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Akhmadov: L'indifferenza dell'Europa di fronte al genocidio ceceno è un'aberrazioneStrasburgo, 14 marzo 2002 - "Non bastano 120 mila morti?".
Questa la terribile domanda che è stata posta all'attenzione della Delegazione Ue-Russia dell'Europarlamento nel corso dell'audizione dei tre rappresentanti del governo ceceno, Akhmed Zakaev, vice primo ministro, Ylias Akhmadov, ministro degli Affari Esteri, Oumar Khanbiev, ministro della Sanità.Si tratta, di tre ministri del governo di Asan Maskhadov, il presidente della repubblica cecena, regolarmente eletto sotto l'egida della comunità … internazionale nel 1995 e costretto all'esilio dal 1999 quando la federazione Russa ha unilateralmente disconosciuto l'autorità di Mashkadov ed ha dato inizio alla seconda guerra cecena tuttora in corso.L'indifferenza delle Istituzioni europeeIl ministro degli esteri, Ilyas Akhmadov, ha duramente sottolineato "l'aberrazione" dell'indifferenza delle istituzioni europee sul dramma del popolo ceceno: "Per quanto riguarda l'attività del Parlamento europeo e dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, è veramente deplorevole quello che è successo; da due anni e mezzo va avanti la guerra e non si vede proprio niente, nessuna azione laddove la popolazione civile viene sterminata".Il ministro degli Esteri ceceno ha raccontato gli ultimi due anni di guerra attraverso i dati delle associazioni per i diritti umani: "Distruzioni, decine migliaia morti, nessuna incriminazione per i casi innumerevoli e provati di rapimenti, vessazioni, violenze a danno delle popolazioni locali".La Russia strumentalizza contro i ceceni la lotta al terrorismo "Dopo l'attentato dell'11 settembre la Russia, divenuta alleata degli Usa ha strumentalizzato la lotta contro il terrorismo e la questione di Al Quaeda per combattere i ceceni, come - ha aggiunto - la Cina in Tibet e la Turchia contro i curdi.
La Cecenia è chiusa agli osservatori stranieri, anche i giornalisti russi non hanno il permesso di andare, e alcuni sono stati imprigionati".Davanti a tutto questo, "è difficile - ha spiegato - frenare la voglia di vendetta dei nostri cittadini perseguitati".
Akhmadov ha quindi stigmatizzato l'indifferenza dimostrata dalle istituzioni e europee e dall'opinione pubblica internazionale rilevando come "questa assemblea che non vuole parlarci, incontrarci, non è arbitro perché parla con una sola parte, la Russia, che ha così l'impressione di avere l'avallo".Maskhadov alla seduta plenaria del PE"Un'ottima idea", ha definito Akhmadov la proposta del deputato radicale Olivier Dupuis di un intervento del Presidente della Cecenia Asan Maskhadov alla seduta plenaria dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e del Parlamento europeo prevista per gli inizi di settembreIl PE ha 'tonnellate' di informazioni sul dramma cecenoAnche il ministro della Sanità ceceno Khambiev ha riferito di una "situazione catastrofica: campi di concentramento, torture, vendita di cadaveri, e nessuno reagisce", ha detto, sottolineando che "il Parlamento europeo ha tonnellate di informazioni di quello che succede".La richiesta di aiuto umanitarioKhambiev ha invitato i parlamentari europei a non credere alla Russia quando "vaneggia parlando del ritorno alla vita normale", ha fatto sapere che "i militari russi impediscono perfino il servizio sanitario alla popolazione", che "4 fosse collettive sono state provate, fotografate, ma nell'indifferenza generale".
La prima richiesta al Parlamento europeo è di "fornire aiuto umanitario".Nessun collegamento dei ceceni con gli attentati in RussiaIl vice primo ministro Zakayev ha ricordato che numerose ong parlano "da un anno di genocidio del popolo ceceno".
"Putin - ha sostenuto - porta avanti la 'soluzione finale' per la questione cecena, cercherà di fare ciò che Stalin non è riuscito a fare nel '44, ma la comunità internazionale deve verificare ciò che avviene e porre fine ai crimini.
Non si tratta - ha precisato - di riconoscere l'indipendenza alla Cecenia, ma di qualcosa di molto più semplice, di porre termine agli assassinii".Zakayev ha negato ogni collegamento dei ceceni con Bin Laden, il nuovo terrorismo e con gli attentati in Russia, "che invece - ha detto - sono opera dei servizi segreti russi".
