30 DIC 2002

Governo: Conferenza stampa di fine anno (con Berlusconi)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 13 min
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Un governo "da record", che ha già mantenuto le promesse, "come nessuno nella storia d'Italia".

Il 2003 sarà l'anno delle riformeRoma, 30 dicembre 2002 - Si è svolta oggi a Villa Madama la Conferenza stampa di fine anno del Governo alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha fatto un bilancio dell'attività del governo nell'anno che si sta chiudendo e ha indicato i prossimi obiettivi dell'esecutivo.Il 2003 sarà l'anno delle grandi riforme per i cittadini, ha annunciato Berlusconi, ponendo in primo piano la riforma delle pensioni, "una riforma che è l'Europa a
chiederci".

Ma per le riforme, anche quelle istituzionali, "non c'è bisogno di aprire nessun nuovo tavolo, il tavolo c'è già, - ha osservato - è il Parlamento e sono le commissioni".

Per quanto riguiarda le riforme istituzionali, il presidente ha ribadito la sua preferenza per l'elezione diretta del Capo dello Stato, meglio sarebbe il presidenzialismo del modello francese.Berlusconi ha quindi invitato la sinistra ha fare "il primo passo" per il dialogo sulle riforme, chiedendo però rispetto per la maggioranza: "L'opposizione dovrebbe cambiare abito mentale, le critiche dovrebbero essere improntate al reciproco rispetto, e a proposte costruttive".Il premier, in diretta Tv, aveva però esordito tracciando un bilancio del 2002: "Questo governo intende passare alla storia non solo per durata, ma anche per il rispetto degli impegni annunciati in campagna elettorale con il contratto con gli italiani.

Questo Governo è da record.

Nessun esecutivo ha realizzato tanto in tutta la storia d'Italia.

Per raggiungere quegli obiettivi, siamo in largo anticipo sui tempi.

Cinque punti sono stati già realizzati", anche se, ha ammesso "non siamo riusciti a comunicare quanto realizzato anche se abbiamo ereditato un buco di 37,500 milardi di lire".Il presidente ha difeso la finanziaria, "straordinaria", perché nella situazione attuale non si poteva fare di meglio.

Nonostante tutto, ricorda, sono state ridotte le tasse, senza tagli alla spesa sociale.

Rispondendo alle critiche dell'opposizione, ha fatto notare che "il Governo ha il dovere di mostrarsi ottimista, di diffondere ottimismo.

Guai a propagandare il pessimismo - ha aggiunto - perché questo provocherebbe la caduta della fiducia dei cittadini, con la caduta dei consumi, quindi della produzione e dei posti di lavoro: un circuito vizioso".Per le opere pubbliche, "il 2002 è stato l'anno dell'approvazione della legge obiettivo, il 2003 sarà quello dell'apertura di molti importanti cantieri", compreso il ponte sullo stretto di Messina, per l'occupazione, "da quando il Governo si è insediato sono stati creati quasi 500 mila nuovi posti di lavoro", per la sicurezza, il numero dei reati denunciati ha avuto "una effettiva riduzione" pari al 10%, "con punte, per esempio per quanto riguarda gli omicidi, di un meno 15%".Ma importanti progressi sono stati fatti, ha rivendicato il premier, anche in politica estera: "Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale", ora uno degli obiettivi del Governo è "il recupero di un ruolo e di una politica sulla scena internazionale dell'Italia".

Se la breve durata dei governi finora ha causato la debolezza italiana all'estero, oggi, "L'Italia, che non contava, ha uno smalto internazionale e un suo peso specifico anche in situazioni determinanti".

leggi tutto

riduci