24 APR 2002
intervista

Consulta: Massimo Bordin intervista Filippo Mancuso, 'con sdegno abbandono Forza Italia'

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 24 min 8 sec
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Mancuso a Radio radicale parla del complotto e svela i nomi dei congiuratiL'ex guardasigilli Filippo Mancuso, fino a ieri candidato della CdL per la Consulta, ha ribadito, ai microfoni di Radio radicale, in un'intervista condotta dal direttore Massimo Bordin, le sue accuse a Berlusconi e a chi avrebbe complottato per far decadere la sua candidatura a vantaggio di Vaccarella.Innanzitutto Mancuso se la prende con la sinistra che "per 6-7 anni ha demonizzato Previti, ne ha chiesto arresto, e oggi, senza dissensi significativi, la stessa sinistra vota Vaccarella, persona rispettabile e giurista emerito"."Nessuno - puntualizza l'ex guardasigilli - intendeva dire che Vaccarella fa parte dello studio Previti, ma i due svolgono un'attività professionale di collaborazione da anni e me lo ha confermato lo stesso Previti e hanno anche una reciproca confidenza umana, sono colleghi interessati ad attività comuni e si fidano l'uno dell'altro e se si aggiunge che Previti possa avere faccende pendenti d'interesse della Corte costituzionale...".Il tradimento di Berlusconi, il complotto di Previti e VitoPoi Mancuso si sofferma sullo svolgimento della vicenda: "In contrasto - racconta - con l'assicurazione tassativa di Berlusconi, sancita da un abbraccio, senza che mi si dica nulla, la CdL ha cambiato Candidatura ed è da avant'ieri - svela - che Previti mi tempesta di telefonate per rassicurarmi che aveva sì fatto il nome di Vaccarella, ma che l'interessato non aveva accettato, ma poi Vaccarella si decide, sollecitato da Berlusconi dopo aver detto a me che il candidato era un altro"."I voti - racconta inoltre Mancuso - andavano scemando ad arte nelle ultime votazioni, soprattutto da parte del gruppo della Camera condotto da Elio Vito, perdendo tempo e non curando le convocazioni, sfarinando la consistenza della candidatura fino a farla apparire irrealizzabile"."Temendo che potessi rifiutare il passo indietro - prosegue nella ricostruzione - Berlusconi ha fatto ricorso a un espediente tutt'altro che nobile: rasssicurarmi che la rinuncia avrebbe avuto la dignità di designare io stesso il sostituto".Abbandono il gruppo di FI e forse anche MontecitorioPer Mancuso la conseguenza può essere una sola: "Abbandono Forza Italia con uno sdegno complessivo per la totale incapacità morale di reggere rapporti corretti, disgustato medito anche di lasciare Montecitorio".

Mancuso denuncia "questo modo di operare all'ombra, in un clima di piccola congiura in cui ti assicurano della lealtà mentre ti tradiscono", il "mondo di intrighi, di tornaconti brutali, di persone immeritevoli di rivevere fiducia" e si dice "addolorato per una ragione di vita fondata sulla confidenza verso gli altri, di non dover diffidare".

Infine, sottolinea la presenza in Forza Italia di "cupidigia e servilismo", di un "culturismo della piageria" e di quella che lui chiama "lapidazione dell'adulazione".

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  • I rapporti Vaccarella-Previti

    <br>Indice degli argomenti
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  • Il tradimento di Berlusconi, il complotto di Previti

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  • L'abbandono del gruppo di Forza Italia

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  • "La congiura" e i congiurati: L''espediente tutt'altro che nobile' di Berlusconi

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  • Cupidigia e servilismo in FI

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  • La ricostruzione del complotto, 'la debolezza di Berlusconi', l'idea di lasciare la Camera

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