Questa la terribile domanda che è stata posta all'attenzione della Delegazione Ue-Russia dell'Europarlamento nel corso dell'audizione dei tre rappresentanti del governo ceceno, Akhmed Zakaev, vice primo ministro, Ylias Akhmadov, ministro degli Affari Esteri, Oumar Khanbiev, ministro della Sanità.Si tratta, di tre ministri del governo di Asan Maskhadov, il presidente della repubblica cecena, regolarmente eletto sotto l'egida della comunità … internazionale nel 1995 e costretto all'esilio dal 1999 quando la federazione Russa ha unilateralmente disconosciuto l'autorità di Mashkadov ed ha dato inizio alla seconda guerra cecena tuttora in corso.L'indifferenza delle Istituzioni europeeIl ministro degli esteri, Ilyas Akhmadov, ha duramente sottolineato "l'aberrazione" dell'indifferenza delle istituzioni europee sul dramma del popolo ceceno: "Per quanto riguarda l'attività del Parlamento europeo e dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, è veramente deplorevole quello che è successo; da due anni e mezzo va avanti la guerra e non si vede proprio niente, nessuna azione laddove la popolazione civile viene sterminata".Il ministro degli Esteri ceceno ha raccontato gli ultimi due anni di guerra attraverso i dati delle associazioni per i diritti umani: "Distruzioni, decine migliaia morti, nessuna incriminazione per i casi innumerevoli e provati di rapimenti, vessazioni, violenze a danno delle popolazioni locali".La Russia strumentalizza contro i ceceni la lotta al terrorismo "Dopo l'attentato dell'11 settembre la Russia, divenuta alleata degli Usa ha strumentalizzato la lotta contro il terrorismo e la questione di Al Quaeda per combattere i ceceni, come - ha aggiunto - la Cina in Tibet e la Turchia contro i curdi.
La Cecenia è chiusa agli osservatori stranieri, anche i giornalisti russi non hanno il permesso di andare, e alcuni sono stati imprigionati".Davanti a tutto questo, "è difficile - ha spiegato - frenare la voglia di vendetta dei nostri cittadini perseguitati".
Akhmadov ha quindi stigmatizzato l'indifferenza dimostrata dalle istituzioni e europee e dall'opinione pubblica internazionale rilevando come "questa assemblea che non vuole parlarci, incontrarci, non è arbitro perché parla con una sola parte, la Russia, che ha così l'impressione di avere l'avallo".Maskhadov alla seduta plenaria del PE"Un'ottima idea", ha definito Akhmadov la proposta del deputato radicale Olivier Dupuis di un intervento del Presidente della Cecenia Asan Maskhadov alla seduta plenaria dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e del Parlamento europeo prevista per gli inizi di settembreIl PE ha 'tonnellate' di informazioni sul dramma cecenoAnche il ministro della Sanità ceceno Khambiev ha riferito di una "situazione catastrofica: campi di concentramento, torture, vendita di cadaveri, e nessuno reagisce", ha detto, sottolineando che "il Parlamento europeo ha tonnellate di informazioni di quello che succede".La richiesta di aiuto umanitarioKhambiev ha invitato i parlamentari europei a non credere alla Russia quando "vaneggia parlando del ritorno alla vita normale", ha fatto sapere che "i militari russi impediscono perfino il servizio sanitario alla popolazione", che "4 fosse collettive sono state provate, fotografate, ma nell'indifferenza generale".
La prima richiesta al Parlamento europeo è di "fornire aiuto umanitario".Nessun collegamento dei ceceni con gli attentati in RussiaIl vice primo ministro Zakayev ha ricordato che numerose ong parlano "da un anno di genocidio del popolo ceceno".
"Putin - ha sostenuto - porta avanti la 'soluzione finale' per la questione cecena, cercherà di fare ciò che Stalin non è riuscito a fare nel '44, ma la comunità internazionale deve verificare ciò che avviene e porre fine ai crimini.
Non si tratta - ha precisato - di riconoscere l'indipendenza alla Cecenia, ma di qualcosa di molto più semplice, di porre termine agli assassinii".Zakayev ha negato ogni collegamento dei ceceni con Bin Laden, il nuovo terrorismo e con gli attentati in Russia, "che invece - ha detto - sono opera dei servizi segreti russi".
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