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Aznar illustra i temi della presidenza di turno dell'Ue per il Consiglio europeo di Siviglia: immigrazione e riforme dell'Ue in vista dell'allargamentoRoma, 6 giugno 2002 - Si è tenuta a Palazzo Chigi, al termine dell'incontro Berlusconi-Aznar, una conferenza stampa congiunta dei due primi ministri di Italia e Spagna.
Durante l'incontro, Josè Maria Aznar ha esposto a Silvio Berlusconi i temi del prossimo Consiglio europeo di Siviglia, facendo registrare accordo completo sull'impostazione che la Presidenza di turno dell'Ue ha ritenuto di dare.Un 'pacchetto globale' in quattro punti per … l'immigrazioneAznar ha annunciato che, in quanto presidente di turno dell'Ue, presenterà al Consiglio europeo di Siviglia (21-22 giugno) un "pacchetto globale" di misure per contrastare l'immigrazione clandestina, precisando che si tratterà di un "piano operativo che prevede scadenze precise e programmazione totale" e che sarà suddiviso in "quattro pilastri base".Il primo 'pilastro' è quello relativo alle politiche dell'immigrazione, al diritto d'asilo e lo status dei rifugiati; il secondo prevede un piano d'azione comune contro l'immigrazione clandestina; il terzo è prevede il controllo delle frontiere esterne in Europa ed il quarto si incentra sul rapporto per combattere l'immigrazione clandestina e sul rafforzamento della collaborazione tra i Quindici, ma anche sui rapporti di cooperazione dei Paesi Ue con gli altri Stati.Su questo ultimo punto, il premier spagnolo ha voluto mettere in evidenza il fatto che se "la Ue coopera con Paesi terzi, Paesi d'origine dell'emigrazione clandestina, l'Unione dovrà chiedere che questi si assumano la responsabilità di prevenire l'emigrazione clandestina.
Se cosìnon fosse, la Ue - ha chiarito - avrà tutto il diritto di rivedere gli Accordi di cooperazione già raggiunti".
A riguardo è intervenuto anche Berlusconi precisando che gli Accordi di riammissione dei singoli clandestini li farà direttamente la Ue e non i singoli Paesi dell'Unione.Sull'immigrazione basta ipocrisie e demagogiaAznar è stato poi molto deciso nel chiedere fermezza su questo tema osservando che sarebbe un "errore gravissimo" non affrontarlo o "girarsi dall'altra parte".
Il prezzo da pagare sarebbe infatti "molto alto" poiché i singoli Stati hanno "una capacità di accoglienza limitata".Per questo, Aznar ha definito "discorsi ipocriti e demagogici" quelli che tendono a mettere sullo stesso piano gli "immigrati legali e gli immigrati clandestini.
Queste maschere devono cadere", ha ribadito, anche perché è "assolutamente inaccettabile che gli immigrati legali debbano pagare a causa degli immigrati clandestini e delle mafie che se ne approfittano".
Non è una "politica comoda, ma stiamo parlando di politiche che sono necessarie per regolare i flussi", ha concluso.Riforme istituzionali dell'UeMa al Consiglio europeo si parlerà anche delle molte riforme istituzionali dell'Unione europea, che avverranno "entro il prossimo semestre", in vista del processo di allargamento che dovrà essere concluso "nei termini prefissati".
Aznar ha illustrato in termini molto generali alcune delle proposte spagnole, con le quali Berlusconi si è detto "d'accordo", che saranno presentate a Siviglia.Il premier spagnolo ha però tenuto a precisare che a Siviglia non sarà presa alcuna decisione sul meccanismo che regola attualmente il semestre di presidenza di turno dell'Ue, "continueremo la fase di riflessione", e ha nuovamente evocato la possibilità di ridurre da 16 a 10 il numero dei Consigli che riuniscono i diversi ministri europei.
Uno degli obiettivi di queste riforme, ha spiegato Aznar, è quello di arrivare ad una "maggiore trasparenza.
Oggi abbiamo parlato di tutto questo e con Berlusconi esiste concordanza totale".Berlusconi aveva esordito sottolineando l'accordo completo con il premier spagnolo, accordo che dura "da molti anni", e osservando che il governo italiano e quello spagnolo si trovano nella stessa famiglia del Ppe ed hanno i medesimi valori e principi di democrazia e libertà, valori che "rappresentano motivi di unione e stima".Aznar, patto di stabilità importante, vada avantiRispondendo alla domanda di un giornalista sul patto di stabilità, Aznar ha affermato che "è importante, ci unisce ed è il risultato della fiducia economica tra i paesi dell'Ue.
E' importante che questo patto vada avanti".
Aznar ha quindi confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2004 per i paesi dell'Ue.Aznar condanna il terrorismoInfine, il presidente di turno dell'Unione europea, interrogato dai giornalisti sul Medio Oriente, ha "condannato" con decisione l'ultimo attentato contro Israele sottolineando come "certamente non favorisce o aiuta" la ricerca della pace nella regione.
Dopo aver ricordato che questo tipo di terrorismo "porta solo morte e desolazione", Aznar ha affermato che "il terrorismo non è diverso secondo i Paesi, ma è terrorismo in sé e va combattuto con tutte le forze".Sempre sul tema Medio Oriente, Silvio Berlusconi ha aggiunto di non aver parlato oggi con Aznar della possibilità che si svolga una prima fase di negoziati per il Medio Oriente ad Erice, in Sicilia, ma ha ricordato di aver offerto la disponibilità di Erice dopo che le parti, israeliani e palestinesi, avevano chiesto "una località geograficamente vicina" ai due Paesi: "Noi siamo a disposizione", ha osservato.
