31 OTT 2005

I Redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. Intervista a Mirella Serri

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 54 min 10 sec
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Roma 31 ottobre 2005 - Gli intellettuali italiani furono esenti alla cesura creata dalla fine del fascismo.

Quasi tutti i giornalisti, i poeti, i filosofi e i cineasti che avevano collaborato con il regime passarono dolcemente dal Fascismo all'antifascismo anche grazie all'abilità di Palmiro Togliatti che riusci a convogliare numerosi intellettuali nel Pci.

Questi uomini furono trasformisti, opportunisti, conformisti? Questa storia è raccontata da Mirella Serri, autrice de I Redenti.

Gli intellettuali che vissero due volte, 1938-1948.

(Corbaccio 2005) L'autrice non si lascia andare a giudizi
moralistici.

Ma leggendo le pagine di questo libro non si può non notare che il salto di molti intellettuali è stato quantomai repentino.

(A cura di Lanfranco Palazzolo).

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riduci

  • Introduzione de I Redenti

    L'autrice è rimasta sorpresa dal successo del libro che ripercorre la storia degli intellettuali italiani tra il 1938 e il 1948. Mirella Serri spiega cosa è accaduto <em>"dietro le quinte"</em> nel mondo degli intellettuali in questo delicato passaggio. L'autrice nega che gli intellettuali avevano preso le distanze dal fascismo fin dal 1938. Gli intellettuali si adeguarono al fascismo fino alla caduta del regime, quando inizio per loro <em>"una seconda vita"</em> (cit. Norberto Bobbio).
    0:00 Durata: 5 min 10 sec
  • L'idea di Francesco Rutelli: Piazza Giuseppe Bottai

    <em>Il Primato</em> (1940-1943), voluta dal gerarca fiascista, fu la rivista fucina dell'antifascismo o strumento della politica razzista del regime?
    0:05 Durata: 2 min 48 sec
  • Novembre 1938: le leggi razziali. Cosa fanno i docenti universitari?

    Quando il fascismo emana le leggi razziali ai docenti univesitari viene chiesto di censire la presenza degli studenti ebrei. Tranne <strong>Benedetto Croce</strong>, compilano il modulo inviato alle università e senza battere ciglio, tra gli altri, questi docenti: <strong>Luigi Einaudi, Norberto Bobbio, Amintore Fanfani, Natalino Sapegno, Ivanoe Bonomi e Vittorio Emanuele Orlando</strong>.
    0:07 Durata: 3 min 15 sec
  • Il distacco e l'angoscia dello storico

    In <em>Roma Fascista</em> del 1942 quasi tutte le pubblicità di iniziative sono dedicate a pubblicazioni razziste. Il clima di allora era intimidatorio. La campagna contro i <em>"borghesi pietisti"</em> che aiutavano gli ebrei.
    0:11 Durata: 3 min
  • Benito Mussolini e Il Primato

    La rivista nasce nel 1940 per catturare gli intellettuali e avvicinarli al regime. la nascita della <em>Nuova Europa</em> e del cosiddetto <em>Ordine nuovo</em> ariano. La teoria delle <em>razze forti</em>. La distinzione tra fascismo e nazismo.
    0:14 Durata: 3 min 19 sec
  • Redenti e voltagabbana

    La scrittrice evita il secondo termine nel suo libro.
    0:17 Durata: 1 min 36 sec
  • Alfonso Gatto e la Bolgia dei negri

    Durante il fascismo, il poeta ottiene la cattedra <strong>senza concorso</strong> e <strong>senza laurea</strong> per volere di Bottai (pagina 92). Nel 1945 Gatto scriverà delle liriche sulla Liberazione.
    0:19 Durata: 1 min 51 sec
  • La dignità di Eugenio Montale

    0:20 Durata: 1 min 27 sec
  • Il razzismo italiano arriva prima di quello nazista

    Il libro di Benito Mussolini del 1911: <em>Il Trentino visto da un socialista</em>.
    0:22 Durata: 1 min 4 sec
  • La sorprendente carriera di Giulio Carlo Argan

    Il rapporto con il quadrumviro <strong>Cesare Maria de Vecchi</strong>.
    0:23 Durata: 2 min 25 sec
  • Le falsificazioni sui Littoriali

    Erano davvero una fucina antifascista o questa fu una delle bugie più grosse sul ventennio? L'autrice non pensa che i <em>Littoriali</em> furono la genesi dell'antifascismo per i giovani di allora.
    0:25 Durata: 3 min
  • Il cinema e il fascismo: Carlo Lizzani

    La recensione di Lizzani su <em>Roma Fascista</em> (9 ottobre 1941) sul film nazista <em>Suss l'ebreo</em>. Il regista definisce questa "opera" un <em>"film ottimamente riuscito"</em>.
    0:28 Durata: 4 min 25 sec
  • Il salto mortale di Roberto Rossellini: da L'uomo della croce (1943) a Roma città aperta (1945).

    Nel 1943 Rossellini gira un film che sostiene la propaganda anticomunista a favore dell'invasione dell'Urss. Protagonista del film è un religioso che deve "convertire" i comunisti. Due anni dopo è <strong>Aldo Fabrizi</strong> in <strong>Roma città apertà</strong> a convertire i nazisti.
    0:33 Durata: 2 min 54 sec
  • Il ricatto del Msi ad Aldo Moro

    Gli articoli antisemiti di <strong>Giorgio Bocca</strong>.
    0:36 Durata: 2 min 2 sec
  • L'incomunicabilità fascista di Michelangelo Antonioni

    0:38 Durata: 21 sec
  • L'abilità di Palmiro Togliatti

    La tradizione del Pci. Lo sbarco a Salerno. La fondazione de <em>La Rinascita</em>. Nel 1935 Togliatti aveva detto che il fascismo era stato un regime di massa e aveva avuto delle radici in Italia. La <strong>Democrazia cristiana</strong> non riesce ad attirare più intellettuali del Pci. La denuncia del <em>The Times</em> sugli intellettuali italiani.
    0:38 Durata: 3 min 5 sec
  • La Grande rimozione de Il Politecnico (1945-1955)

    Dove sono finiti i campi di concentramento contro gli ebrei?
    0:41 Durata: 1 min 27 sec
  • Io sono più antifascista di te!

    La gara tra <strong>Natalino Sapegno</strong> e <strong>Luigi Russo</strong>. La giusta rabbia di <strong>Ernesto Rossi</strong>. Antifascismo retrodatato.
    0:43 Durata: 5 min 2 sec
  • La riflessione di Eugenio Scalfari

    0:48 Durata: 1 min 48 sec
  • Conclusioni

    (Intervista di Lanfranco Palazzolo).
    0:49 Durata: 4 min 11 sec