11 DIC 2001

Cofferati: Nessun negoziato sull'articolo 18 (Intervento alla Camera del lavoro di Torino)

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Articolo 18, pensioni, modelli competitivi condivisi, un "profilo sociale" per l'UETorino, 11 dicembre 2001 - Ai lavori della seconda giornata del Congresso della Camera del lavoro di Torino, è intervenuto Sergio Cofferati, segretario generale della CGIL.Nessun negoziato sull'articolo 18Il capitolo più importante dell'intervento di Sergio Cofferati ha riguardato la difesa dei diritti dei lavoratori in Italia, prima tra tutte la difesa dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalle ipotesi di sospensione fatte dal governo.In difesa dell'articolo 18, Cofferati ha invocato l'articolo 30 della Carta dei diritti approvata dai paesi europei a Nizza.

Essa - ha affermato - "vieta di licenziare senza giusta causa, mentre in Italia ciò si vorrebbe consentire".

"L'articolo 30 non parla di obbligo al reintegro, ma riconosce il fondamento dell'art.

18, ed è, letteralmente, più rigido".Il leader della CGIL ha confutato le argomentazioni sulle quali si vorrebbe la sospensione dell'art.

18: "Non è vero che, cancellato l'articolo, le aziende, poiché potranno licenziare, assumeranno più facilmente".Al contrario Cofferati ha designato uno scenario in cui "le aziende con lavoratori che passano dal tempo determinato all'indeterminato non vorranno più assumere a tempo indeterminato" mentre "nelle aziende che escono dal nero, quei lavoratori prima senza contributi, ora potranno essere licenziati"."L'art.

18 - ha aggiunto - rappresenta una pietra angolare, anche simbolica, dei diritti dei lavoratori, una difesa contro i licenziamenti per motivi sindacali e politici" e, anche se i ricorsi all'art.

18 sono pochi, "l'articolo ha un effetto di deterrenza, senza di questo, l'onere della prova sarebbe a carico lavoratore"."Mentre l'Ue - lamenta Cofferati - sollecita maggiore partenariato e il principio di non regresso sulle tutele, in Italia il governo vuole meno leggi e meno contrattazione".

"Sull'articolo 18 - ha sentenziato - non si negozia con nessuno".Difesa della sanità e della scuola pubblica"La difesa dei diritti sociali in Italia passa pure - ha affermato il segretario della CGIL - per la difesa della sanità e della scuola pubblica: i privati sono un'integrazione, non una sostituzione del pubblico"."Si sta cercando - ha continuato - di depotenziare l'offerta e diminuire gli standard di qualità della scuola pubblica per avvantaggiare il settore privato".PensioniRiguardo il tema pensioni, Cofferati si è detto favorevole alla "certificazione dei diritti acquisiti", alla "possibilità, su scelta del lavoratore e con incentivi, di ritardare il pensionamento", alla "previdenza complementare, che integra quella principale, la pubblica, attraverso l'utilizzo dei trattamenti di fine rapporto" e all'"aumento progressivo dei contributi dei lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa".Tre cose invece il sindacato - ha dichiarato Cofferati - non condivide: il "prolungamento della mobilità per i singoli, con l'azienda che paga i contributi e la persona che fa un altro lavoro, perché ripresenta i prepensionameti e il lavoro nero, appesantendo i costi previdenziali", il "disincentivo alle uscite, perché peggiora le pensioni d'anzianità" e "minori contributi per i nuovi assunti, perché porterebbe alla crisi del sistema previdenziale".Regolazione del mercato e governo della globalizzazioneRiguardo i nuovi scenari aperti dalla globalizzazione, Cofferati ha auspicato la creazione di "modelli competitivi condivisi": no a un mercato senza regole, sì a dei limiti, per la salvaguardia "della qualità vita, dell'ambiente, dei diritti e delle protezioni sociali".Un profilo sociale per l'UEQuesti obiettivi, secondo il leader della CGIL, vanno raggiunti a partire dall'Italia e dall'Europa: "nella prospettiva di un necessario allargamento dell'UE, ci vogliono una Costituzione e un profilo sociale per l'Europa unita".La guerra è inefficace contro il terrorismoCofferati si è anche soffermato sulla guerra contro il terrorismo definendola "inefficace, perché colpisce innocenti e crea instabilità", e ha invitato la comunità internazionale a riattivare il dialogo in M.O.Riforma degli organismi sovranazionali"Per governare la globalizzazione - ha sostenuto - sono necessarie riforme degli organismi sovranazionali (Onu, WTO, g8) nel senso di una maggiore efficacia, trasparenza e democrazia, anche cedendo quote di sovranità statuale".Il valore dell'unità sindacaleA conclusione del suo intervento, Cofferati ha ribadito il valore dell'unità sindacale, "ma - ha aggiunto - è il merito che decide le condizioni per l'unità, perché, quando non è possibile una sintesi unitaria, l'azione politica di un'organizzazione deve andare avanti", e anche perché, ha spiegato, "il governo mira a dividerci e isolarci".

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