03 DIC 2002

Nato: "La sicurezza euro-atlantica all'indomani del vertice di Praga" (seconda giornata, mattina)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 44 min

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Sembler: la Nato deve "guardare ad est", Caucaso e Asia centrale, ma soprattutto Russia e Ucraina.

Antonione assicura l'adattamento delle capacità militari deciso a Praga e si schiera per l'apertura, l'Italia guarda ad Albania, Croazia e MacedoniaRoma, 3 dicembre 2002 - Nella sala del cenacolo sono proseguiti stamani i lavori del convegno dal titolo "La sicurezza euro-atlantica all'indomani del vertice di Praga" organizzato dal Comitato atlantico italiano.

Tra gli ospiti di questa sessione, sui temi "L'Europa ad est della Nato" e "La sicurezza e la cooperazione nel mediterraneo",
l'ambasciatore americano in Italia Melvin Sembler e il sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione.L'ambasciatore Usa in Italia Melvin Sembler ha focalizzato il suo intervento sulla necessità per la Nato di "guardare" a est: la Nato, è il concetto centrale che ha espresso, deve ora "guardare a est" per poter garantire la sicurezza dei Paesi alleati, poiché bisogna sempre tener presente che l'Alleanza Atlantica "rimane un'organizzazione militare responsabile della sicurezza dei Paesi membri"."La Nato si è impegnata in Europa centrale e nei Balcani, ma ora è necessario guardare a Est per rafforzare i rapporti nei vari Paesi della regione - ha sostenuto Sembler, riferendosi probabilmente a Caucaso settentrionale e Asia centrale - per garantire la nostra sicurezza".Attraverso l'iniziativa della Partnership per la pace, ha fato notare l'ambasciatore statunitense, l'Alleanza è riuscita a "coinvolgere" i Paesi di questa regione che poi hanno contribuito all'intervento a guida americana in Afghanistan: "Questo processo ha già rafforzato la sicurezza e la stabilità in Eurasia", questa, ha ribadito, è la direzione verso cui procedere.Riguardo l'adattamento delle capacità militari, Sembler ha sottolineato come gli Stati Uniti "comprendano che non tutti gli alleati possono fare tutto, ma che tutti possono fare qualcosa".

L'ambasciatore americano ha altresì posto l'accento sull'importanza da attribuire alle relazioni con Russia e Ucraina.

"Oltre che con i Paesi dell'Asia centrale e del Caucaso settentionale, gli Stati Uniti vogliono perseguire relazioni più forti e durature anche con Russia e Ucraina".Critico tuttavia, sulla vendita di sistemi radar all'Iraq autorizzata dal presidente ucraino, Leonid Kuchma, "non è possibile condurre 'business as usual' con esponenti di Stato e di governo che violino le risoluzione delle Nazioni Unite sull'Iraq".Antonione, tenere aperte le porte della NatoNel suo intervento, il sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione, ha assicurato che "l'Italia intende contribuire significativamente" all'adattamento delle capacità e dei comandi della Nato sancita al vertice di Praga del mese scorso, garantendo che gli impegni assunti in ambito Nato non contrasteranno con quelli delle iniziative della politica di sicurezza e difesa europea."L'Italia - ha spiegato Antonione- è particolarmente sensibile, anche perché sarà sotto la presidenza italiana dell'Ue che, alla fine del 2003, dovranno essere raggiunti gli obiettivi di capacità definiti a Helsinki", vale a dire l'istituzione di una forza di reazione rapida di 60mila uomini.Per questo, secondo Antonione, è "assolutamente prioritaria" la definizione dei problemi ancora aperti per consentire l'uso, da parte europea, di strutture e capacità Nato al fine di evitare duplicazioni.Quanto all'allargamento dell'Alleanza a sette nuovi Paesi sancito a Praga, Antonione ha sottolineato l'importanza di mantenere le "porte aperte", considerando anche che l'Italia è "particolarmente vicina" ad Albania, Croazia e Macedonia, i tre paesi che insieme a Estonia, Lituania, Lettonia, Slovenia e Slovacchia, Romania e Bulgaria avevano chiesto di aderire alla Nato.Il sottosegretario agli Esteri ha inoltre giudicato in modo molto positivo i primi mesi di funzionamento del nuovo Consiglio a Venti fra Nato e Russia istituito al vertice di Pratica di Mare nella scorsa primavera, definendo i primi risultati "estremamente incoraggianti".

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  • Emilio Colombo, presiede

    <br>Indice degli interventi
    0:00 Durata: 3 min 44 sec
  • Melvin Sembler, ambasciatore Stati Uniti in Italia

    0:03 Durata: 15 min 40 sec
  • Emilio Colombo

    0:19 Durata: 3 min 52 sec
  • Roberto Antonione, sottosegretario agli Esteri

    0:23 Durata: 11 min 42 sec
  • Emilio Colombo

    0:34 Durata: 3 min 57 sec
  • Emilio Colombo, presenta panel

    <br>Terza sessione: "L'Europa ad est della Nato"
    0:38 Durata: 1 min 37 sec
  • Giovanni Forcieri, presidente delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare Nato

    0:46 Durata: 10 min 17 sec
  • Anatoly Adamishin, vicepresidente Associazione per la cooperazione euroatlantica della Federazione russa

    0:56 Durata: 18 min 20 sec
  • Franco Venturini, editorilalista 'Corriere della Sera'

    1:15 Durata: 19 min 21 sec
  • Anatoly Adamishim, replica

    1:34 Durata: 3 min 3 sec
  • Grigoriy Perepelytsya, Istituto nazionale Studi strategici Ucraina

    1:37 Durata: 15 min 7 sec
  • Elkhan Mehtiyev, Associazione per la Cooperazione atlantica Azerbaijan

    1:52 Durata: 15 min 9 sec
  • Giancarlo Aragona, direttore generale Affari politici del ministero degli Esteri

    2:07 Durata: 20 min 37 sec
  • Emilio Colombo, presenta

    <br>Quarta sessione: "La sicurezza e la cooperazione nel mediterraneo"
    2:34 Durata: 3 min 27 sec
  • Mario Palombo, vicepresidente Assemblea parlamentare Nato, introduce

    2:37 Durata: 8 min 34 sec
  • Amm. Ferdinando Sanfelice di Monteforte, ComNav South - Nato

    2:46 Durata: 17 min 17 sec
  • Alberto Ribera, direttore generale EuroArab Management School di Granada

    3:03 Durata: 22 min 7 sec
  • Mokhtar Reguieg, ambasciatore Algeria

    3:25 Durata: 14 min 56 sec
  • Moez Sinaoui, consigliere, Tunisia

    3:40 Durata: 2 min 48 sec
  • Amos Radian, ministro Israele

    3:43 Durata: 6 min 11 sec
  • Emilio Colombo, conclusioni

    3:49 Durata: 6 min 51 sec