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Al quirinale, Annan e Ciampi hanno annunciato l'entrata in vigore del trattato istitutivo del Tribunale Penale InternazionaleRoma, 11 aprile 2002 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, e successivamente, nel Salone delle Feste, i due hanno annunciato alla stampa l'entrata in vigore del trattato istitutivo del Tribunale Penale Internazionale, firmato a Roma nel 1998.L'anello mancante ora esiste"L'anello mancante del sistema giudiziario internazionale ora esiste".
Con queste parole … Kofi Annan ha espresso la sua la soddisfazione dando l'annuncio dell'entrata in vigore della Corte penale internazionale grazie al raggiungimento di 66 ratifiche (ne erano necessarie 60).
"Un sogno di lunga durata viene ora a realizzarsi", ha aggiunto, rilevando come con la creazione di questo tribunale sia stato "assestato un duro colpo all'impunità"."La migliore difesa contro il male sarà - ha spiegato Annan - una corte dove ogni paese avrà un suo ruolo da svolgere.
L'umanità non sarà più testimone impotente di atrocità perché coloro che saranno tentati di commettere tali crimini sapranno che la giustizia li aspetta".Si spezza la spirale violenza-impunità"La Corte Penale Internazionale spezza la spirale violenza-impunità dei violenti, rafforza la capacità delle Nazioni Unite di perseguire la pace e la sicurezza internazionale, di lottare contro l'arbitrio".
Così anche il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi si è unito a Kofi Annan nel celebrare il successo del superamento delle 60 ratifiche necessarie.Ciampi ha inoltre espresso la "legittima soddisfazione per i progressi, come questo, che si stanno facendo nella tutela della legalità internazionale, e quindi per il rispetto della dignità di ogni essere umano.
Lo Statuto della Corte Penale Internazionale - ha sottolineato - entrerà in vigore il primo luglio prossimo, a meno di quattro anni dalla Conferenza di Roma in cui fu definito.
Questo statuto dunque porterà il nome di Roma.
Da italiano, me ne rallegro, perché - ha rivendicato Ciampi - è un giusto riconoscimento del forte impegno dell'Italia".Medio Oriente priorità della comunità internazionaleTuttavia, si è rammaricato il Presidente, la soddisfazione per questo importante evento è "offuscata" dalla drammatica situazione in Medio Oriente: "Risolvere la crisi del Medio Oriente è diventata la massima priorità della comunità internazionale.
Nell'oscuramento prevalente in tutti noi per gli eventi delle ultime settimane, l'incontro di ieri a Madrid ha offerto uno spiraglio di luce.
Il consenso emerso in quella circostanza fa sperare che l'importante missione del segretario di Stato americano Colin Powell conduca a un risultato positivo, raggiunto insieme da Stati Uniti, Ue, Russia, Onu, per la pace in Medio Oriente".Uno Stato per i palestinesi, sicurezza per Israele"Le due parti debbono sentire - ha proseguito Ciampi - tutta la pressione della comunità internazionale e fermare una guerra tragica che lascia solo vinti.
Occorre un immediato 'cessate il fuoco' e l'avvio di un processo politico che, sulla base delle note Risoluzioni dell'Onu, offra alle parti la prospettiva di veder realizzate le rispettive legittime aspirazioni: indipendenza per la Palestina, sicurezza e riconoscimento da parte di tutti gli stati arabi per Israele".
Con queste parole … Kofi Annan ha espresso la sua la soddisfazione dando l'annuncio dell'entrata in vigore della Corte penale internazionale grazie al raggiungimento di 66 ratifiche (ne erano necessarie 60).
"Un sogno di lunga durata viene ora a realizzarsi", ha aggiunto, rilevando come con la creazione di questo tribunale sia stato "assestato un duro colpo all'impunità"."La migliore difesa contro il male sarà - ha spiegato Annan - una corte dove ogni paese avrà un suo ruolo da svolgere.
L'umanità non sarà più testimone impotente di atrocità perché coloro che saranno tentati di commettere tali crimini sapranno che la giustizia li aspetta".Si spezza la spirale violenza-impunità"La Corte Penale Internazionale spezza la spirale violenza-impunità dei violenti, rafforza la capacità delle Nazioni Unite di perseguire la pace e la sicurezza internazionale, di lottare contro l'arbitrio".
Così anche il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi si è unito a Kofi Annan nel celebrare il successo del superamento delle 60 ratifiche necessarie.Ciampi ha inoltre espresso la "legittima soddisfazione per i progressi, come questo, che si stanno facendo nella tutela della legalità internazionale, e quindi per il rispetto della dignità di ogni essere umano.
Lo Statuto della Corte Penale Internazionale - ha sottolineato - entrerà in vigore il primo luglio prossimo, a meno di quattro anni dalla Conferenza di Roma in cui fu definito.
Questo statuto dunque porterà il nome di Roma.
Da italiano, me ne rallegro, perché - ha rivendicato Ciampi - è un giusto riconoscimento del forte impegno dell'Italia".Medio Oriente priorità della comunità internazionaleTuttavia, si è rammaricato il Presidente, la soddisfazione per questo importante evento è "offuscata" dalla drammatica situazione in Medio Oriente: "Risolvere la crisi del Medio Oriente è diventata la massima priorità della comunità internazionale.
Nell'oscuramento prevalente in tutti noi per gli eventi delle ultime settimane, l'incontro di ieri a Madrid ha offerto uno spiraglio di luce.
Il consenso emerso in quella circostanza fa sperare che l'importante missione del segretario di Stato americano Colin Powell conduca a un risultato positivo, raggiunto insieme da Stati Uniti, Ue, Russia, Onu, per la pace in Medio Oriente".Uno Stato per i palestinesi, sicurezza per Israele"Le due parti debbono sentire - ha proseguito Ciampi - tutta la pressione della comunità internazionale e fermare una guerra tragica che lascia solo vinti.
Occorre un immediato 'cessate il fuoco' e l'avvio di un processo politico che, sulla base delle note Risoluzioni dell'Onu, offra alle parti la prospettiva di veder realizzate le rispettive legittime aspirazioni: indipendenza per la Palestina, sicurezza e riconoscimento da parte di tutti gli stati arabi per Israele".
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