02 MAR 2002

Lega Nord: IV Congresso federale (II giornata), l'intervento del segretario Umberto Bossi

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Bossi ribadisce il suo 'no' a un superstato europeo, promettendo una 'resistenza civile' all'Europa burocratica, e ricorda ai militanti che 'capacità e cuore sono un binomio fondamentale'Assago (Milano), 2 marzo 2002 - "Dobbiamo andare avanti, perché ricordate sempre che chi ci crede di più, chi si impegna, chi è razionale nella testa e forte nel cuore, quello vince e quello saranno la Lega e la Padania", con queste parole il segretario della Lega Nord Umberto Bossi ha concluso il suo intervento alla II giornata di lavori del IV Congresso federale.Quello di Bossi è stato un lungo intervento che ha ripercorso le vicende della storia della Lega, che ha richiamato i militanti alle qualità originarie del movimento, che ha illustrato le difficoltà e gli obiettivi del presente, che vede il partito al governo.Marchio 'Lega' sul 99% delle idee"La capacità e il cuore sono il binomio fondamentale - ha affermato - la Lega non può sbagliare adesso, la grande capacità da sola non basta.

Ci vuole anche grande fantasia, e la Lega ce l'ha perché questa viene dal cuore.

Il 99% delle idee - ha rivendicato Bossi - portano il marchio della Lega.

Tutto viene dalla madre Lega".Il leader del Carroccio ha inoltre ripreso la metafora "del piccolo rimorchiatore", la Lega, che "fa un'azione difficile - ha chiarito - che è quella di ruotare la grande nave dello Stato in un piccolo porto".Resistenza all'invasione normativa dell'EuropaBossi si è voluto soffermare a lungo sulla posizione della Lega riguardo i vincoli che vengono all'Italia dall'Unione europea: "La Lega Nord farà una resistenza civile nei confronti dell'invasione normativa dell'Europa e della globalizzazione automatica"."Si sta cercando - ha spiegato - di trasformare l'Europa dal concetto geografico in qualcosa di diverso.

La stessa lingua delle leggi europee è ieratica e inaccessibile.

Ma abbiamo già cominciato a rispondere faremo una resistenza civile, non con la violenza dei no global, che in realtà sono global, ma con la resistenza dell'orgoglio per la nostra terra, i suoi prodotti, per la nostra storia, per il nostro nome.

L'orgoglio per tutto ciò che dà senso alla vita di un uomo".All'Europa solo funzioni, la sovranità è del popolo"Una confederazione, col passaggio all'Europa solo di funzioni e non di sovranità, che appartiene al popolo, il nostro popolo".

E' questa l'Europa che Bossi ha in mente, ed ha ribadito il suo 'no' ad un "super stato europeo"."L'unica possibilità - ha spiegato Bossi - di fare quel tipo di stato è creare un potere giudiziario superiore alla sovranità popolare: una Europa che purga, con la supremazia del potere giudiziario, rispetto alla sovranità.

Per questo - ha ricordato il leader della Lega - io ho detto no al mandato di cattura europeo: come faccio a fare processare un cittadino della Bovisa o anche di Canicattì a duemila chilometri di distanza".Modifica all'articolo 11 della Costituzione: referendum sulle questioni più importantiA questo riguardo Bossi ha annunciato che la Lega ha presentato una proposta di legge costituzionale tesa a rivedere sostanzialmente l'articolo 11 della Costituzione che permette delle 'limitazioni di sovranità, a parità con gli altri Stati, per arrivare ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni'.

Una scelta, quella della Lega, che mira a sottoporre a referendum ogni rilevante passaggio futuro dell'Italia nel processo di integrazione europea.Umberto Bossi è stato preciso su questo: "La sovranità è solo del popolo, né di Berlusconi, né di Bossi.

Quindi vogliamo che le più importanti decisioni siano sottoposte a referendum.In concreto la proposta chiede che alla attuale formulazione dell'articolo 11 sia aggiunto il seguente comma: 'L'Italia partecipa, in condizioni di parità con gli altri Stati e nel rispetto dei principi supremi dell'ordinamento e dei diritti inviolabili della persona umana, al processo di integrazione europea; promuove e favorisce lo sviluppo dell'Unione Europea ordinata secondo il principio democratico e il principio di sussidiarietà.

Ulteriori limitazioni di sovranità sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera e sono sottoposti a referendum popolare.

Il referendum non è valido se ad esso non partecipa la maggioranza degli aventi diritto'.Spazio ai giovaniVerso la conclusione Bossi ha confermato che questo è l'ultimo congresso in cui si presenta alla segreteria federale e che fra cinque anni lascerà spazio ai giovani: "Sta arrivando il momento di mettere i giovani.

Noi faremo il sindaco di un piccolo comune o andremo dove ci manderà la Lega".

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