06 DIC 2002
intervista

Crisi Fiat: Intervista a Guglielmo Epifani, segretario generale Cgil

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 5 min
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Roma, 6 dicembre 2002 - Claudio Landi ha realizzato un'intervista per Radio Radicale al segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani sulla crisi Fiat e la rottura delle trattative consumatasi ieri.Epifani ha spiegato i motivi per cui i sindacati hanno rifiutato la proposta presentata ieri dal governo.

Inaccettabile nei metodi, perché "non si è mai visto che un governo e un azienda si presentino con un accordo già fatto tra di loro su questioni che riguardano i lavoratori", e nel merito perché "questa strada non porta a riprendere uno sviluppo dell'azienda e quindi a dare garanzie
all'occupazione".All'azienda vengono assegnate "molte risorse, ma male e non con una diversa politica di investimenti", mentre "l'unica risposta possibile alla caduta libera di vendita e produzione, sarebbe quella di investire di più, investire meglio e investire prima", ma questo, ha spiegato il leader della Cgil, "è possibile se si tirano fuori le risorse e se si crede al futuro dell'azienda".Certo, ha osservato, "se l'azionista ci crede poco e non tira fuori le risorse i problemi si aggravano".

Questo, ha aggiunto "è un piano che condanna l'Italia a diventare puramente residuale nella produziuone automobili".Epifani ha poi risposto alle accuse di Berlusconi alla Cgil: "Dovrebbe rispondere Berlusconi su cosa c'è di liberale in accordo fatto da governo e azienda sulle spalle dei lavoratori, non s'è mai visto nulla di simile in tutta Europa, forse sotto l'impero sovietico.Drastico il giudizio del segretario della Cgil sulla politica economica del governo: "Non fa rigore, non fa sviluppo, non fa equità".

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