21 GEN 2004

CSM - Plenum del 21 gennaio 2004, seduta pomeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 10 min

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All'ordine del giorno: 1) Pratiche di Terza Commissione 2) Pratiche di Quarta Commissione 3) Pratiche di Settima Commissione 4) Il CSM nelle agenzie di stampa.

Registrazione di "CSM - Plenum del 21 gennaio 2004, seduta pomeridiana", registrato mercoledì 21 gennaio 2004 alle 00:00.

La registrazione ha una durata di 1 ora e 10 minuti.
  • Presidente e poi Fici, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 15.53</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong><br>Pratiche di Terza Commissione <strong>Copertura posti</strong> Dr. Alvigi alla Corte di Appello di Trento
    0:00 Durata: 1 min 17 sec
  • Dr. Antonio Marotta (membro laico(UDC)), relatore

    <em>Approvata</em> D.ssa Coltellacci alla Procura di Firenze
    0:01 Durata: 30 sec
  • Fici, relatore

    <em>Approvata</em> D.sse Carulli e Marzagalli come Giudici di Corte di Appello di Milano
    0:01 Durata: 1 min
  • Ventura Sarno, Fici e Marotta, Ancora Ventura Sarno, Fici, Riello, relatori

    <em>Approvate tutte</em> Pratiche Legge 133/98 e altre coperture posti
    0:02 Durata: 4 min 13 sec
  • Presidente e poi Mammone, relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Quarta Commissione <strong>Idoneità alle funzioni direttive superiori</strong> Dr. Stanzani<br>Relazione
    0:07 Durata: 6 min 55 sec
  • Francesco Menditto (MD), relatore, poi Stabile, dialogando col relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Inidoneità</strong> Dr. Croce<br>Relazione
    0:13 Durata: 13 min 36 sec
  • Marotta, Menditto e Riello, relatori

    <em>Approvate tutte</em><br>La seduta, segretata <strong>alle 16.22</strong>, torna pubblica <strong>alle 16.30</strong> <strong>Cessazioni</strong> <strong>Trattenimento in servizio</strong> <strong>Infermità per cause di servizio</strong>
    0:27 Durata: 2 min 2 sec
  • Marotta, relatore, poi su una specifica pratica di carattere parauniversitario, Di Federico, Menditto, Marotta, Mammone e Marini

    Approvate meno l'ultima che <em>ritorna in Commissione</em> <strong>Incarichi extragiudiziari</strong>
    0:29 Durata: 6 min 57 sec
  • Marotta e Mammone, relatori, poi Marini interviene, Menditto e Mammone replicano

    <em>Approvate</em> Altre pratiche di incarico
    0:36 Durata: 5 min 1 sec
  • Menditto, relatore

    <em>Approvate tutte</em> Dr. Petralia a Tirana; altre pratiche di incarico
    0:41 Durata: 4 min 59 sec
  • Ventura Sarno, Mammone e Salvi, relatori

    <em>Approvate tutte meno la pratica Lo Curto che torna in Commissione</em><br>Pratica accantonata, dr. Boninsegna Altri incarichi
    0:46 Durata: 7 min 46 sec
  • Riello e Salvi, relatori

    <em>Approvate</em> Altri incarichi extragiudiziari
    0:54 Durata: 1 min 55 sec
  • Salvi, relatore, su una pratica accantonata, dr. Boninsegna

    <em>Approvata</em>
    0:56 Durata: 51 sec
  • Lanfranco Maria Tenaglia (Unicost), Presidente della Settima Commissione, relatore: interviene Lo Voi e dialoga col relatore

    <em>Approvata con raccomandazioni</em> <br>Pratiche di Settima Commissione <strong>Programma organizzativo, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania</strong>
    0:57 Durata: 6 min 31 sec
  • Schietroma, relatore

    <em>Approvate tutte</em> <strong>Programma organizzativo, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona</strong> <strong>Programma organizzativo, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi</strong> <strong>Programma organizzativo, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce</strong>
    1:03 Durata: 47 sec
  • Di Federico

    <em>Approvate</em> <strong>Integrazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Lucca</strong> <strong>Un quesito</strong>
    1:04 Durata: 2 min 7 sec
  • Arbasino, relatore

    <em>Approvate</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Avellino</strong> <strong>Applicazione extradistrettuale</strong> Dr. Landi
    1:06 Durata: 3 min 28 sec
  • Presidente e poi Buccico, relatore

