16 GEN 2002

DS: Manifestazione "L'Italia che crede nell'Europa" (con Fassino, Eco)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 12 min
Organizzatori: 

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L'Ulivo considera l'Europa un'opportunità e una scelta strategica per l'Italia, per il governo Berlusconi sarebbe invece un danno inevitabile da cui difendersi, Umberto Eco, tra gli applausi, "Fratelli d'Europa, l'Europa s'è desta"Bologna, 16 gennaio 2002 - Hanno partecipato, tra gli altri, alla manifestazione "L'Italia che crede nell'europa", organizzata dai Ds in risposta agli atteggiamenti accusati di eurosceticismo del governo Berlusconi, Piero Fassino, segretario nazionale dei Ds, Umberto Eco, Baron Crespo, presidente del gruppo socialista al Pe, Graham Watson, presidente del gruppo liberale al Pe e Daniel Marc Cohn-Bendit, del gruppo dei Verdi.Due idee d'EuropaNel suo lungo intervento il segretario dei Ds Piero Fassino ha puntato l'indice su quelle che a suo avviso sono "due idee d'Europa" presenti nella politica italiana, quella del centrosinistra che la considera "una grande occasione ed una scelta strategica" e quella del centrodestra, "che noi riteniamo sbagliata, secondo la quale l'Europa è vissuta come un rischio, come un danno, un qualcosa verso la quale bisogna mettere le mani avanti"."In questo modo - ha aggiunto - ci si mette ai margini del processo di integrazione europea e quindi si rischia di mettere l'Italia alla coda di scelte che invece ci riguardano direttamente.Il centrosinistra si batterà per tenere l'Italia nell'Europa"Di fronte al centrodestra - ha concluso - che ancora lunedì, nell'intervento del presidente del Consiglio in Parlamento, ha dimostrato di essere distante dall'Europa e dall'europeismo, c'è un centrosinistra che invece vuole battersi e si batterà per tenere l'Italia fortemente ancorata all'Europa"."In questi mesi - ha accusato il segretario - abbiamo visto quali guasti il centrodestra può produrre: siamo usciti dal consorzio Airbus con grave danno per l'industria aerospaziale; sul mandato di arresto europeo abbiamo dato l'immagine di un paese interessato non alla sicurezza dei cittadini, ma all'impunità di qualche potente; la candidatura di Amato è stata gestita in modo ambiguo e opportunistico".Con Ulivo Italia più affidabile"Tutto ciò - ha sostenuto - ha compromesso agli occhi dei nostri partner la credibilità dell'Italia, guardata oggi come un paese inaffidabile".

Invece con il centrosinistra, ha rivendicato Fassino "se oggi Prodi siede alla presidenza della Commissione Europea è perché l' Italia è stata riconosciuta come un paese credibile, affidabile, davvero europeo"."Per questo noi ci faremo carico - ha concluso il leader dei Ds - di proporre in tutte le sedi istituzionali e fra i cittadini il nostro profondo convincimento di rafforzare sempre più le istituzioni europee per arrivare ad una Europa dei cittadini come fu nei sogni e nella pratica di Altiero Spinelli".Il governo esaspera i conflitti socialiFassino si è anche soffermato sullo scontro governo-sindacati e sull'iniziativa di concertazione del Presidente Ciampi: "Spero che l'intervento del capo dello Stato possa portare a una ripresa del confronto con il governo"."Siamo di fronte a un governo - ha aggiunto - che ha un modo di gestire le cose che punta alla lacerazione e ad esasperare i conflitti".La politica faccia buone leggi e lasci ai magistrati amministrare la giustiziaRiguardo la giustizia il segretario dei Ds ha affermato: "Abbiamo bisogno di tornare a una condizione di normalità che può essere ripristinata se ciascuno torna a fare il proprio mestiere: la politica si occupi di fare buone leggi e lasci che ad amministrare la giustizia siano i magistrati"."Il Parlamento - ha aggiunto - dovrebbe dare ai magistrati gli strumenti e leggi di cui hanno bisogno, senza interferire nei processi e senza ledere quel principio fondamentale della Costituzione che è l'autonomia e l'indipendenza della magistratura".Metropoli europea o desolata provincia culturaleNel suo intervento, Umberto Eco si è soffermato sulla politica europea del governo e sulle critiche dell'opposizione: "Questa non è una battaglia tra euroscettici ed eurottimisti.

Ma, e lo si vede nel caso di Bossi, è un urto tra una metropoli europea e una desolata provincia culturale"."Essere europei - ha spiegato - non vuol dire essere di destra o di sinistra.

Vuol dire essere realisti, in uno scontro in cui si misurano diversi livelli di cultura".Secondo lo scrittore e docente universitario "l'esperienza degli Stati nazionali è destinata a finire e sempre più l' Europa sarà un reticolo di città collegate tra loro alle quali serve un'autorità europea unica che impedisca l'anarchia".Una vecchia idea di Dante"Questa - ha osservato - era l'idea che Dante aveva rispetto ai liberi Comuni, una vecchia idea che ha viaggiato nella storia e che ora diventa realtà, perché ci ha già dato la prova di 50 anni di pace"."Fratelli d'Europa, l' Europa s'è desta"Eco ha poi ironizzato affermando che "per una sola ragione si dovrebbe votare Ulivo: quando i giornali stranieri parlano bene dell'Italia si cita 'l'autorevole' 'Le Monde'.

Quando ne parlano male si grida al complotto.

Ma se Fassino, D' Alema, Rutelli possono telefonare ai grandi giornali europei e dire loro cosa scrivere, allora mandiamo subito Fassino alla presidenza del consiglio!".Lo studioso di comunicazione e semiotica ha concluso il suo intervento esortando il pubblico con un "Fratelli d'Europa, l'Europa s'è desta".

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  • Esponente locale DS, introduzione

    <br> Indice degli interventi
    0:00 Durata: 3 min 28 sec
  • Baron Crespo, presidente, gruppo socialista PE, messaggio videoregistrato

    0:03 Durata: 3 min 19 sec
  • Graham Watson, presidente gruppo liberale PE, messaggio videoregistrato

    0:06 Durata: 1 min 44 sec
  • Daniel Marc Cohn-Bendit, eurodeputato gruppo Verdi PE, messaggio videoregistrato

    0:08 Durata: 1 min 35 sec
  • Mauro Zani, segretario DS Emilia Romagna

    0:10 Durata: 23 min 54 sec
  • Virgilio D'Ascoli, segretario Movimento Federalista europeo

    0:34 Durata: 4 min 36 sec
  • Umberto Eco

    0:38 Durata: 15 min 24 sec
  • Piero Fassino, segretario nazionale DS

    0:54 Durata: 1 ora 18 min