25 GIU 2002

Fecondazione assistita: Bonino, rompere il silenzio dei media (Conferenza stampa)

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La Bonino critica la legge sulla fecondazione asssistita di recente approvata alla Camera, 'inapplicabile, accentuerà il turismo sanitario', e avverte: 'occorre rompere il silenzio dei media'Roma, 25 giugno 2002 - Conferenza stampa stamani, nella sede dei Radicali a Via di Torre Argentina, di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova sulla legge riguardante la fecondazione assitita recentemente votata alla Camera e ora all'esame del Senato.Emma Bonino ha duramente criticato il provvedimento, definendolo "una legge manifesto, che rimarrà inapplicata e inapplicabile, e produrrà solo il calvario dei pazienti, accentuando il fenomeno del turismo sanitario" all'estero."Chiedemmo - ha ricordato l'ex commissario europeo - di parlarne in campagna elettorale, ma ci fu risposto che si trattava di questioni di coscienza e nessuno si espresse su come volesse gestire i problemi della salute e della ricerca scientifica".

In Italia, ha osservato, c'è "un'alleanza trasversale ideologicamente a difesa famiglia, si dice, ma la strada giusta sulle tecniche era quella della responsabilità individuale, invece si è scelto l'intervento dello stato".Ora, "il problema vero - ha indicato la Bonino - è il silenzio dei media: la legge sulla procreazione assistita va profondamente modificata al Senato, ma per arrivare a ciò occorre rompere il silenzio dei media, promuovendo dei dibattiti in Tv, sul servizio pubblico, occorre concentrrarsi su questo obiettivo", sarebbe già una vittoria, secondo la leader radicale, che si parlasse di questo davanti a 5 milioni di telespettatori.Della Vedova, scarso senso liberale e danno alla ricercaAnche il parlamentare europeo della 'Lista Bonino' Benedetto Della Vedova ha sottolineato come "la legge recentemente approvata dimostra lo scarso senso liberale del legislatore italiano": logica imporrebbe "non legiferare su prassi consolidate e socialmente accettate, come la fecondazione eterologa, ma si continua a pensare che la scelta della maggioranza possa essere imposta alla minoranza su temi come questo che riguardano le scelte della persona".Inoltre, ha sottolineato, "vietando il congelamento degli embrioni si sottrae la possibilità di ricerca scientifica" sulla clonazione terapeutica, "si rinuncia lla frontiera più promettente della ricerca, in termine di perdita di competitività tecnologica ed economica".Il limite di 3 embrioni da congelareAlla conferenza sono intervenute anche la ginecologa Mirella Parachini, la presidente dell'Associazione Madre Provetta, Monica Soldano, e la portavoce dell'Associazione Mamme-on-line, Federica Casadei.

La legge è stata criticata soprattutto in due punti: il divieto della fecondazione eterologa, e il limite di tre embrioni da conservare per ciascun tentativo di fecondazione.In particolare questo secondo limite, ha affermato Mirella Parachini, "porterà a una percentuale di successo molto bassa di ciascun intervento, era meglio nessuna legge che questa legge".

"Noi siamo inferocite - ha detto Federica Casadei - sul limite dei tre embrioni da congelare: per le donne si tradurrà in una ripetizione degli interventi che sono pesantissimi.

Noi non siamo per il far-west - ha aggiunto - siamo favorevole a delle regole, purchè siano tali e non degli ostacoli che di fatto vietano la fecondazione".

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