09 GEN 2002

Prostituzione: Pannella contro Vespa 'il goebbelsiano'

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 11 min 13 sec
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Pannella accusa Vespa di aver voluto omettere la proposta di legge dei radicali dalla trasmissione sulla prostituzioneRoma, 9 gennaio 2002 - "Stiamo attenti ai Vespa, ai Santoro, ai Chiambretti, ai Montanari, perché il problema centrale della nostra società è, da anni, l'ostruzione ai temi reali della vita, della coscienza, e quando il mondo dell'informazione vi è costretto, cela l'esistenza di persone, gruppi, idee, che sostengono una soluzione anziché un'altra".Così, in un intervento telefonico su Radio Radicale, Marco Pannella ha criticato fortemente la puntata di ieri sera di "Porta a Porta" condotta da Bruno Vespa, dedicata alla prostituzione e alla modifica della legge Merlin."Non si tratta di vittimismo, come ci accusano - ha spiegato il leader radicale - ma il problema è lottare per dare a ogni cittadino le condizioni per scegliere su ogni tema importante tra una posizione o l'altra".'Porta a Porta' sulla prostituzioneAlla puntata in questione hanno partecipato l'on.

Prestigiacomo (Fi), ministro per le Pari Opportunità, Alessandra Mussolini (An), Livia Turco (Ds), l'on.

Toia (Margherita), Don Benzi, un prete diventato famoso per la sua associazione di soccorso alle prostitute-schiave.Al termine, tranne Don Benzi, le parlamentari presenti, pur con accenti diversi, hanno concordato sulla necessità di una regolamentazione della prostituzione e si sono impegnate a presentare al più presto un disegno di legge.Omessa la proposta di legge radicale per legalizzare la prostituzioneNon è stata affatto citata invece la proposta di legge d'iniziativa popolare, su cui i radicali hanno già raccolto 10 mila firme, che intende proprio legalizzare la prostituzione e che poteva rappresentare un testo di partenza su cui i presenti alla trasmissione avrebbero potuto da subito confrontarsi.Vespa, un 'goebbelsiano'Questa è, in sostanza, l'accusa di Marco Pannella, che rimprovera a Vespa, "questo signore, un 'goebbelsiano', controriformista, che sa mentire con l'omissione", di aver convocato Don Benzi, Mussolini, Turco, Prestigiacomo, Toia ("della Margherita, ma la più reazionaria e proibizionista"), l'attrice francese Corinne Clery ("perché la stampa le aveva attribuito una dichiarazione a favore di una campagna per la riapertura delle 'case chiuse'"), ma di aver voluto ignorare i radicali, su "un tema storicamente nostro e sul quale è in corso con grande fatica la raccolta di firme per una proposta di legge d'iniziativa popolare"."Sembra - ha concluso - che solo in carcere i cittadini siano liberi di firmare le nostre proposte".

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