30 NOV 2002
intervista

Processo Marta Russo: Il padre di Scattone, "Non si può credere a una balla simile, c'è qualcosa dietro"

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 7 min 34 sec
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L'accusa del padre di Giovanni Scattone: "Nessuna persona ragionevole può credere a una balla simile, sono ingegnere, e i conti non tornano"Roma, 30 novembre 2002 - La seconda corte d'assise d'appello di Roma ha condannato oggi Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro per l'omicidio Marta Russo Vai al servizio.

Emilio Targia ha intervistato, per Radio Radicale, il padre di Scattone, l'ingegner Giuseppe, davvero amareggiato e sfiduciato, ma lucido."La valutazione è negativa più delle altre volte", esordisce Giuseppe Scattone, "è impossibile che 4-5 persone siano convinte che Giovanni abbia
sparato dall'aula 6.

Stavolta l'informazione era totale in aula di quello che le carte dicono, perfino del video choc.Il padre di Giovanni Scattone stenta a crederci: "Non può essere, non ci credo, non è soluzione giudiziaria, c'è dietro qualcosa che non va" accusa.

Poi fa un nome, precisando di essere autorizzato a farlo, che dovrebbe rappresentare un'analogia giudiziaria con il caso che ha visto coinvolto il foglio: "Un nome che dico ad alta voce, Ilaria Alpi, sono autorizzato dai genitori a dire questo nome, e chi vuole capire, capisca, lì sono i genitori della vittime a non essere convinti".Poi ripercorre i giorni prima della sentenza: "Eravamo tutti ottimisti di fronte alla completezza d'informazione, tutti, giudici e giurati, attentissimi, prendevano appunti, hanno acquisitio il video dell'Alletto, non può essere", si ripete."Dopo 5 anni e mezzo di travagli ricorreremo in Cassazione: nessuna persona ragionevole può credere a una balla simile, non sono agitato o nervoso, sono ingegnere, e i conti non tornano, sulla sabbia non si fondano gli edifici", ha infine esclamato".

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