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Pannella ricorda i Montagnard, cristiani perseguitati dal regime vietnamita per i quali "il mondo è prigione e assassinio".
A gennaio "occorrerà accompagnare" il Parlamento al voto sull'indultoPisa, 25 dicembre 2002 - La mattina del giorno di Natale Marco Pannella si è recato nel carcere di Pisa, dove ha incontrato il detenuto Adriano Sofri.
Dopo la visita, il leader radicale ha rilasciato alcune dichiarazioni, ricordando innanzitutto come da molti anni, "è una tradizione ormai, a Ferragosto, a Natale, a Capodanno, i radicali, non solo io, passiamo spesso dalle carceri".Pannella ha voluto … anche ricordare "coloro che oggi dalle carceri dicono Buon Natale in una lingua, il Montagnard: sono cristiani 'liberi' di essere ammazzati sugli altipiani del Vietnam, il mondo per loro è una galera.
Nessuno parla del fatto che - ha denunciato Pannella - ancora oggi, abbiamo moltissimi luoghi nel mondo, nei quali il mondo è una prigione e luogo di assassinio, ed è grave perché per ogni assassinio, c'è un assassino".Per quanto riguarda la battaglia radicale sull'indulto, Pannella ha avvertito che a gennaio dovrà riprendere la lotta nonviolenta, "occorrerà accompagnare il Parlamento" al voto, ma, ha assicurato "ce la faremo, come con la Corte costituzionale e la Camera dei deputati.
Il Parlamento - ha spiegato - deve votare 'sul', speriamo però che nel merito non vengano fuori delle 'vaccarellate'."Dal '76 - ha aggiunto - vivo in dialogo con gli agenti, i direttori e con tutti quelli che vivono qui dentro.
La via - ha prefigurato Pannella - è quella di convertire l'istituzione carceraria in Italia e nel mondo in altro, certo, articolare l'altro è difficile, ma fra trent'anni, e i ragazzi che ci ascoltano diranno se ho sbagliato o no, avremo superato le carceri".
A gennaio "occorrerà accompagnare" il Parlamento al voto sull'indultoPisa, 25 dicembre 2002 - La mattina del giorno di Natale Marco Pannella si è recato nel carcere di Pisa, dove ha incontrato il detenuto Adriano Sofri.
Dopo la visita, il leader radicale ha rilasciato alcune dichiarazioni, ricordando innanzitutto come da molti anni, "è una tradizione ormai, a Ferragosto, a Natale, a Capodanno, i radicali, non solo io, passiamo spesso dalle carceri".Pannella ha voluto … anche ricordare "coloro che oggi dalle carceri dicono Buon Natale in una lingua, il Montagnard: sono cristiani 'liberi' di essere ammazzati sugli altipiani del Vietnam, il mondo per loro è una galera.
Nessuno parla del fatto che - ha denunciato Pannella - ancora oggi, abbiamo moltissimi luoghi nel mondo, nei quali il mondo è una prigione e luogo di assassinio, ed è grave perché per ogni assassinio, c'è un assassino".Per quanto riguarda la battaglia radicale sull'indulto, Pannella ha avvertito che a gennaio dovrà riprendere la lotta nonviolenta, "occorrerà accompagnare il Parlamento" al voto, ma, ha assicurato "ce la faremo, come con la Corte costituzionale e la Camera dei deputati.
Il Parlamento - ha spiegato - deve votare 'sul', speriamo però che nel merito non vengano fuori delle 'vaccarellate'."Dal '76 - ha aggiunto - vivo in dialogo con gli agenti, i direttori e con tutti quelli che vivono qui dentro.
La via - ha prefigurato Pannella - è quella di convertire l'istituzione carceraria in Italia e nel mondo in altro, certo, articolare l'altro è difficile, ma fra trent'anni, e i ragazzi che ci ascoltano diranno se ho sbagliato o no, avremo superato le carceri".
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