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Melzo (Milano), 24 agosto 2002 - Un Bossi a tutto campo quello del comizio a Melzo, vicino Milano.L'inflazione e i conti pubbliciHa esordito ammettendo il problema dell'inflazione: "C'è, ma ho parlato con Tremonti, il governo farà la sua parte", ha assicurato, con il blocco delle tariffe.
Secondo il leader della Lega l'aumento dei prezzi è stato provocato dall'arrivo dell'Euro, "malstudiato dai grandi tecnocrati, che conoscendo la tecnica truffano il popolo e sono contrari alla democrazia", e poi "qualcuno se ne è approfittato: Ci hanno riempito di monetine e non siamo stati attenti agli … aumenti, senza capire bene il valore.
Bisogna creare la carta da un euro".Bossi ha anche affrontato i problemi dell'"economia contabile", che, ha detto, "non va bene".
Ma qui "le colpe sono di democristiani, socialisti, comunisti, che mungevano i beni dello Stato.
Tuttavia, il ministro per le riforme non si è detto preoccupato dalle crisi delle borse, della new economy, che ha definito "l'economia finanziaria" e di quella che ha definito "contabile", da cui la sinistra è assillata.
Piuttosto gli preme che vada bene l'economia che ha definito "dal basso", delle piccole e medie imprese.Per assicurare ciò le ricette sono flessibilità del patto di stabilità Ue e investimenti "del popolo" nelle grandi opere, anziché nelle borse.
E poi, ha denunciato, c'è il buco nei conti pubblici lasciato in eredità dal centrosinistra che ha frenato il governo di 27 mila miliardi di vecchie lire quest'anno e che lo frenerà il prossimo anno per 10 mila.Europa dei "neogiacobini" ed Europa dei popoliQuindi Bossi ha ripreso il discorso sull'Europa, "ce ne possono essere di due tipi", ha avvertito, "quella dei neogiacobini", della pedofilia e del mandato d'arresto europeo, la "Forcolandia", e quella dei popoli, e ha raccontato come i ministri della Lega, soprattutto Castelli, si siano impegnati perché il governo fosse critico rispetto quelle posizioni che si allontanassero dalla visione di Europa dei popoli.Accordo Polo e Lega: sul potere e l'economia dal bassoBossi ha parlato a lungo della nascita della Casa delle Libertà e su quali basi è stato raggiunto l'accordo con la Lega: il potere "che viene dal basso", famiglia e federalismo, e l'economia "che viene dal basso", piccole e medie imprese e grandi opere.
La Lega a sua volta, ha ribadito innumerevoli volte, nasce a stretto contatto con il popolo, e di questo ha la creatività e la determinazione.Difesa della famiglia e riforme istituzionaliA questo riguardo il leader della Lega ha criticato l'idea di fecondazione eterologa assistita "la fine della famiglia", ha proposto le sue ricette contro prostituzione e pornografia e illustrato la recente legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
Infine, le riforme, tema su cui ha promesso battaglia: l'attuazione del federalismo, la riforma della Corte costituzionale, il Senato federale, il presidenzialismo.
Secondo il leader della Lega l'aumento dei prezzi è stato provocato dall'arrivo dell'Euro, "malstudiato dai grandi tecnocrati, che conoscendo la tecnica truffano il popolo e sono contrari alla democrazia", e poi "qualcuno se ne è approfittato: Ci hanno riempito di monetine e non siamo stati attenti agli … aumenti, senza capire bene il valore.
Bisogna creare la carta da un euro".Bossi ha anche affrontato i problemi dell'"economia contabile", che, ha detto, "non va bene".
Ma qui "le colpe sono di democristiani, socialisti, comunisti, che mungevano i beni dello Stato.
Tuttavia, il ministro per le riforme non si è detto preoccupato dalle crisi delle borse, della new economy, che ha definito "l'economia finanziaria" e di quella che ha definito "contabile", da cui la sinistra è assillata.
Piuttosto gli preme che vada bene l'economia che ha definito "dal basso", delle piccole e medie imprese.Per assicurare ciò le ricette sono flessibilità del patto di stabilità Ue e investimenti "del popolo" nelle grandi opere, anziché nelle borse.
E poi, ha denunciato, c'è il buco nei conti pubblici lasciato in eredità dal centrosinistra che ha frenato il governo di 27 mila miliardi di vecchie lire quest'anno e che lo frenerà il prossimo anno per 10 mila.Europa dei "neogiacobini" ed Europa dei popoliQuindi Bossi ha ripreso il discorso sull'Europa, "ce ne possono essere di due tipi", ha avvertito, "quella dei neogiacobini", della pedofilia e del mandato d'arresto europeo, la "Forcolandia", e quella dei popoli, e ha raccontato come i ministri della Lega, soprattutto Castelli, si siano impegnati perché il governo fosse critico rispetto quelle posizioni che si allontanassero dalla visione di Europa dei popoli.Accordo Polo e Lega: sul potere e l'economia dal bassoBossi ha parlato a lungo della nascita della Casa delle Libertà e su quali basi è stato raggiunto l'accordo con la Lega: il potere "che viene dal basso", famiglia e federalismo, e l'economia "che viene dal basso", piccole e medie imprese e grandi opere.
La Lega a sua volta, ha ribadito innumerevoli volte, nasce a stretto contatto con il popolo, e di questo ha la creatività e la determinazione.Difesa della famiglia e riforme istituzionaliA questo riguardo il leader della Lega ha criticato l'idea di fecondazione eterologa assistita "la fine della famiglia", ha proposto le sue ricette contro prostituzione e pornografia e illustrato la recente legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
Infine, le riforme, tema su cui ha promesso battaglia: l'attuazione del federalismo, la riforma della Corte costituzionale, il Senato federale, il presidenzialismo.
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