Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
Roma, 16 dicembre 2004 - All'indomani di due decenni di fascismo e della Seconda guerra mondiale, molti intellettuali europei avevano abbracciato posizioni anticapitaliste.
Per contrastare il richiamo del comunismo, la Cia ebbe il merito di utilizzare mezzi per dare il via ad una campagna per permettere alla cultura liberale e democratica di esprimersi sostenendo riviste e periodici quali Il Mondo, Tempo presente e Il Mulino.
A parlare di queste vicende è la storica inglese Frances Stonor Saunders, che ha pubblicato in Italia La guerra fredda culturale (Fazi editore).
In questo volume viene … narrata la storia del Centro per la libertà della cultura, nato nel 1950, i rapporti tra la Cia e il mondo intellettuale europeo.
Ne abbiamo parlato con il giornalista Giovanni Fasanella, che ha curato la prefazione del libro.
Intervista a cura di Lanfranco Palazzolo.
Per contrastare il richiamo del comunismo, la Cia ebbe il merito di utilizzare mezzi per dare il via ad una campagna per permettere alla cultura liberale e democratica di esprimersi sostenendo riviste e periodici quali Il Mondo, Tempo presente e Il Mulino.
A parlare di queste vicende è la storica inglese Frances Stonor Saunders, che ha pubblicato in Italia La guerra fredda culturale (Fazi editore).
In questo volume viene … narrata la storia del Centro per la libertà della cultura, nato nel 1950, i rapporti tra la Cia e il mondo intellettuale europeo.
Ne abbiamo parlato con il giornalista Giovanni Fasanella, che ha curato la prefazione del libro.
Intervista a cura di Lanfranco Palazzolo.
leggi tutto
riduci