18 AGO 2002

Meeting di Rimini: Pera, l'opposizione non può alterare il responso elettorale

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Secondo Pera i liberali cattolici e laici hanno un terreno comune.

L'Italia ha bisogno di riforme liberali e "l'opposizione - ha avvertito - non può illudersi alterare il responso elettorale".Rimini, 18 agosto 2002 - Si è svolto al meeting per l'amicizia dei popoli organizzato da Comunione e Liberazione, l'incontro con il presidente del Senato Marcello Pera, sul tema 'Il senso dello Stato, il senso del bello'.Il totalitarismo di Platone, il liberalismo di HumePera ha esordito cercando di spiegare la connessione tra Stato e bellezza e a questo scopo ha preso ad esempio le teorie politiche di
due grandi filosofi del passato, Platone e David Hume.Mentre per Platone il politico doveva realizzare la bellezza copiando un modello fisso esistente nel mondo delle idee, per Hume la bellezza, intesa come armonia, ordine, equilibrio, è spontanea, già esistente in natura, nella società, e per questo, compito del politico è di preservarla, di assecondarla.Terreno comune tra liberali cattolici e laiciDue filosofie profondamente diverse, e Pera ha osservato come la prima sia quella del totalitarismo, mentre la seconda quella del liberalismo.

"Esaltare la creatività dell'individuo e la spontaneità della società civile con i suoi corpi intermedi" sono, ha spiegato, principi base del liberalismo, che liberalismo cattolico e laico condividono, "indipendentemente da come giustificano quei valori c'è un terreno comune".L'Italia ha bisogno di riforme liberaliA questo punto il presidente Pera si è soffermato sulla situazione italiana ed europea: "Credo che l'Italia abbia bisogno di un ordine liberale, soffre ancora di troppa burocrazia, di inefficianze, anche istituzionali, di proibizioni, di divieti, di un eccesso di leggi, di rigidità in ogni settore, di invasività dello Stato nella vita economica e civile, di un sistema di protezioni sociali apparentemente coccolante, ma ingiusto e costoso; e questi sono gli stessi malanni che affliggono l'Europa"."Credo che l'Italia - ha proseguito - abbia bisogno di riforme liberali, senza uno Stato-babbo o una società-mamma, ma con tanta libertà per lavoratori, imprenditori, ricercatori, con tanta competizione fra scuole, con tante associazioni, istituzioni, corpi intermedi, con tanto volontariato non politicizzato, con tanta sussidiarietà non sussidiata, con tante autonomie, con più libero mercato".L'opposizione non può cancellare il responso elettorale"Credo che in Italia - ha affermato Pera - una maggioranza che si è presentata come liberal-democratica e con un programma politico riformatore ha vinto legittimamente le elezioni, abbia il diritto di governare e il dovere di realizzare il suo programma: senza prevaricazioni, certamente, ma con la ferma convinzione che il rispetto del patto con gli elettori è un punto cardine cui non si può rinunciare"."Credo - ha concluso - che l'essenziale diritto dell'opposizione di contrastare quel patto, in Parlamento e fuori, non debba essere confuso in alcun modo con un diritto inesistente di negare alla maggioranza il dovere di rispettarlo.

In un modello liberale, l'opposizione non può illudersi di cancellare o alterare il responso elettorale, se non mediante un altro responso elettorale".

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