08 MAG 2002

Privacy: Presentazione del Rapporto annuale dell'Autorità garante

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 57 min 30 sec

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Il garante Rodotà ha lanciato l'allarme per i dati in possesso degli operatori telefonici e chiesto 'un rafforzamento' delle Autorità.

Casini ha lodato il lavoro svoltoRoma, 8 maggio 2002 - Oggi, alla Sala della Lupa, l'Autorità garante per la tutela della privacy ha presentato al Parlamento la sua relazione annuale sull'attività dell'anno 2001, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Presidente della Camera dei Depuati Pierferdinando Casini, che ha introdotto la relazione del garante Rodotà.Un lavoro importanteCasini ha espresso il proprio apprezzamento
per il lavoro compiuto dall'Autorità nella vigilanza e nel controllo della trattazione dei dati personali dei cittadini e nel promuovere codici di comportamento in tutti i settori nei quali i dati personali sono esposti.

L'Italia, ha notato con soddisfazione Casini, ha operato con tempestività ed efficacia a volte precorrendo le stesse indicazioni pervenute dall'Ue.Il presidente della Camera ha sottolineato come la presentazione in Parlamento della relazione annuale del garante è "un segnale inequivocabile dell'attenzione politica ad un valore, quello di privacy, fortemente avvertito dai cittadini e la cui salvaguardia è dovere di ogni democrazia".Allarme sui dati degli operatori telefoniciIl garante Rodotà ha lanciato un allarme per i dati conservati dagli operatori telefonici italiani: "Ci si avvia verso una soglia di 500 miliardi di informazioni personali conservate, considerando le sole chiamate in uscita", quindi il Parlamento non può "rimanere assente di fronte a mutamenti quantitativi e qualitativi delle raccolte di informazioni personali come i dati biometrici o del traffico telefonico".Rafforzamento delle AutoritàIl garante ha dunque chiesto "un rafforzamento dello statuto delle Autorità di garanzia.

Ci appare indispensabile, - ha spiegato - anche al fine di affidare la tutela di diritti fondamentali ad organismi di sicura, non incerta definizione.

Ma a parte questo intervento istituzionale, che giudichiamo necessario - ha aggiunto Rodotà - e per il quale riteniamo coerente il mantenimento dell'origine parlamentare delle autorità di garanzia, confidiamo che molti chiarimenti possano venire dal testo unico sulla protezione dei dati personali, che dovrà essere approvato entro l'anno e dalla cui stesura stiamo dando tutta la nostra collaborazione.Ma Rodotà ha anche annunciato una nuova fase nel lavoro dell'Autorità: "Il bilancio di questi 5 anni - ha spiegato - è positivo per la sensibilità sociale.

Ma ora l'impegno del garante è per un intervento più acuminato.

Abbiamo dato 5 anni di tempo per facilitare un cambiamento di mentalità, per un mutamento culturale che non si facilita solo con interventi autoritatitvi.

Crediamo di aver dato sufficiente tempo: ora chi sbaglia paga".

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  • Pierferdinando Casini, Presidente della Camera dei Deputati

    <br>Indice degli interventi
    0:00 Durata: 5 min 18 sec
  • Stefano Rodotà, presidente dell'Autorità per la Privacy

    <p>Servizio correlato<p> <strong>Relazione dell'Autorità sull'attività svolta nel 2000</strong>
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