28 FEB 2002

Conflitto interessi: La Camera approva la legge, ma l'opposizione esce dall'aula, 'è una truffa'

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Registrazione di "Conflitto interessi: La Camera approva la legge, ma l'opposizione esce dall'aula, 'è una truffa'", registrato giovedì 28 febbraio 2002 alle 00:00.
  • <p>Il dibattito parlamentare sul conflitto di interessi (28.02.2002) - Le dichiarazioni di voto finali e l'approvazione (28.02.2002) - Esame articoli 5, 6, 7 e 8 (27.02.2002) - Esame articoli 2, 3, 4 e 5 (27.02.2002) - Esame articoli 1 e 2 (26.02.2002) - Questioni pregiudiziali e sospensive, inizio esame articolo 1 (25.02.2002) - Discussione generale <strong>Sintesi delle dichiarazioni di voto</strong><p> <strong>Michele Saponara (Fi)</strong><p> <strong>Luciano Violante (Ds)</strong><p> <strong>Gianfranco Anedda (An)</strong><p> <strong>Pierluigi Castagnetti (Margherita)</strong><p> <strong>Luca Volonté (Udc)</strong><p> <strong>Luciano Dussin (Lega Nord)</strong><p> <strong>Francesco Giordano (Rifondazione Comunista)</strong><p> <strong>Oliviero Diliberto (PdCi)</strong><p> <strong>Roberto Villetti (Sdi)</strong><p> <strong>Marco Boato (Verdi)</strong><p> <strong>Chiara Moroni (Nuovo Psi)</strong> <strong>La Camera approva la legge sul conflitto d'interessi, l'opposizione esce dall'aula durante la votazione, "è una truffa, la parola libertà da oggi appartiene a noi", dice Rutelli</strong><p>Roma, 28 febbraio 2002 - La Camera dei Deputati ha approvato oggi pomeriggio il Disegno di legge sulla risoluzione dei conflitti di interessi e il testo ora passa al Senato. Su 310 presenti in aula, 308 voti a favore, 0 contrari e 2 astenuti. Tutta l'opposizione infatti ha deciso di uscire dall'aula per protesta durante l'ultima dichiarazione di voto, quella dell'on. Michele Saponara (Fi).<p><strong>E' iniziata una rivolta nel paese</strong><p>Duro è stato l'intervento di Francesco Rutelli, che ha preannunciato l'uscita dell'opposizione da Montecitorio al momento del voto: "Non concorreremo a dare una patente di legittimità al voto su una legge truffa".<p>"Le porte del Parlamento che avete chiuso saranno scardinate da una scelta di libertà, ma libertà è oggi una parola che appartiene a noi. Voi siete nemici della...", ma a questo punto Casini ha tolto la parola a Rutelli, perchè era finito il tempo del suo intervento e tutti i parlamentari dell'opposizione in piedi hanno cominciato a urlare "libertà-libertà", mentre qualcuno nella maggioranza "Sei finito".<p>Poi Rutelli ha proseguito: "È iniziata una rivolta nel paese, non solo da parte del centrosinistra ma anche dei moderati e non credo vi sarà possibile nelle prossime settimane continuare a tenere chiuse le porte del Parlamento".<p><strong>La maggioranza risponde agli attacchi</strong><p>"Questa legge ha amnistiato il conflitto di interessi", ha affermato Violante durante la sua dichiarazione di voto, "liberare-liberare-liberare" è stato invece lo slogan che Anedda (An) oppone agli attacchi dell'opposizione, mentre Saponara (Fi) ha puntato l'indice contro l'opposizione che "non vuole risolvere il conflitto di interessi perché esso è un'arma da brandire contro Berlusconi e il governo e per ricompattarsi".<p><strong>L'opposizione esce dall'aula</strong><p>A questo punto i deputati Verdi, guidati da Pecoraro Scanio e Cento, hanno indossato dei nasi da Pinocchio per dare del bugiardo a Berlusconi ed hanno iniziato a incamminarsi verso l'uscita, "è una scena vergognosa, uscite che è meglio...", è sbottato Casini, e via via i banchi dell'opposizione si sono svuotati.<p><strong>Legge assolutamente ragionevole</strong><p>"E' una legge assolutamente ragionevole. Dovremmo insegnare la democrazia parlamentare all'opposizione", questa la reazione a caldo, da Budapest, del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sull'andamento del dibattito in aula.<p><strong>Rutelli e Fassino possibilisti su referendum abrogativo</strong><p>E fuori dal Palazzo di Montecitorio una folla, accorsa per una manifestazione di protesta organizzata dall'Ulivo, ha fischiato dopo il voto e ha aspettato i leader dell'opposizione Fassino e Rutelli, che si sono pronunciati in modo possibilista sull'eventualità di un referendum abrogativo contro la legge approvata oggi.