20 MAG 2004

CSM - Assemblea Generale dei Consigli d'Europa, prima giornata

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 37 min

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IndiceLa seduta ha inizio alle 9.28Presidenza di Giovanni Berlinguer.

Registrazione di "CSM - Assemblea Generale dei Consigli d'Europa, prima giornata", registrato giovedì 20 maggio 2004 alle 00:00.

La registrazione ha una durata di 1 ora e 37 minuti.
  • Giovanni Berlinguer (membro laico(DS)), Presidente della Sesta Commissione, apre i lavori dell'Assemblea Generale della Rete Europea dei Consigli di Giustizia

    0:00 Durata: 9 min 47 sec
  • Virginio Rognoni, vicepresidente CSM

    0:09 Durata: 5 min 27 sec
  • Bert van Delden, Segretario Generale provvisorio della Rete Europea dei Consigli di Giustizia

    Intervento in inglese
    0:15 Durata: 3 min 42 sec
  • Berlinguer legge il messaggio di Ciampi e quello di Romano Prodi, Presidente della Commissione dell'Unione Europea

    La seduta, sospesa <strong>alle 9.51</strong>, riprende <strong>alle 10.31</strong>
    0:18 Durata: 4 min 25 sec
  • Berlinguer e poi Susan Denham, dell'Irish Court Service e poi il rappresentante olandese

    Tutto in inglese da questo momento in poi
    0:23 Durata: 27 min 51 sec
  • Berlinguer presenta

    0:51 Durata: 4 min 46 sec
  • Intervento di un altro rappresentante europeo

    0:56 Durata: 5 min 52 sec
  • Una rappresentante di un altro Consiglio europeo

    1:01 Durata: 53 sec
  • Firma della Carta di Founding Members: Berlinguer e poi rumori di fondo con applauso finale

    1:02 Durata: 3 min 58 sec
  • Altri rappresentanti europei e poi Berlinguer

    La seduta, sospesa <strong>alle 11.16</strong>, riprende <strong>alle 11.26</strong>
    1:07 Durata: 8 min 48 sec
  • Gisele Vernimmen dalla Commissione Europea

