16 DIC 2002

Ds: Intervista Filodiretto con Luciano Violante

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 43 min 15 sec
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Candida Prodi alla guida dell'Ulivo, per il dialogo "c'è il Parlamento", tra le riforme il Senato delle regioni.

Accuse al governo per i condoni previsti dalla finanziaria.

A gennaio si decide per l'indultoRoma, 16 dicembre 2002 - Alessio Falconio ha condotto per Radio Radicale un'intervista filodiretto con il presidente dei deputati Ds Luciano Violante.

Molti i temi trattati.La leadership dell'UlivoRomano Prodi "può essere davvero il numero uno" della coalizione di centrosinistra in grado di battere Berlusconi alle prossime elezioni", ha sostenuto l'ex presidente della Camera: "Mi pare - ha
osservato - che nessuno contesti la legittimità di Prodi a guidare la coalizione.

Prodi sta raccogliendo successi straordinari a livello europeo e ha governato molto bene il paese".Violante ha ribadito che la figura del portavoce unico in Parlamento per la coalizione è utile e che D'Alema e Mancino sono le due personalità più autorevoli" per svolgere questo ruolo.Cofferati, ha proseguito l'esponente Ds, è "autorevole" e Nanni Moretti "un interlocutore privilegiato".

"L'Ulivo deve mettere in campo una coppia di persone che sia in grado di vincere".

Riguardo alle primarie per trovare i candidati ha definito "giusto allargarle anche agli elettori e non solo agli iscritti ai partiti".Se il governo cade, elezioniNel caso in cui il governo Berlusconi dovesse cadere, "non ci sono ipotesi di governo istituzionale, ma solo le elezioni".

Il centrodestra, ha spiegato Violante, "sta vivendo il suo epilogo", perché "sono divisi, sfrangiati, fanno pasticci uno dopo l'altro", e, ha fatto notare, "siamo alla quarta finanziaria presentata"."Dobbiamo stare attenti - ha però avvertito - non è automatico il fallimento, può darsi che abbiano capacità di riprendersi.

Vedo in questo quadro il tentativo di presentare la devolution o il presidenzialismo.

Ma se non si riprendono c'è solo il voto".Il dialogo sulle riforme solo in ParlamentoAlla richiesta di dialogo sulle riforme da parte del centrodestra Violante ha replicato che "c'è il Parlamento.

Se la richiesta - ha poi precisato - vuol dire fuori dalle aule, in modo riservato, allora son solo pasticci che non portano da nessuna parte.

Sono assolutamente disponibile a qualunque confronto parlamentare e sono assolutamente indisponibile a qualunque confronto fuori dal Parlamento", ha ribadito.Sul tema delle riforme istituzionali, il capogruppo Ds alla Camera vede come "assoluta priorità istituire in Senato delle regioni.

Abbiamo bisogno - ha spiegato - di una sede nella quale le regioni possono trovarsi, discutere tra loro e confrontarsi con il potere centrale.

Questo - ha aggiunto - comporterebbe una modifica del sistema della fiducia, si potrebbe cogliere questa occasione per modificare il procedimento legislativo che non funziona più".Tra le riforme possibili anche una che attribuisca "maggiori poteri al presidente del consiglio all'interno del governo".L'indulto a gennaio"A gennaio delibereremo - ha assicurato Violante rispondendo ad una domanda sull'indulto - oggi siamo un pò più avanti: ci sono - ha spiegato - 2 proposte, una per l'indulto classico, l'altra, la Pisapia-Buemi, un aggiramento, per questo non corretto, che prevede la sospensione della pena per gli ultimi 3 anni".Il capogruppo Ds propone di sperimentare per due anni la Pisapia-Buemi non come indulto mascherato, ma come nuova misura che premia il buon comportamento del detenuto, a cui verrebbero sospesi gli ultimi 3 anni di pena: "Non il rigore - ha sostenuto - che garantisce la sicurezza, ma un sistema che garantisce i diritti dei detenuti in carcere e premia i comportamenti positivi, un interlocutore attento a loro comportamenti".IL governo "dei colpi di spugna"Non sono mancate le accuse al governo sulla finanziaria.

E' il governo dei colpi di spugna, ha denunciato Violante: "Con gli annunci dei condoni fiscali - ha spiegato - il governo è riuscito a prendere 23 mila miliardi di vecchie lire in meno di quanto avrebbe dovuto prendere, perché quando annunci un condono immediatamente molti italiani non pagano più le tasse, perché sanno che tanto poi saranno condonati"."Siamo ai colpi di spugna, hanno cominciato con quello penale, con la legge Cirami e quella sul falso in bilancio, e ora si pone la questione relativa al condono edilizio che incentiva moltissimo le costruzioni illegali", ha concluso.Sui vertici Rai è un problema di "ridicolo"Anche da Violante un invito alle dimissioni per i restanti vertici Rai, il presidente Baldassarre e il consigliere Albertoni: "Non è più un problema politico o di regole, ma di ridicolo.

Questi due, asserragliati lì dentro, non si sa bene cosa stiano a fare.

Per dignità dovrebbero andarsene e liberare il campo.

Non eravamo mai scesi così in basso".

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