30 NOV 2002

Processo Marta Russo: Condannati gli imputati. La sentenza e le prime reazioni

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 15 min 21 sec

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Registrazione di "Processo Marta Russo: Condannati gli imputati. La sentenza e le prime reazioni", registrato sabato 30 novembre 2002 alle 00:00.

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Giustizia.

La registrazione ha una durata di 15 minuti.
  • La sentenza

    <strong>Condanna a 6 anni per Giovanni Scattone e a 4 anni e 6 mesi per Salvatore Ferraro, giudicati colpevoli del delitto di Marta Russo. Per le difese "in questo paese il problema della terzietà è un problema reale". Per l'accusa, la verità è accertata: "Sono stati loro"</strong> <strong>Il padre di Scattone: "Non si può credere a una balla simile, c'è qualcosa dietro"</strong> <strong>Il commento a caldo di Daniele Capezzone</strong> <strong>Duri i genitori di Marta. La replica di Ferraro</strong><p>Roma, 30 novembre 2002 - Dunque la seconda Corte d'assise d'appello di Roma questa mattina ha emesso la sentenza per l'omicidio di Marta Russo: sei anni di reclusione a Giovanni Scattone colpevole di omicidio colposo, 4 anni e 6 mesi a Salvatore Ferraro colpevole di favoreggiamento, porto abusivo e illecita detenzione di arma comune da sparo. Confermata la condanna a 2 anni per Francesco Liparota, sempre per favoreggiamento.<p><strong>Le prime reazioni delle difese</strong><p>"In questo paese il problema della terzietà è un problema reale", questo il primo amaro commento dell'avvocato <strong>Petrelli</strong> (Difesa Scattone), che aggiunge: "Smentire l'operato di una procura oggi non è facile, non basta più neanche una sentenza della Cassazione che dettava regole di diritto così ferme e chiare".<p>L'avvocato <strong>Rossi</strong> (Difesa Scattone) ricorda di essersi detto sempre, in tutte le fasi, "afflitto da moderato pessimismo", nonostante l'acquisizione della parte audio del video choc dell'Alletto, e spiega: "E' un processo in cui è difficile avere ragione per tanti motivi: motivi ambientali, del modo in cui sono state condotte le indagini, delle persone che le hanno condotte".<p>"Confermiamo - ha dichiarato - il nostro giudizio totale sull'innnocenza di Giovanni, e faremo sicuramente ricorso in Cassazione, - ha anticipato Rossi - anche se ci rendiamo conto dei limiti che incontrerà questa volta la Cassazione, animato sempre da moderato pessimismo per la sitiazione ambientale".<p>L'avvocato di Scattone sembra sereno, "leggeremo la motivazione ed esporremo le nostre ragioni", ma lancia una denuncia allarmante qunado chiarisce il significato delle parole "situazione ambientale", facendo riferimento al fatto che il processo è stato istruito da esponenti di "alto calibro" della procura.<p>"C'è un problema di potere - ha spiegato - non c'è niente da fare, è una questione sociologica, direi, che non c'è solo per questo processo, la giustizia incontra dei limiti, ci sono delle barricate, degli ostacoli di potere che è difficile superare, e questo - ha aggiunto - lo dico con animo sereno e distaccato".<p><strong>Le prime reazioni dell'accusa</strong><p>"Per noi non era questione di misura della pena, ma di affermazione di responsabilità in punta di fatto", commenta il sostituto procuratore <strong>Marini</strong>, che sottolinea come ormai la verità sia stata riconosciuta da tre sentenze di condanna: "I giudici ci hanno dato ragione, sono stati loro".<p>Concorde l'avvocato di parte civile della famiglia Marta Russo, Luca <strong>Petrucci</strong>: "Sono stati loro ogni ragionevole dubbio, questo il dato che la Corte raccoglie. Ci sono tre corti di merito che dicono che sono stati loro, adesso basta, non c'è alcun dubbio, il caso Marta Russo è stato risolto, sono stati loro".<p><strong>La sentenza</strong><p>"Visti gli articoli 627, 605, 592 Codice di procedura penale, in parziale riforma della sentenza pronunciata dalla Corte di Assise di Roma il primo giugno '99 così provvede: dichiara Salvatore Ferraro colpevole del reato di favoreggiamento personale, nonchè dei reati di porto abusivo e di illecita detenzione di arma comune da sparo, ritenuti i reati unificati dalla continuazione, determina la pena complessiva in 4 anni e 6 mesi di reclusione e 500 euro di multa.<p>Ferma restando per Giovanni Scattone l'affermazione di responsabilità per il reato di omicidio colposo con la continuazione, già ritenuta in primo grado, con gli ulteriori reati di porto abusivo e di illecita detenzione di arma comune da sparo, riduce la pena per il reato di omicidio colposo a 4 anni di reclusione, determinando la pena complessiva in anni 6 e 500 euro di multa".<p>Francesco Liparota è colpevole di favoreggiamento personale e la condanna è di 2 anni e 2 mesi di reclusione. La Corte dichiara anche Scattone interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e Ferraro interdetto dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Seguono, nella lettura del verdetto, le statuizioni nei confronti delle parti civili: Scattone e Ferraro dovranno 9.900 euro ciascuno a Donato Russo, Aureliano Iacobini e Tiziana Russo e dovranno 6.600 euro all'Università "La Sapienza".
    0:00 Durata: 3 min 37 sec
  • Francesco Petrelli, Difesa Scattone

    <br>Le prime reazioni
    0:03 Durata: 23 sec
  • Manfredo Rossi, Difesa Scattone

    0:04 Durata: 2 min 59 sec
  • Antonio Marini, sostituto procuratore generale

    0:06 Durata: 1 min 28 sec
  • Il fratello di Liparota

    0:08 Durata: 1 min 14 sec
  • Luca Petrucci, avvocato parte civile Marte Russo

    0:09 Durata: 56 sec
  • Bruno Andreozzi, Difesa parte civile

    0:10 Durata: 1 min 2 sec
  • Luca Petrucci

    0:11 Durata: 8 sec
  • Antonio Marini

    <strong>I protagonisti</strong> <strong>Galleria fotografica</strong><strong>Le udienze</strong> Il processo di primo grado Il primo processo di secondo grado<strong>Le passate interviste</strong> Vincenzo Siniscalchi, difesa Salvatore Ferraro Giovanni Scattone, imputato Alberto Beretta Anguissola, Comitato difesa Scattone e Ferraro<strong>I passati commenti</strong> Emma Bonino Marco Taradash in Commissione Stragi Dibattito alla Sapienza
    0:11 Durata: 3 min 34 sec