la sua stima e la sua foducia, del suo invito al CSM e ai suoi organi a porre in essere ogni misura idonea a garantire che episodi del genere non abbiano a ripetersi". "Le parole del Presidente - ha proseguito Rognoni lasciano a me solo un margine per esprimere solidarieta' ai colleghi. Ho chiesto al segretario generale del Csm una relazione sull'accaduto per evitare che in futuro si ripetano casi del genere". "Siamo in presenza - cosi', in un documento congiunto, i sedici consiglieri togati - di un incidente di percorso, grave ma assolutamente isolato". "La diffusione in un corso di formazione di un testo contenente giudizi fortemente critici nei confronti di alcuni suoi membri laici e di esponenti delle istituzioni vulnera gravemente l'immagine del CSM e si pone in contrasto con la tradizione di una formazione improntata ai valori di imparzialita', indipendenza e pluralismo ideale e come tale necessariamente avulsa da ogni tentazione di omologazione ideologica". Sono posizioni che sono piaciute ai cinque laici della Cdl. "Il Presidente della Repubblica - hanno dichiarato - ha stigmatizzato l'episodio e ha riconosciuto il nostro ruolo. Il che ci consente, a un tempo, di riaffermare con convinzione i vincoli di lealta' e di stima nei confronti del capo dello Stato e di riprendere le attivita' consiliari con la pienezza delle funzioni. In tale quadro il concorrente solidale atteggiamento del Vice Presidente Rognoni e di tutti gli altri componenti del CSM accresce la volonta' di contribuire ad affermare i valori costituzionali dei quali e' depositario il Consiglio". Soddisfazione anche in sede politica: "esprimiamo profonda soddisfazionde e gratitudine al Capo dello Stato per la tempestivita', l'autorevolezza e lo spessore del suo intervento", ha dichiarato il capogruppo di FI al Senato Renato Schifani; "l'episodio - cosi' il leghista Roberto Calderoli - spiega la tinteggiatura della toga della maggior parte dei magistrati".<br> PROCURA ROMA: VECCHIONE: MI DISPIACE MOLTISSIMO ANDAR VIA (AGI) - Roma, 5 nov. - Ha grandi progetti per il futuro, ma il cuore rimarra', almeno per un buon periodo, a piazzale Clodio. A Salvatore Vecchione "dispiace moltissimo" andare via: "Oltretutto e' un segno di vecchiaia", cosi' definisce i suoi 69 anni. Parole di elogio sono riservate "ai giovani magistrati della procura circondariale che hanno dato un apporto decisivo e che hanno vissuto questo periodo con entusiasmo e grande senso di compartecipazione alle vicende dell'ufficio oltre a essere stati portatori di una preparazione professionale elevata". Un pensiero particolare va anche ai "colleghi con capacita' organizzative sicuramente proiettati a essere futuri capi di ufficio". Uno di coloro che si sono occupati per esempio dell'informatizzazione e' il pm Pierfilippo Laviani. Vecchione sa, pero', che "la buona organizzazione dell'ufficio, che avrebbe avuto ancora bisogno di ulteriore ritocco che sapra' fare il nuovo capo", lo spinge a un trasferimento sereno. Sui propositi in vista del nuovo compito che lo attende: "Siamo stati concordi in procura nel mantenere condotte di riserbo, di umilta' e di lavorare nel silenzio positivo. Anche se qualche volta non ci sono riuscito. Continuero' su questa scia in procura generale estendendola a tutto il distretto. Poiche' provengo dalla prima linea, difendero' tutti i magistrati del distretto da attacchi denigratori e diffamazioni, attenendomi a quei principi che sono risultati da ultimo nell'apprezzato intervento del presidente Ciampi presso il Csm". <strong>Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Messina, incidenti anche sul biennio 2000-2001</strong> D.ssa Pino
    1:41 Durata: 50 min 45 sec