13 SET 2002

Radicali: Pannella sfida i pacifisti, dove siete il 21 alla giornata per il Vietnam

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Pannella ha sfidato i pacifisti, anche illustri, che hanno firmato l'appello di Emergency per il 'no' alla guerra contro l'Iraq: "Vergogna!", ha esclamato, dove sono quando c'è da lottare per i popoli oppressi e massacrati dalle dittature?Roma, 13 settembre 2002 - Stamani Marco Pannella è intervenuto a Radio Radicale e ha duramente attaccato i pacifisti, le personalità che hanno firmato l'appello di Gino Strada e di Emergency contro l'ipotesi di un intervento militare angloamericano contro Saddam Hussein.Due storie"Ci sono due strade, due storie - ha spiegato Pannella - quella della democrazia, della libertà, del diritto, a fondamento della pace, e quella contro Gandhi di coloro che pongono la pace indipendentemente dalla giustizia, dalla libertà, dal diritto.

Quando le dittature cadono come forza è come cultura che si affermano, come Putin rispetto alla Cecenia, alla Georgia.

La Cina, il Vietnam, l'Iraq, sanno sfruttare la debolezza e il pacifismo delle democrazie occidentali".Strada ha tradito la generositàEd ecco poi il 'j'accuse' del leader radicale: "Accuso Strada di aver tradito la generosità e la ragione di chi appoggia Emergency in Italia quando rifiutava del denaro per l'Afghanistan perché veniva dallo schieramento italiano e americano, che fa medicina contro la Croce rossa che denuncia di burocrazia, mentre fa il suo mestiere senza la propaganda italiana di cui ha goduto Strada"."Continua - ha osservato Pannella - quella predicazione come contro il generale 'peste' per la Corea.

Hanno difeso quella realtà che opprime e fa della Corea del Nord uno paesi più poveri del mondo, mentre in Corea del Sud c'è il maggiore sviluppo.

Questo è il pacifismo che viene fuori e che l'Italia sottoscrive".I pacifisti sono "con Mussolini, per la pace, quella eterna, da dare agli oppressi"Pannella si è quindi rivolto direttamente ai firmatari, anche illustri, dell'appello pacifista di Gino Strada, "alla carissima Montalcini e a tutti firmatari dico che loro stanno alla storia del nostro paese come il 99% di italiani che in buonissima fede stavano con Mussolini quando scendeva a fare la guerra, e non con lo 0,01% di antifascisti in nome della libertà, del diritto, contro l'ignominia dell'accordo scritto, ufficiale tra Stalin e Hitler mentre si firmava l'accordo a Monaco e i pacifisti erano impegnati ad impedire in Francia il riarmo di fronte al nazismo"."Sono per la pace 'eterna', - ha proseguito - davvero eterna, da dare dando morte agli umili, agli oppressi, ai non grarantiti, in nome di un'antropologia culturale che non nomina mai la libertà, la vita, i diritti degli altri, ma pensa alle proprie passioni, interessi, etnia"."Dove siete, dove siete, dove siete!""A tutti i firmatari, tutti in buona fede, come erano con il pacifista Mussolini nel '38, uomo della pace perché avrebbe favorito il compromesso che avrebbe permesso al nazifascismo di invadere la Polonia, attenti - ha esclamato provocatoriamente il leader radicale - la sfida è quella dell'appuntamento del 21 davanti alle ambasciate del Vietnam e a tutte le sedi dell'Associazione nazionale partigiani che ospitano associazioni di amicizia col regime nazicomunista del Vietnam, dove siete, dove siete, dove siete!", ha ripetuto."In 96 paesi ci sono persone che si mobilitano con noi del partito radicale transnazionale, nonviolenti, gandhiani, antifascisti, anticomunisti, antimilitaristi, antinazionalisti, con Capitini ed Ernesto Rossi, con le nostre tradizioni, con l'antifascismo della libertà"."Quanti sono coloro che aderiscono alla richiesta di libertà religiosa e politica in Vietnam? Lunedì e martedì - ha annunciato Pannella - c'è una grande conferenza con tutte le minoranze oppresse, con i cattolici del silenzio del Vaticano, che in Cina sono perseguitati ma il Vaticano non dice nulla"."Bertinotti, vergognati!""Bertinotti vergognati! - ha insistito il leader radicale - vergognatevi tutti quanti! Vediamo il 21 quanti marceranno, quanti non saranno con gli assassini, i torturatori e ci lasceranno soli, come marciavate contro Francia, Inghilterra e Stati Uniti che volevano prepararsi alla guerra contro il nazismo.

Moretti l'ho visto una volta sola in 40 anni sulle lotte per la libertà e i diritti"."E naturalmente - ha fatto notare Pannella - su queste cose niente 'Corriere della Sera', o 'La Stampa', solo Feltri, Farina, poi celebri editorialisti che diranno timidamente in ritardo le nostre cose.

Si è responsabili - ha aggiunto rivolgendosi ai pacifisti di Gino Strada - se si hanno illusioni e non speranze ragionevoli e audaci"."Quando Hitler occupò la Ruhr dicevano tutti i pacifisti, 'non è un pericolo reale, è la scusa per il capitalismo internazionale che vuole fare la guerra per i propri interessi', oggi lo stesso nemico, le stesse parole, la stessa unanimità, le stesse abitudini"."Mi auguro - ha concluso Pannella - che qualcuno si desti, che in qualche parte questa polemica ci sia, certo non con i mezzi di Santoro e i cinematografari che vanno a Genova non a cercare la verità, ma per proporre la loro verità come menzogna, come verità oggettiva per tutti".Pannella addolorato per l'assenza del mondo ebraico il 21Poi Pannella si è rivolto al presidente dell'Unione comunità ebraiche Amos Luzzatto: "Siamo pochi in piedi, in pochi eravamo nel '38, con dolore immenso apprendo che all'appuntameto del 21 settembre per la libertà religiosa il mondo ebraico è assente, con vergogna penso a questa Italia che riesce a mostrarci un mondo protestante della riforma distratto dalle battaglie che facciamo".Il razzismo della sinistra è feroce"Viva Radio radicale, viva i nostri siti, viva coloro che si sono iscritti.

Dov'erano - ha chiesto provocatoriamente Pannella - tutti i comunisti quando lottavamo per le vittime di Srebrenica?"Il razzismo della sinistra è feroce, - ha accusato - sono nazicomunisti, non se ne rendono conto, la battaglia non è quella degli stati è quella che a donne e uomini del medio oriente vengano riconosciuti i diritti che vengono riconosciuti ai cittadini di Israele, vergogna! vergogna! nazicomunisti, - ha inveito il leader radicale - questa è la vostra tradizione nei confronti del medio oriente e Strada e Vauro e Bertinotti, dove sono quando c'è da lottare perché donne e uomini di popoli interi sono massacrati, no, per loro il nemico è l'America, è Berlusconi, dio santo che storia vecchia e fradicia"."Conteremo - ha avvertito Pannella lanciando la sua sfida - quanti firmatari pacifisti, come Bobbio e gli altri, sono gli aderenti al documento del 21 (su radicalparty.org, n.d.r.), poi metteremo a confronto il testo della marcia del 21 settembre e quello di adesso".

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