10 FEB 2002

MSI - Fiamma Tricolore: III Congresso nazionale (III giornata)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 59 min

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Romagnoli eletto nuovo segretario con Rauti presidente 'garante della linea politica'.

Varata l'alleanza 'funzionale' con la CdL nel rispetto dell'identità politica e storica del partitoMontesilvano (Pescara), 10 febbraio 2002 - Documento audiovideo della giornata conclusiva del terzo Congresso nazionale del Movimento sociale - Fiamma Tricolore.

I lavori si sono conclusi con l'elezione per acclamazione di Luca Romagnoli a segretario del partito e con l'elezione del Comitato politico centrale.Un'elezione movimentataProprio la modalità d'elezione del nuovo segretario ha scatenato le vivaci
proteste di una minoranza dei delegati contraria all'elezione di Romagnoli.

E' avvenuto un vero e proprio scontro fisico tra il servizio d'ordine e alcuni delegati della Lombardia: i contestatori sono stati bloccati prima che riuscissero ad avvicinarsi al palco, ed espulsi tra urla e spintoni fortunatamente senza conseguenze."Come si fa - hanno detto ai giornalisti i delegati lombardi - a votare per acclamazione un segretario senza nemmeno conoscere una parola del suo discorso? E' l'ultimo episodio di un congresso del tutto preordinato".L'intervento di RomagnoliRomagnoli ha poi preso la parola, invitato alla calma i presenti e illustrato il cammino che si profila per il partito: "Mussolini vinse le elezioni nel 1924 facendo alleanze con i liberali e i popolari.

Anche noi, oggi, grazie all'accordo elettorale con la Casa delle Libertà, dobbiamo far germogliare le nostre radici, che comunque non gelano".Il neo segretario ha invitato i delegati a critiche "meno ingenerose, soprattutto nei confronti di Pino Rauti", e ha chiesto "coraggio, umiltà evoliana e timidezza nietzchiana".Un grazie a RautiMa la nuova segreteria non porterà a svolte riguardanti la linea politica, ha assicurato il giovane segretario: "C'è una tradizione della quale non ci vergognamo e sulla quale non siamo disposti ad abiurare".A conferma del mantenimento dell'impianto ideologico del partito, la modifica statutaria riguardante le funzioni di presidente del partito: il presidente onorario e segretario uscente Pino Rauti sarà garante della linea politica.Romagnoli nel suo intervento ha salutato il suo predecessore e lo ha ringraziato per il suo operato: "Resterai segretario nei nostri cuori.

Sei l'uomo che è rimasto in piedi tra le rovine, quando altre opportunità aveva, e ha mosso il mondo indicando a tutti noi la strada giusta.

Ma ora lasciaci camminare con le nostre gambe".Accordo con la CdL, ma con tutti i propri contenuti e valori tradizionaliIl nuovo segretario ha sollecitato "maggiore spirito pratico, per un'alleanza elettorale funzionale al non rimanere schiacciati dal bipolarismo e a non essere messi in un cantuccio come un bel busto nella teca di un museo.

Dobbiamo accettare la legge delle minime distanze anche se su alcuni temi le distanze rimangono enormi".Romagnoli ha quindi fatto l'esempio dell'articolo 18 e dello stato sociale: "Nessuna voce critica, oltre la nostra, si è levata dal centrodestra.

Ma se dobbiamo rappresentare la gente dobbiamo fare in modo che gli elettori non pensino che il voto al Movimento Sociale sia inutile e avvantaggi la sinistra, dalla quale non possiamo attenderci nulla.

In cinque anni l'Ulivo non ha saputo difendere nemmeno un minimo di stato sociale".A conclusione dei lavori, ha preso la parola lo stesso Pino Rauti per rassicurare quanti temono una perdita dell'identità politica e storica del partito: "Si perde chi è debole, ma non chi ha progetti.

Se avessimo voluto rinunciare a qualcosa di essenziale -lo avremmo fatto al momento del congresso di Fiuggi, e con grossi vantaggi politici personali".Difesa dell'unità e identità nazionale ed europeaIl segretario uscente ha chiesto alla CdL maggiore impegno sui problemi sociali, la strenua difesa dell'unità e identità nazionale ed europea: "Occorre una posizione ferma per dare all'Europa un'anima ed evitare che ci sia solo una zona di libero scambio.

Ci vuole una politica comune di sicurezza, di difesa e di presenza nei teatri caldi, a cominciare dal Medio Oriente"."L'Italia - ha avvertito - è una nazione a rischio di estinzione fisica: entro dieci anni avremo almeno sei milioni di italiani in meno, il 25% della popolazione anziana e neanche più il gettito di leva per le forze armate.

Importeremo altri cinque milioni di extracomunitari.

Occorre una risposta, che deve essere urgente e massiccia, accanto a una politica demografica e della famiglia".Il neo presidente del Movimento sociale Rauti ha concluso confermando che la Fiamma sarà presente nel centrodestra "con tutti i suoi contenuti e i suoi valori tradizionali", anche se non ha chiesto di entrare nella CdL, ma di stipulare accordi elettorali, già in atto a livello locale.

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