04 MAG 2002

Ulivo: Information Day (con Rutelli e Fassino)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 17 min

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Rinnovando l'invito all'unità della coalizione, i leader dell'Ulivo dedicano una giornata alla libertà d'informazione 'minacciata' dal governo e Fassino propone una Vigilanza sia su Rai che su MediasetSesto San Giovanni (Milano), 4 maggio 2002 - Documento audiovideo della manifestazione organizzata dall'Ulivo 'Information Day' per il rispetto da parte del governo della libertà d'informazione.

Presenti, tra gli altri, il leader Francesco Rutelli, il segretario dei Ds Piero Fassino, dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, dei Comunisti italiani Armando Cossutta, dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio e il giornalista della Rai Enzo Biagi.Unità e libertàTutti i leader del centrosinistra hanno posto l'accento sul pluralismo e la libertà d'informazione, ribadendo la necessità dell'unità ulivista con la parola d'ordine "uniti si può vincere".

Unità e libertà le parole d'ordine di Rutelli che ha sottolineato "No vogliamo padroni che comandino per noi.

Dobbiamo far sentire i giornalisti liberi di poter fare il loro mestiere".Il conflitto d'interessiSecondo il presidente della Margherita, "questa destra ha bisogno di inventare nemici per distrarre l'attenzione dalle promesse elettorali che ora non mantiene.

E quanto meno realizzerà gli impegni presi, tanto più si impegnerà in una stretta dell'informazione fino alla propaganda".Piero Fassino ha denunciato "l'anomalia solo italiana di un Presidente del Consiglio che controlla, come imprenditore e come premier, la quasi totalità del sistema radiotelevisivo.

Non solo il centrodestra - ha accusato - non riconosce il conflitto d'interessi, ma lo ha anche legalizzato con una legge".Le proposteIl segretario dei Ds, invitando tutti gli elettori, di centrosinistra e di centrodestra "scontenti", ad usare le elezioni amministrative per mandare un segnale chiaro al governo, ha fatto delle proposte concrete: l'estensione dei poteri di controllo della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai anche alle tv private, un osservatorio permanente, "affidato a persone autorevoli e qualificate, in grado di monitorare giorno per giorno l’effettivo rispetto delle regole del pluralismo".Ulteriori approfondimenti saranno disponibili tra breve.

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