21 NOV 2002

Vertice Nato: Come cambia l'Alleanza atlantica (con Lord Robertson, Bush e Berlusconi)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 26 min 18 sec
Player
Registrazione audio di "Vertice Nato: Come cambia l'Alleanza atlantica (con Lord Robertson, Bush e Berlusconi)", registrato giovedì 21 novembre 2002 alle 00:00.

Tra gli argomenti discussi: Esteri.

La registrazione audio ha una durata di 26 minuti.
  • Conferenza stampa di Lord George Robertson, segretario generale Nato (in lingua inglese)

    <strong>Una Nato allargata, più pronta, determinata contro il terrorismo e sull'Iraq. Questa la nuova Alleanza venuta fuori dal vertice in corso a Praga</strong><p> Il summit di Praga sul sito ufficiale della Nato<p><strong>Nato determinata contro il terrorismo</strong><p>La Nato è "determinata" a "combattere il terrorismo fino a quando sarà necessario", si afferma in una dichiarazione diffusa dai Paesi membri dell'Alleanza riuniti al vertice. Nel testo si avverte che l'Alleanza "condanna e rigetta categoricamente il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni" in quanto rappresenta una "crescente minaccia al territorio, alle forze e ai popoli" dei paesi membri dell'Alleanza e alla "sicurezza internazionale". Per questo motivo, la Nato "è determinata a combattere il terrorismo fino a quando sarà necessario" e questa lotta "deve essere a più facce e ampia".<p>I paesi Nato si impegnano inoltre a cooperare per migliorare la preparazione civile contro possibili attacchi da agenti chimici, biologici e radiologici contro la popolazione civile, attacchi per i quali si esprime profonda preoccupazione. L' Alleanza atlantica si dichiara altresì disponibile a dare il suo appoggio ai singoli Paesi che lo chiederanno nella prevenzione e gestione delle conseguenze di attacchi terroristici, compresi quelli con agenti chimici, biologici e radioattivi.<p>Queste le prese di posizioni contro il terrorismo in generale contenute in una dichiarazione comune. Più in particolare, la Nato, in un comunicato congiunto, ha voluto mostrare determinazione e compattezza anche sulla questione irachena, per la quale i paesi membri si sono impegnati ad "azioni efficaci" a sostegno degli sforzi dell'Onu per il disarmo dell'Iraq.<p><strong>Nato compatta sull'Iraq</strong><p>"Gli alleati della Nato - si legge - sono uniti nel loro impegno a intraprendere azioni efficaci per assistere ed appoggiare gli sforzi dell'Onu di garantire piena e totale applicazione da parte dell'Iraq delle condizioni o delle restrizioni previste dalla risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza e invitiamo l'Iraq ad adeguarsi pienamente ed immediatamente con essa e con tutte le risoluzioni che lo riguardano del Consiglio di Sicurezza dell'Onu".<p>"Deploriamo il fatto - continua il documento - che l'Iraq non abbia pienamente rispettato gli impegni che gli erano stati imposti come passi necessari per restaurare la pace e la sicurezza internazionali e ricordiamo che il Consiglio di Sicurezza ha deciso nella sua risoluzione di concedere all'Iraq un'ultima opportunità di tradurre in pratica l'impegno a disarmare che gli deriva dalle risoluzioni del Consiglio".<p>Secondo fonti citate dall'agenzia Reuters, l'opposizione di alcuni Paesi alleati, preoccupati dell'eventualità di una guerra, avrebbe "annacquato" la versione definitiva della dichiarazione, ma non c'è stato invece alcun "annacquamento" della dichiarazione secondo il segretario generale dell'Alleanza Lord Robertson, che, in una conferenza stampa, ha fatto notare come "in sole 24 è emersa una bozza della dichiarazione che è stata poi approvata, siamo stati circa 41 giorni più veloci dell'Onu", ha concluso.<p><strong>Nato più reattiva con una 'Forza di reazione rapida'</strong><p>Ma l'Alleanza atlantica si accinge a divenire anche più reattiva in caso di crisi. I leader della Nato si sono posti l'obiettivo di creare entro l'ottobre del 2004 una "Forza di reazione rapida" che sia "tecnologicamente avanzata, flessibile, interoperabile, formata da componenti terrestri, marine ed aeree". Le prime capacità operative della Forza dovranno essere pronte non più tardi dell'ottobre 2004, mentre la "piena operatività è prevista entro l'ottobre 2006.<p>Scopo della nuova 'Forza' sarà quello di rispondere prontamente alle minacce interne, "da qualsiasi parte possano provenire", ed anche a quelle "poste dal terrorismo".<p>In una conferenza stampa conclusiva il segretario dell'Alleanza, Lord Robertson ha sottolineato come al vertice siano state adottate "vere decisioni" e "non solo dichiarazioni" sull'adeguamento delle capacità militari della Nato per rispondere alle nuove sfide, assicurando che i leader hanno assunto "fermi impegni" per colmare le lacune in diversi settori.<p>Robertson ha citato alcuni paesi, fra i quali Usa, Regno Unito, Francia, Portogallo, che hanno aumentato le spese per la difesa, ma ha insistito sull'importanza della qualità degli investimenti, del 'come' si spende, e della necessità di rimodulare la spesa per la difesa nel modo più opportuno.<p><strong>Nato più ampia con 7 nuovi paesi membri</strong><p>Bulgaria, Romania, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Lituania e Lettonia. Sono questi i paesi che oggi nel suo discorso introduttivo Lord Robertson ha invitato ad aderire all'Alleanza Atlantica. «Do per acquisito» - ha poi detto - «che c'è accordo». E infatti i 7 entreranno a far parte della Nato dal 2004.<p>Soddisfazione per l'allargamento è stata espressa da tutti i maggiori leader dei paesi membri, da Aznar a Berlusconi a Blair. E Robertson ha ribadito che l'Alleanza è pronta a dimostrare di "avere i mezzi" per affrontare il pericolo del "il cocktail mortale di nuove minacce" che mette a repentaglio le "società libere" da dopo l'attentato alle Torri gemelle di new York dell'11 Settembre 2001.<p><strong>La reazione russa</strong><p>Tranquilla la reazione di Mosca, all'iniziativa dell'allargamento che comprende le tre repubbliche baltiche, Estonia, Lettonia e Lituania, un tempo stati sovietici. Il ministro degli esteri russo Ivanov ha sottolineato come la nuova politica della Nato permetta alla Russia di assistere tranquillamente all'allargamento ai paesi Baltici, al quale fino a sei mesi fa Mosca era fermamente contraria.<p>Però Ivanov ha anche chiesto che i tre paesi baltici aderiscano "al più presto possibile anche al trattato per la limitazione delle forze convenzionali in Europa" il Csce. Un firma che, a sua detta, "favorirà invece il rafforzamento della stabilità in Europa, in particolare nelle regioni settentrionali e nord-occidentali del continente, laddove la situazione militare appare attualmente tra le più sfavorevoli".
    0:00 Durata: 23 min 28 sec
  • George W. Bush, presidente Stati Uniti d'America (in lingua inglese)

    <br>Alcuni interventi nella sessione d'apertura del Consiglio atlantico
    0:23 Durata: 54 sec
  • Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano

    0:24 Durata: 1 min 56 sec