04 DIC 2002

Corte dei Conti: Convegno celebrativo del 140° anniversario (con Casini)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 54 min 9 sec

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Casini dalla parte di Ciampi.

E sulla devolution auspica larghe convergenze tra le forze politicheRoma, 4 dicembre 2002 - Il 140° anniversario dell'istituzione della Corte dei Conti, celebrato nella sala della Lupa, è stata l'occasione utilizzata dal presidente della Camera Pierferdinando Casini per esprimere il suo apprezzamento al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, le cui parole, proprio ieri, sono state al centro di una nuova polemica politica innescata dal ministro delle riforme Umberto Bossi.Bossi aveva definito un'interferenza con la volontà del Parlamento le dichiarazioni di
Ciampi, che aveva parlato non di federalismo, ma di regionalismo spinto, ed espresso una preoccupazione: lo Stato mantenga il coordinamento dell'istruzione e della scuola in tutte le regioni, "non c'è dubbio - aveva spiegato il presidente - che questo sia un punto centrale della vita dello Stato.

Poi ci può essere una sua attuazione e diversificazione nelle diverse aree del Paese, ma il coordinamento deve essere centrale.

Su questo punto credo ci sia un consenso generale".Oggi Casini ha voluto rinnovare il suo sostegno al presidente Ciampi: "Il Parlamento e tutto il Paese ringraziano per l'equilibrio istituzionale con cui interpreta autorevolmente il proprio alto ruolo al servizio dell'Italia".

Inoltre il presidente della Camera ha auspicato "larghe convergenze" durante il processo di una eventuale riforma federalista."Nella prospettiva concreta di un nuovo intervento di riforma in tema di ordinamento federale, su cui mi auguro, contrariamente a quanto avvenne nella scorsa legislativa, sia possibile trovare un ampio accordo tra le forze politiche, le funzioni di monitoraggio dell'intero sistema della finanza pubblica - ha spiegato - dovranno essere ulteriormente potenziate soprattutto in vista di una sicura crescita dell'autonomia dei centri di spesa, co-essenziale ad ogni trasformazione in senso federale".Staderini, la Corte essenziale per il federalismo solidaleLa Corte dei Conti è "strumento essenziale" per "la verifica della corretta applicazione dei meccanismi che presiedono al cosiddetto federalismo solidale" e per "l'attuazione del coordinamento della finanza pubblica", ha affermato nel suo intervento il presidente della Corte dei Conti, Francesco Staderini.Richiamandosi alla nuova formulazione degli articoli 119 e 117 della Costituzione, il presidente ha sottolineato che in questo nuovo contesto "il controllo degli equilibri finanziari e delle sana gestione delle risorse che provengono dalla collettività non può non essere affidato a un organo 'terzo', qual è appunto la Corte dei Conti, la cui neutralità rispetto agli interessi in gioco, unitamente alla sua professionalità, costituisce una garanzia per la collettività e per gli stessi amministratori".Staderini si è quindi detto quindi contrario a "organi di controllo esterno" che siano "diretta emanazione degli enti controllati".Staderini ha anche ricordato il ruolo della Corte come "garante imparziale dell'equilibrio economico finanziario del settore pubblico e della corretta gestione delle risorse collettive sotto il profilo dell'efficacia, dell'efficienza e dell'economicità".Il presidente ha così sintetizzato le funzioni della Corte dei Conti: "Un limitato controllo preventivo, rivolto a impedire che possono aver corso, se illegittimi, i più importanti atti di governo"; "un generalizzato controllo successivo sulla gestione"; "una giurisdizione di responsabilità destinata a colpire con sanzione risarcitoria vente precipua finalità di prevenzione, le più gravi ed eclatanti patologie dell'azione amministrativa".

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  • Pierferdinando Casini, presidente della Camera dei Deputati

    <br>Indice degli interventi
    0:00 Durata: 5 min 40 sec
  • Francesco Staderini, presidente Corte dei conti

    0:05 Durata: 27 min 42 sec
  • Giuliano Urbani, ministro per i Beni culturali

    0:33 Durata: 20 min 47 sec