19 MAR 2002
intervista

Consulta: Intervista a Giovanni Pellegrino sullo sciopero della sete annunciato da Pannella

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 15 min 40 sec
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Pellegrino dà "pienamente ragione" a Pannella, rivela di aver sostenuto l'accoppiata Mancuso-Senese e rilancia questa soluzione, "equilibrata", perché bilancia due culture giuridiche.

'No' a un candidato di area cattolicaRoma, 19 marzo 2002 - Alessio Falconio ha intervistato, per Radio Radicale, l'ex senatore Ds e presidente della Commissione Stragi Giovanni Pellegrino sulla mancanza di plenum alla Camera dei Deputati e alla Consulta denunciata da Marco Pannella, che per questo ha annunciato il suo sciopero della sete a partire da giovedì santo.Pannella ha pienamente ragione"Ha pienamente
ragione, - ha detto Giovanni Pellegrino di Marco Pannella e della sua iniziativa - è una situazione istituzionale di grave squilibrio e il Parlamento sta venendo meno a uno dei suoi compiti fondamentali e non trova giustificazione", ha aggiunto.

"Col suo plenum - ha poi osservato - molte decisioni della Corte sarebbero potute essere diverse e il Centrosinistra ha una sua responsabilità in questo".Votai e dissi di votare Mancuso-Senese"Quando - ha ricordato l'ex senatore - la Cdl fece il nome di Mancuso, pur essendo diviso da lui da vecchia inimicizia, sottolineammo l'esigenza di bilanciare la sua presenza con una presenza di segno culturale opposto, votai e dissi di votare Mancuso e Senese; abbiamo, come Centrosinistra, perduta un'occasione irripetibile di mandare un intellettuale dello spessore e della completezza di Salvatore Senese, ma la sua candidatura non fu appoggiata in sede politica"."Oggi - ha aggiunto - non abbiamo un candidato per il Centrosinistra del livello di Senese, di sensibilità politica, intellettuale a 360°, un magistrato dalla sensibilità affinata alla prassi delle aule giudiziarie".La soluzione Mancuso-Senese era possibile ed equilibrataFalconio ha poi interrogato Pellegrino su uno scenario, ipotizzato da Pannella, in cui Violante, nella legislatura precedente, avrebbe puntato alla Corte Costituzionale bloccando ogni intesa con candidature indigeribili dal Centrodestra.

"Lascio a Pannella questa valutazione percependone la gravità, - ha risposto Pellegrino - ma se il Centrosinistra avesse appoggiato Senese, che aveva appoggi nel Polo, era nato - ha ricordato l'ex senatore - un rapporto ottimo tra Senese e Pera, e Pera mi disse personalmente 'se votate Senese, noi lo votiamo', votando insieme Senese e Mancuso, l'operazione sarebbe passata, perché - ha spiegato - la politica è anche arte del possibile, e in quella situazione la soluzione era possibile ed equilibrata, due ex magistrati portatori di culture diverse che si sarebbero bilanciate nella Consulta, dov'è giusto che si sia attenti ai profili sia formali sia sostanziali".L'area cattolica nella Consulta è sovrarappresentataSull'eventualità di un candidato d'area cattolica alla Consulta, come Mancino o Mattarella, Pellegrino ha manifestato la sua contrarietà: "Non sono d'accordo, la cultura cattolica è sovrarappresentata nella Consulta, un domani che la Corte si dovesse occupare - ha spiegato - di aborto, divorzio, bioetica, è giusto ci sia anche una presenza laica, come sovrarappresentata - ha poi osservato - è la scuola giuridica torinese".Chiudiamoli come in conclaveIl problema di una sola componente femminile - ha proseguito - è l'unica controindicazione a Senese.

Rilancerei - ha proposto - l'accoppiata Mancuso-Senese, e, a questo punto, ragioniamo con la tecnica di conclave, chiudiamoli dentro finché non scende lo spirito santo", perché, secondo Pellegrino, di 15 giorni in 15 giorni, aspettando condizioni favorevoli a questo o a quel candidato è un gioco estenuante".Bilanciare la cultura giuridica di Mancuso copn candidatura di segno culturale oppostoConcludendo Pellegrino ha ribadito quello che per lui è il cuore del problema: "Mancuso non ha una cultura giuridica di sinistra, ma bisogna riconoscere che anche quel tipo di cultura deve essere presente nella Corte, il problema è di bilanciarla con una candidatura di segno culturale opposta".Riguardo l'altro plenum mancante, "Pannella ha una ragione ancora più profonda, - ha sottolineato l'ex senatore Ds - il sistema elettorale ibrido è all'origine di quel problema.

Il problema giuridico è irrisolvibile in termini formali e il buon senso della politica dovrebbe empire la lacuna con una soluzione politica".

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  • "Marco Pannella ha pienamente ragione"

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  • L'occasione irripetibile perduta dal Centrosinistra: Mancuso-Senese alla Consulta

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  • "Per il Centrosinistra non abbiamo un candidato del livello di Senese"

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  • La componente di cultura cattolica è sovrarappresentata nella Corte

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  • "Rilancerei accoppiata Mancuso-Senese"; "Bilanciare la cultura giuridica di Mancuso"

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  • Sul mancato plenum alla Camera "Pannella ha una ragione ancora più profonda"

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