    Intervento in francese
    1:17 Durata: 18 min 23 sec
  • Berlinguer conclude

    <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> GIUSTIZIA: E' NATO CSM EUROPEO, FIRMATO ATTO COSTITUTIVO ACCORDO SOTTOSCRITTO DA 12 DEI 14 PAESI FONDATORI (ANSA) - ROMA, 20 MAG - E' nato ufficialmente il Csm europeo. E' stato infatti firmato a Palazzo dei Marescialli, l'atto costitutivo della Rete dei Consigli di giustizia europei. Lo statuto e' stato firmato da 12 dei 14 paesi fondatori che finora avevano partecipato ai lavori preparatori della nuova struttura, essendo dotati di organi di autogoverno della magistratura tra di loro simili. Gli altri paesi dell' Unione sono presenti solo come osservatori. Non ha firmato la Svezia, non condividendo alcune scelte, come la possibilita' di istituire la presidenza, un segretariato permanente e l'attribuzione alla Rete del potere di fare proposte alle istituzioni comunitarie. A sottoscrivere l'accordo sono stati Belgio, Danimarca, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Gran Bretagna. Non era presente invece il rappresentante della Slovacchia, paese che era compreso tra i fondatori. L'obiettivo del nuovo organismo messo nero su bianco nell'atto costitutivo e' lo scambio di esperienze sui modelli organizzativi dei poteri giudiziari nei vari paesi e l'esame delle questioni che riguardano l'indipendenza del potere giudiziario. GIUSTIZIA: CIAMPI, CSM EUROPEO SOSTEGNO A INDIPENDENZA TOGHE <br>E' SIGNIFICATIVO MOMENTO PROCESSO INTEGRAZIONE EUROPEA (ANSA) - ROMA, 20 MAG - ''La costituzione di una rete dei Consigli di giustizia, quale struttura permanente destinata a porre in essere un coordinamento tra le attivita' di autogoverno delle rispettive magistrature, rappresenta un significativo momento del processo di integrazione delle istituzioni europee e un altrettanto significativo sostegno ai principi basilari dell'efficienza della giustizia e dell'indipendenza della magistratura''. E' quanto scrive il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, in un messaggio inviato al vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni, in occasione dell'assemblea costitutiva della Rete dei Consigli di giustizia d'Europa. Ai 60 partecipanti, in rappresentanza di 25 paesi europei, Ciampi rivolge il suo ''saluto cordiale'' il suo ''vivo compiacimento per una iniziativa, rivolta alla realizzazione di ambiti effettivi di liberta', sicurezza e giustizia che costituiscono priorita' essenziali dell'Unione Europea. ''Piu' volte nei miei incontri con il Consiglio superiore della magistratura - sottolinea il presidente della Repubblica - ho ricordato la fondamentale importanza della creazione di uno spazio giudiziario europeo, attraverso il ravvicinamento delle normative nazionali e una sempre piu' intensa collaborazione tra gli stati membri, in modo che lo scambio, la comparazione e la diffusione delle esperienze promuovano una sempre migliore comprensione dei rispettivi sistemi legali e giudiziari''. Nell'esprimere infine ''il rincrescimento sincero per non aver potuto realizzare il programmato incontro con le delegazioni presenti all'odierna assemblea'', Ciampi formula a tutti i partecipanti ''fervidi auguri di buon lavoro il piu' sentito grazie per aver saputo dar vita ad una esperienza istituzionale cosi' valida e nuova''. GIUSTIZIA: ROGNONI, CSM UE CONTRO RISCHI PER AUTONOMIA TOGHE <br>MA ANCHE SUPPORTO PER POLITICHE UNIFICAZIONE STATI (ANSA) - ROMA, 20 MAG - Un ''supporto per le politiche di unificazione degli stati, nella continuita' dei valori delle democrazie nazionali'', ma anche, nelle realta' politiche dei singoli stati, ''un aiuto per evitare pericolose assuefazioni a comportamenti piu' o meno visibilmente diretti a comprimere, nelle quotidiane vicende, gli ambiti di autonomia e indipendenza'' della magistratura''. Cosi' il vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni, ha delineato il ruolo della Rete dei Consigli di giustizia europei che nasce oggi a Roma. ''I valori dell'autogoverno della magistratura, dell'autonomia, dell'indipendenza dei magistrati, nonostante siano radicati nelle tradizioni costituzionali, possono essere esposti a frequenti pressioni - ha avvertito Rognoni - che potrebbero farsi piu' intense in particolari situazioni di conflittualita'''. Aprendo i lavori dell'assise, alla quale partecipano 60 delegati in rappresentanza dei vari organi di autogoverno della magistratura dei paesi dell'Unione Europea, Rognoni ha espresso ''il piu' vivo compiacimento'' per l'iniziativa. ''L'autogoverno affidato ai Consigli di giustizia non e' infatti soltanto una delle possibili forme di organizzazione della vita professionale dei magistrati: esso e' il solo assetto dell'ordine giudiziario, che sia compatibile con il generale contesto istituzionale di una moderna democrazia. In nessun paese democratico d'Europa puo' aversi una magistratura soggetta al controllo e alla influenza di chi governa o di chi legifera''. Un principio che, secondo il vicepresidente del Csm, ''e' ormai patrimonio di tutti e deve animare vecchi e nuovi protagonisti del processo di unificazione europea''. ''La democrazia - ha detto ancora il numero due di Palazzo dei Marescialli - trova attuazione nel pieno riconoscimento dei diversi organi pubblici e nei limiti che tutti questi reciprocamente si pongono nell'esercizio dei rispettivi poteri. Per questa ragione i processi democratici