    <em>Approvata</em><br>La seduta termina <strong>alle 17.11</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> GIUSTIZIA: BOBBIO DOPODOMANI A GIUDIZIO DAVANTI A CSM<br>ACCUSATO DI INERZIA IN INDAGINI, PORTO' A SCARCERAZIONE CRIMINALE Roma, 21 gen. (Adnkronos) - La sezione disciplinare del Csm si prepara ad emettere il 'verdetto' per l'ex pm di Napoli Luigi Bobbio, attualmente in aspettativa perche' eletto in Senato nelle file di An. Venerdi' infatti il 'tribunale dei giudici' di Palazzo dei Marescialli, che gia' un paio di volte ha rinviato il procedimento, dovra' esprimersi sulle accuse contestate a Bobbio, relatore della proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario e 'padre' di alcuni degli emendamenti piu' contestati dai magistrati. Si e' ''reso immeritevole del decoro e del prestigio dovuti all'ordine giudiziario'', e' l'accusa per il quale oltre un anno fa il pg della Cassazione ha chiesto il rinvio a giudizio di Bobbio davanti alla sezione disciplinare del Csm. A Bobbio e' stata contestata l'''inerzia'' che, all'epoca in cui svolgeva funzioni di sostituto procuratore a Napoli, porto' alla scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare di un uomo che era stato arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione aggravata. Per piu' di un anno, e' l'accusa, l'allora pm non aveva compiuto ''alcun atto di indagine'', ne' aveva chiesto il rinvio a giudizio dell'indagato, che per di piu' aveva ammesso la colpevolezza. Una ''inerzia'' costata la ''perdita di efficacia della misura cautelare'' con la conseguente scarcerazione dell'uomo. Accuse sulle quali ora e' chiamato a pronunciarsi il 'tribunale' del Csm. GIUSTIZIA: SALVI, CASTELLI DELEGITTIMA CSM E MAGISTRATURA <br>CONSIGLIERE CSM, DA MINISTRO DATI INESATTI E FUORVIANTI (ANSA) - ROMA, 21 GEN - ''I dati forniti dal Ministro della Giustizia sulla Sezione disciplinare del Csm sono inesatti e fuorvianti. Non e' la prima volta che cio' avviene, nonostante le rettifiche del Csm. La continua diffusione di informazioni errate determina una grave delegittimazione del Csm e della magistratura tutta''. La denuncia viene da Giovanni Salvi, presidente della Prima Commissione di Palazzo dei marescialli. ''Infatti delle 100 azioni promosse dal 2002 a oggi - sottolinea il consigliere del Csm - 71 sono in istruttoria o in fase di definizione, come e' naturale, visti i tempi recentissimi di inizio delle procedure, peraltro assai numerose e in forte crescita rispetto al passato (23 procedimenti nel 2001, 40 nel 2002, 50 nel 2003 e gia' 10 nei primi venti giorni di gennaio). Nelle restanti vi sono state 13 richieste della procura generale di archiviazione per infondatezza, 9 assoluzioni, 2 prescrizioni e cinque condanne. Si tratta di un esito del tutto fisiologico, visto che la Sezione disciplinare funziona anche da filtro (quello che nel processo penale e' il molo del Gup).Le azioni promosse dal Ministro vengono dunque valutate con attenzione e rigore, prima dalla procura generale e poi dal Csm''. Salvi rivendica quindi come le azioni disciplinari promosse dal ministro vengano ''valutate con attenzione e rigore, prima dalla Procura generale e poi dal Csm''. ''In realta' -aggiunge il consigliere di Md- la sezione disciplinare del Csm non ha eguali per qualita' e quantita' delle decisioni in nessuna altra amministrazione e in nessun ordine professionale. Nel solo 2003 vi sono state ben 26 sentenze di condanna, di cui 6 alla sanzione della perdita di anzianita' (5 con trasferimento di ufficio). A queste si aggiungono 10 cessazioni dall'ordine giudiziario per dimissioni. Delle 31 sentenze di assoluzione, solo 2 sono state impugnate dal ministro''. Nei cinque anni precedenti, riferisce ancora Salvi, le sentenze di condanna sono state 115 e 76 le dimissioni dall'ordine giudiziario. ''In ben 51 casi la sezione disciplinare ha disatteso la richiesta di archiviazione della Procura generale e ha ordinato il dibattimento'', prosegue. Negli ultimi sei anni ''le sentenze di condanna sono state il 35,7% delle decisioni dibattimentali e nel 2003 il 45%''. Contro le decisioni del 'tribunale' del Csm, elenca ancora, nei cinque anni passati il ministro ha presentato ''complessivamente 18 ricorsi'': 4 sono stati accolti dalle Sezioni Unite della Cassazione, 10 rigettati e 4 sono ancora pendenti. CSM:NOMINA PG GENOVA,ESPOSTO GIUDICE SOSSI A PROCURA PERUGIA (ANSA) - GENOVA, 21 GEN - Un esposto e' stato presentato in Questura da Mario Sossi, presidente della prima sezione penale della Corte di Cassazione, perche' si indaghi se, nel comportamento del CSM, precedente a quello attuale, possano ravvisarsi eventuali reati di falso ideologico per soppressione e abuso d' ufficio. La vicenda ruota intorno alla mancata nomina di Sossi a Procuratore Generale, posto assegnato