28 GEN 2002

Afghanistan: Conferenza stampa Bush-Kharzai a Washington

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I detenuti di Guantanamo sono trattati umanamente, ma sono terroristi e non POW.

Sul caso Enron, Bush rifiuta di rivelare le conversazioni di Cheney al CongressoWashington, 28 gennaio 2002 - Il Presidente americano George W.

Bush e il Capo del governo provvisorio afgano Hamid Karzai hanno tenuto una conferenza stampa congiunta al termine del loro incontro.Lo status dei prigionieri di GuantanamoRispondendo a una domanda dei giornalisti sull'esito della riunione del National Security Council di questa mattina in cui è stata affrontata la questione dello status dei prigionieri di Guantanamo, Bush
ha ribadito che i 159 detenuti talebani e terroristi di Al Qaeda, saranno trattati bene, ma non saranno considerati come prigionieri di guerra: "Non li chiamerò prigionieri di guerra in nessun caso, perché i membri di al Qaeda non appartengono ad un esercito, sono killer, sono terroristi"."Nella riunione - ha chiarito il presidente Usa - tutti si sono trovati d'accordo su due punti: che i detenuti non possono essere considerati 'pows', ma 'combattenti illegali' e che sono e saranno trattati umanamente"."Ascoltate tutte le questioni legali, - ha concluso - annuncerò al più presto la decisione".

A chi gli ha chiesto se la Convenzione di Ginevra non debba considerarsi superata, Bush ha risposto che "la Convenzione non è superata, è un principio molto importante e noi lo rispettiamo nel principio: ricevono cure mediche e sono trattati umanamente.

Non ci sono elemnti per dire che siamo fuori da questo spirito e chi lo dice non sa che cosa sta dicendo".Altri 50 milioni di dollari al nuovo AfghanistanRiguardo i rapporti degli Stati Uniti col muovo Afghanistan, Bush ha annunciato di aver dato "ordine affinché vengano messi a disposizione dell'Afghanistan altri 50 milioni di dollari per finanziare progetti nel settore privato", oltre gli aiuti per 297 milioni di dollari promessi alla Conferenza dei donatori di Tokyo.Inoltre la Casa Bianca si è impegnata a collaborare per l'istituzione di un corpo di polizia e di un esercito regolare afgano: "Ma siamo solo agli inizi di una lunga collaborazione", ha precisato Bush.Karzai domani sarà al Congresso per il discorso sullo stato dell'UnioneDa parte sua Karzai, accompagnato a Washington da nove ministri, fra cui quello degli esteri Abdullah Abdullah, ha ringraziato gli Stati Uniti per avere aiutato l'Afghanistan a liberarsi dal regime dei Taleban e dei terroristi di Al Qaida.Karzai, prima dell'incontro con Bush, aveva presenziato alla cerimonia dell'alzabandiera per la riapertura ufficiale dell'ambasciata d'Afghanistan a Washington e, in un discorso pronunciato alla Georgetown University, aveva invitato gli esuli a tornare nel loro Paese.Domani sera il premier ad interim afghano sarà ospite di Bush nella tribuna del Congresso, quando il Presidente americano pronuncerà il discorso sullo stato dell'Unione, e prima di lasciare gli Usa, andrà anche a New York, a Ground Zero.Arafat passi dalle parole ai fattiInterpellato sulla crisi in Medio Oriente, Bush ha ribadito che non basta che Yasser Arafat ripudi il terrorismo: "il leader palestinese dalle parole deve passare ai fatti e arrestare i responsabili degli attentati.

Ero stato indotto a pensare che si sarebbe unito a noi nella lotta al terrorismo, gli ho creduto sulla parola".Bush non consegna le discussioni di Cheney coi dirigenti Enron al CongressoMolte le domande dei giornalisti a Bush che hanno riguardato il coinvolgimento dell'amministrazione nel caso 'Enron'.

Il Congresso, tramite il Gao, il suo braccio investigativo, ha chiesto a Cheney le minute delle sei discussioni avvenute l'anno scorso tra il vicepresidente, incaricato di Bush per la politica energetica, e i dirigenti della Enron.I democratici sospettano che, grazie ai finanziamenti dati a Bush per la campagna elettorale, la Enron abbia ottenuto dall'amministrazione una politica energetica vantaggiosa e gli abbia chiesto aiuto alla vigilia della bancarotta.Bush ha quindi ribadito di non voler rivelare al Gao del Congresso le discussioni del vice presidente Dick Cheney con i dirigenti della Enron: "è in gioco - ha affermato Bush - il diritto dell'amministrazione a tenere private le conversazioni per ottenere buoni e vigorosi pareri sulle questioni di governo, sia il piano energetico o la guerra in Afghanistan.

E' così che prendiamo le decisioni e non permetteremo che venga diminuita la nostra possibilità di discutere le questioni fra di noi.

E' importante per questa amministrazione, ed è un principio importante per le prossime".Si verrebbe a creare, secondo Bush, un precedente che potrebbe minare in futuro la capacità di un presidente Usa (o del suo numero due) di discutere in modo confidenziale qualsiasi argomento con esperti e collaboratori.Su questo il Presidente si è detto pronto a correre il rischio di lasciare all'opinione pubblica il sospetto che la Casa Bianca abbia qualcosa da nascondere: "Per noi i principi sono più importanti delle tattiche politiche e del gioco delle percezioni".Bush ha infine attaccato chi "a Capitol Hill sta cercando di politicizzare il caso Enron, che non è una questione politica, ma un problema economico che questa nazione deve affrontare.

Enron ha versato fondi a molte persone a Washington e se sono venuti da questa amministrazione a cercare aiuto, non l'hanno avuto".

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