12 LUG 2002

Plenum Camera e Csm: Pannella riprende lo sciopero della fame (Intervista a Telenorba)

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Dopo l'ennesima fumata nera ieri, Pannella ha ricominciato lo sciopero della fame.

Sciopero della sete se entro martedì seggi vacanti e Csm non avranno soluzione.

In aiuto di Ciampi e Casini, "prepotenti perché impotenti"Roma, 12 luglio 2002 - Marco Pannella ha ripreso oggi lo sciopero della fame.

Lo ha annunciato lo stesso Pannella in un'intervista all'emittente pugliese Telenorba.

Allo sciopero della fame, deciso dopo la fumata nera del Parlamento sul Csm, seguirà anche lo sciopero della sete se entro martedì i plenum di Camera e Csm non saranno ristabiliti."Anche ieri - ha detto Pannella -
nonostante pubbliche assicurazioni e promesse, un nulla di fatto: il Parlamento in seduta comune non è riuscito ad eleggere i membri del Csm di sua competenza; e non si ha la più pallida idea su come si risolverà la questione dei tredici seggi vacanti a Montecitorio; quei tredici seggi che grazie al pasticcio delle cosiddette liste-civetta, da oltre un anno non si riesce ad assegnare"."A questo punto dobbiamo e vogliamo sapere: chi e cosa impedisce al presidente della Camera Casini di preannunciare il cosiddetto 'voto utile', cioè la convocazione della Camera ad oltranza fino a soluzione del problema? Perché il presidente Casini ha convocato la prossima seduta martedì prossimo, senza dire quali e quanti altri voti ci saranno?".Il leader radicale ha sottolineato che la sua non è una protesta e che con lo sciopero della fame vuole "aiutare il capo dello Stato e il presidente della Camera, prepotenti proprio perché impotenti".Parlamento fuori-legge peggio che le Br"Il parlamento è fuori legge - ha spiegato - ed è più grave degli assassinii delle Brigate rosse: uno stato di diritto che viola le sue stesse leggi si pone sullo stesso piano di chi uccide Massimo D'Antona o Marco Biagi".

L'intervistatore di Telenorba ha poi chiesto al leader radicale quale possa essere la soluzione per i 13 seggi vacanti alla Camera, ma Pannella ha confermato la sua semplice richiesta: "Decidano ciò che vogliono purché decidano".In gioco secondo Pannella non c'è questa o quella decisone, bensì lo stesso principio di legalità: "Quando c'è strage di legalità, c'è strage di popoli.

La partitocrazia è non democrazia: è necessario lottare per la vita del diritto, altrimenti se ne va il diritto alla vita".Accordo dei partiti per aumentarsi il finanziamento pubblicoIl leader radicale ha anche sottolineato come, pur non riuscendosi a mettere d'accordo nell'elezione dei giudici del Csm e nell'assegnare i 13 seggi vacanti, i partiti sono riusciti ad accordarsi per un aumento del 250% del finanziamento pubblico a loro destinato, finanziamento reso possibile dal tradimento, ha ricordato, di un referendum abrigativo votato dal 92% dei cittadini.Meno di 40 lavoratori l'anno scelgono l'art.

18Il paese, ha poi osservato Pannella puntando l'indice sulla "truffa" di Cofferati, "si nutre di menzogne e non di acqua: oggi in Italia ci sono scioperi politici che danneggiano i cittadini, ma meno di 40 lavoratori l'anno scelgono di usufruire dell'articolo 18, meno di 40 scelgono cioè il reintegro anziché l'indennizzo, come in tutto il mondo".

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  • Parlamento fuori legge più pericoloso delle Br

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  • Aumento del finanziamento pubblico ai partiti, del 250%

    0:05 Durata: 2 min 21 sec
  • "Oggi in Italia scioperi politici: meno 40 lavoratori l'anno scelgono di usufruire dell'articolo 18, il reintegro anziché l'indennizzo come in tutto il mondo"

    0:08 Durata: 3 min 39 sec
  • Proposta, e non protesta

    0:11 Durata: 38 sec
  • Pannella riprende oggi lo sciopero della fame

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  • Sui seggi vacanti qualsiasi soluzione, purché decidano

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  • Principio di legalità: "quando strage di legalità è strage di popoli"

    0:14 Durata: 2 min 19 sec
  • "Partitocrazia è non democrazia: lottare per la vita del diritto, altrimenti se ne va diritto alla vita"

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