a Domenico Porcelli. Sossi si era gia' rivolto al Tar che gli aveva dato ragione ma contro questa decisione era stato presentato ricorso ed ora il magistrato genovese che, negli anni Settanta fu sequestrato dalle Brigate Rosse, attende la decisione del Consiglio di Stato. ''Con il mio esposto - spiega Sossi - ho invitato la magistratura di Perugia, competente a indagare su ipotesi di reato eventualmente commessi da magistrati romani, perche' valuti se il verbale del plenum del CSM ormai decaduto e la motivazione della sentenza del Tar possano mettere in luce eventuali reati''. Una copia dell' esposto e' stata inviata anche al ministero della Giustizia per valutare eventuali aspetti disciplinari. ''Il presidente della V Commissione che era presente al plenum - riferisce Sossi - si era accorto che c' era stato un errore quando la commissione non mi aveva proposto. Poiche' la valutazione di merito giudicava me il migliore dei candidati, il presidente, molto onestamente, aveva avvisato i colleghi dicendo che c' era stato un errore e chiedendo che gli rimandassero gli atti in commissione e dicendo implicitamente che c' era stata una valutazione positiva''. ''Invece, malgrado avesse aderito alla proposta una cospicua minoranza - si sfoga Sossi - la maggioranza ha approvato la proposta di un consigliere il quale ha detto di no''. GIUSTIZIA/ LA RIFORMA APPROVATA AL SENATO <br>Formazione e separazione funzioni tra le principali novità Roma, 21 gen. (Apcom) - "Non stravolge la Costituzione ma la applica e riporta il Csm nella sfera dei cinque compiti che la Costituzione gli affida". Il relatore della legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario, Luigi Bobbio, descrive così il testo approvato in prima lettura oggi al Senato. La formazione dei magistrati, l'ufficio del procuratore e la separazione delle funzioni sono i punti cardine della riforma voluta dal centrodestra. Con l'istituzione della Scuola della magistratura presso la Corte di Cassazione la formazione dei magistrati viene tolta al Csm perchè, come puntualizza Bobbio "non rientra nelle sue prerogative". Nel reclutamento dei giudici si riduce il numero degli aspiranti con dei criteri di maggiore specializzazione, per accedere al concorso infatti non basterà più la laurea in giurisprudenza ma occorrerà aver fatto corsi di specializzazione. La riforma prevede, tra l'altro, la separazione delle funzioni giudicante e requirente, uno dei punti salienti della riforma, stabilendo che la distinzione verrà fatta fin dalla presentazione della domanda per accedere al concorso, che si biforcherà in due distinte prove d'esame, scritte ed orali, con materie in parte comuni e in parte diverse. Anche le commissioni giudicanti saranno distinte. La novità fondamentale introdotta oggi con un emendamento del relatore nell'ambito della riorganizzazione dell'ufficio del Pubblico Ministero consente al Procuratore generale di delegare ad altri giudici procedimenti o atti di procedimenti o interi settori. Inoltre in caso di vacatio della carica, il Procuratore può nominare un vicario che lo sostituisca in sua assenza. La vera novità di questa riforma è aver introdotto la figura di collaboratori che vengono nominati direttamente dal Capo della Procura e non più dal Csm. In sostanza spariscono gli aggiunti e si creano dei sostituti procuratori delegati. La riforma introduce poi la "temporaneità degli incarichi direttivi", che non potranno superare la durata di quattro anni, con possibilità di rinnovo per altri due. Allo scadere di questo periodo il magistrato potrà richiedere il conferimento di un ufficio direttivo presso un distretto diverso. Inserito anche il divieto per i magistrati di aderire o iscriversi a partiti e movimenti politici, una norma che per ammissione dello stesso Bobbio, dovrà imporre un giro di vite al comportamento dei giudici che non potranno più partecipare a manifestazioni a sfondo politico ma nemmeno ad associazioni che hanno come obiettivo quello di contrapporsi a partiti politici, pena la sanzione disciplinare. Secondo il relatore questa novità dovrà portare ad una modifica dei comportamenti anche dell'Associazione nazionale magistrati che, nata come associazione culturale "si è trasformata in un soggetto politico portatore di interessi". Infine è stato introdotto un articolo nella riforma che stabilisce le procedure per le sanzioni disciplinari nei confronti dei giudici stabilendo l'obbligatorietà dell'azione disciplinare da parte del Procuratore generale presso la Corte di Cassazione. Dal Senato via libera anche alla creazione dell'ausiliario del giudice, una figura nuova che non ha al momento la copertura finanziaria e che nel passaggio alla Camera dovrà ricevere una conferma. <br>Pratica urgente <strong>Incontro di studio</strong>
    1:09 Durata: 41 sec