di unificazione europea tendono a far crescere lo spazio giudiziario comune e si spiega cosi' la progressiva importanza del ruolo delle magistrature. Quanto piu' - ha fatto notare ancora Rognoni - per le magistrature nazionali aumentano gli impegni in proiezione europea, tanto piu' negli ambiti indicati si riduce lo spazio un tempo interamente riservato alle autorita' governative dei singoli paesi''. GIUSTIZIA: PRODI, CSM EUROPEO AIUTA COOPERAZIONE (ANSA) - ROMA, 20 MAG - ''Gli obiettivi previsti dalla Carta provvisoria della rete degli organi autonomi di autogoverno della magistratura dei Paesi membri rispondono perfettamente all' esigenza di cooperazione che caratterizza la giustizia europea''. E' quanto scrive il presidente della Commissione europea Romano Prodi, in un messaggio fatto pervenire all' assemblea che oggi a Roma vedra' la nascita di un Csm europeo. ''Lo scambio di informazioni ed esperienze professionali tra le magistrature dei Paesi membri - sostiene Prodi - e' indispensabile affinche' essi acquisiscano una visione europea, pur mantenendo le caratteristiche di autonomia proprie degli organi indipendenti''. Per tutte queste ragioni, il presidente della Commissione europea ritiene l'iniziativa ''estremamente interessante'' e pensa che si inserisca ''a pieno titolo nell' ambito del programma elaborato a Tampere per realizzare uno spazio europeo di liberta', sicurezza e giustizia''. Cosi' come giudica ''particolarmente significativa la partecipazione all' iniziativa di nuovi Paesi membri dell' Unione, sebbene solo in qualita' di osservatori''. GIUSTIZIA:BERLINGUER,CSM EUROPEO RAFFORZA INDIPENDENZA TOGHE <br>ANTISTORICHE RESISTENZE A SPAZIO GIURIDICO COMUNE (ANSA) - ROMA, 20 MAG - Una sede di ''confronto concreto sul funzionamento dei sistemi di autogoverno e delle singole realta' giudiziarie'', ma anche uno strumento per ''rafforzare l'autonomia e l'indipendenza delle magistrature piu' di quanto cio' avvenga nella solitudine di ogni singolo stato'': questi gli obiettivi della Rete dei Consigli della giustizia europei indicati dal consigliere del Csm, Luigi Berlinguer, che oggi presiede l'assemblea costitutiva del cosiddetto ''Csm europeo'' e che e' il candidato piu' accreditato alla presidenza del nuovo organismo. Pur nella diversita' che c'e' tra i paesi membri, l'Europa ha una comune idea di giustizia, ha sottolineato Berlinguer, e in questo scenario e' ''essenziale'' il contributo di magistrati dei paesi dell'Unione all'integrazione e al consolidamento dello spazio europeo di giustizia. ''E' anche grazie a loro che procede e si consolida la Comunita' di diritto''; un processo reso possibile da ''un pilastro decisivo dello stato di diritto: l'autonomia e l'indipendenza della magistratura''. ''La nascita della Rete europea dei Consigli di giustizia - ha spiegato Berlinguer - vuole colmare una lacuna di questo processo. Lo spazio giudiziario europeo e la cooperazione giudiziaria non sono politica estera. E' quindi fisiologico assicurare a questo processo non solo il coordinamento dei ministri, non solo la cooperazione giudiziaria dei singoli magistrati, ma anche la cooperazione collettiva degli organi di autogoverno delle magistrature''. Berlinguer ha tirato una stoccata agli euroscettici. Il processo di costruzione dello spazio giuridico europeo ''e' ormai irreversibile: difficile fermare con le mani un treno in marcia, il treno della storia; resistenze, tiepidezze, scetticismo rischiano di essere antistorici ed impotenti - ha avvertito - salvo a provocare qua e la' rinunce ad essere protagonisti''. GIUSTIZIA: ALLA GUIDA DEL CSM UE L'EX MINISTRO DELL'ULIVO (ANSA) - ROMA, 20 MAG - E' membro laico del Csm, dove presiede la Commissione Riforma, Luigi Berlinguer, il primo presidente della Rete dei Consigli di Giustizia d'Europa. Originario di Sassari, 71 anni, sposato e con due figli, Berlinguer e' approdato a Palazzo dei Marescialli nel luglio del 2002, quando aveva gia' alle spalle una lunga carriera politica e accademica. Eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 1963, Berlinguer e' stato anche senatore e componente della direzione dei Ds e ministro della Pubblica Istruzione in tre governi dell' Ulivo: in quello guidato da Romano Prodi e nei due che hanno avuto come premier Massimo D' Alema. Ma la sua prima esperienza di governo risale al '93, quando, scelto da Ciampi come ministro dell'Universita', si dimise subito dopo che il Parlamento respinse la richiesta di autorizzazione a procedere contro Bettino Craxi. Da parlamentare si e' occupato da vicino di questioni europee: prima come presidente della Commissione permanente ''Politiche dell'Unione europea'' della Camera dei deputati, poi come componente della Giunta per gli Affari delle Comunita' europee. Per quasi dieci anni, dall'85 al '94, e' stato rettore dell' Universita' di Siena, dove ha insegnato Storia del diritto italiano alla facolta' di giurisprudenza, e sino al '94 e' stato segretario generale della conferenza dei rettori delle Universita' italiane. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Monte dei Paschi di Siena e del Consiglio Superiore per la Pubblica Amministrazione. La sua carriera politica e' cominciata a Sassari come consigliere provinciale nel '50; e' stato poi sindaco del comune di Sennori dal '60 al '64 e consigliere regionale in Toscana dal '75 all' '82.
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