Durante l'incontro, Josè Maria Aznar ha esposto a Silvio Berlusconi i temi del prossimo Consiglio europeo di Siviglia, facendo registrare accordo completo sull'impostazione che la Presidenza di turno dell'Ue ha ritenuto di dare.Un 'pacchetto globale' in quattro punti per … l'immigrazioneAznar ha annunciato che, in quanto presidente di turno dell'Ue, presenterà al Consiglio europeo di Siviglia (21-22 giugno) un "pacchetto globale" di misure per contrastare l'immigrazione clandestina, precisando che si tratterà di un "piano operativo che prevede scadenze precise e programmazione totale" e che sarà suddiviso in "quattro pilastri base".Il primo 'pilastro' è quello relativo alle politiche dell'immigrazione, al diritto d'asilo e lo status dei rifugiati; il secondo prevede un piano d'azione comune contro l'immigrazione clandestina; il terzo è prevede il controllo delle frontiere esterne in Europa ed il quarto si incentra sul rapporto per combattere l'immigrazione clandestina e sul rafforzamento della collaborazione tra i Quindici, ma anche sui rapporti di cooperazione dei Paesi Ue con gli altri Stati.Su questo ultimo punto, il premier spagnolo ha voluto mettere in evidenza il fatto che se "la Ue coopera con Paesi terzi, Paesi d'origine dell'emigrazione clandestina, l'Unione dovrà chiedere che questi si assumano la responsabilità di prevenire l'emigrazione clandestina.
Se cosìnon fosse, la Ue - ha chiarito - avrà tutto il diritto di rivedere gli Accordi di cooperazione già raggiunti".
A riguardo è intervenuto anche Berlusconi precisando che gli Accordi di riammissione dei singoli clandestini li farà direttamente la Ue e non i singoli Paesi dell'Unione.Sull'immigrazione basta ipocrisie e demagogiaAznar è stato poi molto deciso nel chiedere fermezza su questo tema osservando che sarebbe un "errore gravissimo" non affrontarlo o "girarsi dall'altra parte".
Il prezzo da pagare sarebbe infatti "molto alto" poiché i singoli Stati hanno "una capacità di accoglienza limitata".Per questo, Aznar ha definito "discorsi ipocriti e demagogici" quelli che tendono a mettere sullo stesso piano gli "immigrati legali e gli immigrati clandestini.
Queste maschere devono cadere", ha ribadito, anche perché è "assolutamente inaccettabile che gli immigrati legali debbano pagare a causa degli immigrati clandestini e delle mafie che se ne approfittano".
Non è una "politica comoda, ma stiamo parlando di politiche che sono necessarie per regolare i flussi", ha concluso.Riforme istituzionali dell'UeMa al Consiglio europeo si parlerà anche delle molte riforme istituzionali dell'Unione europea, che avverranno "entro il prossimo semestre", in vista del processo di allargamento che dovrà essere concluso "nei termini prefissati".
Aznar ha illustrato in termini molto generali alcune delle proposte spagnole, con le quali Berlusconi si è detto "d'accordo", che saranno presentate a Siviglia.Il premier spagnolo ha però tenuto a precisare che a Siviglia non sarà presa alcuna decisione sul meccanismo che regola attualmente il semestre di presidenza di turno dell'Ue, "continueremo la fase di riflessione", e ha nuovamente evocato la possibilità di ridurre da 16 a 10 il numero dei Consigli che riuniscono i diversi ministri europei.
Uno degli obiettivi di queste riforme, ha spiegato Aznar, è quello di arrivare ad una "maggiore trasparenza.
Oggi abbiamo parlato di tutto questo e con Berlusconi esiste concordanza totale".Berlusconi aveva esordito sottolineando l'accordo completo con il premier spagnolo, accordo che dura "da molti anni", e osservando che il governo italiano e quello spagnolo si trovano nella stessa famiglia del Ppe ed hanno i medesimi valori e principi di democrazia e libertà, valori che "rappresentano motivi di unione e stima".Aznar, patto di stabilità importante, vada avantiRispondendo alla domanda di un giornalista sul patto di stabilità, Aznar ha affermato che "è importante, ci unisce ed è il risultato della fiducia economica tra i paesi dell'Ue.
E' importante che questo patto vada avanti".
Aznar ha quindi confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2004 per i paesi dell'Ue.Aznar condanna il terrorismoInfine, il presidente di turno dell'Unione europea, interrogato dai giornalisti sul Medio Oriente, ha "condannato" con decisione l'ultimo attentato contro Israele sottolineando come "certamente non favorisce o aiuta" la ricerca della pace nella regione.
Dopo aver ricordato che questo tipo di terrorismo "porta solo morte e desolazione", Aznar ha affermato che "il terrorismo non è diverso secondo i Paesi, ma è terrorismo in sé e va combattuto con tutte le forze".Sempre sul tema Medio Oriente, Silvio Berlusconi ha aggiunto di non aver parlato oggi con Aznar della possibilità che si svolga una prima fase di negoziati per il Medio Oriente ad Erice, in Sicilia, ma ha ricordato di aver offerto la disponibilità di Erice dopo che le parti, israeliani e palestinesi, avevano chiesto "una località geograficamente vicina" ai due Paesi: "Noi siamo a disposizione", ha osservato.
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