16 GEN 2003

Iraq: Conferenza stampa Hans Blix dopo l'incontro con Javier Solana

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La guerra è ancora evitabile, ma dipende da Saddam, l'Iraq deve svolgere "un ruolo più attivo per convincere gli ispettori", perché "la situazione è tesa e pericolosa".

Blix "quasi sicuro" che l'Onu chiederà un nuovo rapporto per febbraio.

Solana: per la guerra meglio seconda risoluzioneBruxelles, 16 gennaio 2002 - Nessuna novità dall'incontro svoltosi oggi a Bruxelles tra l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea Javier Solana e il capo degli ispettori dell'Onu in Iraq Hans Blix.Javier Solana si è detto convinto che "la guerra in Iraq si possa evitare", ma, ha
aggiunto, "la responsabilità in questo senso è tutta nelle mani di Saddam Hussein, tanto io quanto Blix siamo concordi sul fatto che il tempo a disposizione non è infinito".

Comunque, prima di un eventuale attacco, meglio una seconda risoluzione dell'Onu.Sulla scadenza del 27 gennaio per il loro rapporto sulle ispezioni al consiglio di Sicurezza, ha confermato che non si tratta di una data conclusiva, ma resta "un appuntamento di grande rilievo".

Solana ha riferito della preoccupazione di Blix "per l'insufficiente cooperazione mostrata dall'Iraq.

Non basta - ha spiegato - che apra le porte alle ispezioni: deve svolgere un ruolo molto più attivo per convincere gli ispettori e attraverso di loro il Consiglio di sicurezza dell'Onu ed il mondo intero che Saddam Hussein non possiede armi di distruzione di massa", ha detto Solana.L'Alto rappresentante Ue si è detto d'accordo con questa posizione di Blix e nell'"appoggiare l'invito all'Iraq perché abbia un ruolo più attivo".

"Blix - ha aggiunto - mi ha assicurato che farà tutto quello che può per interrogare nella migliore condizione possibile gli scienziati e gli esperti che sono stati in contatto con i piani di armamento dell'Iraq".Anche Hans Blix, durante la conferenza stampa, ha sostanzialemnte ribadito i concetti espressi con forza già ieri: l'Iraq "deve fare di più per evitare la guerra", perché la situazione "è molto pericolosa".

"Il messaggio che porto a Baghdad - ha aggiunto - è che la situazione è tesa e pericolosa"."Tutti vogliamo vedere un disarmo che sia credibile e verificabile", ha auspicato Blix.

"Ci sono due strade - ha spiegato Blix - per arrivare a questo obiettivo: una passa attraverso l'Onu e le ispezioni che io rappresento.

Crediamo che l'Iraq debba fare di più per rendere questa strada credibile e che debba giocare un ruolo più attivo per convincere il Consiglio di sicurezza attraverso di noi"."L'altra via principale è quella che abbiamo già visto prendere la forma di un'azione armata contro l'Iraq.

Dal mio punto di vista e da quello di El Baradei, stiamo facendo il massimo per rendere le ispezioni le più efficaci possibile ".Infine, conmfermando quanto diceva il responsabile dell'Aiea El Baradei da Mosca, Blix annunciava l'intenzione di chiedere all'Onu più tempo per le ispezioni, dicendosi "quasi sicuro" che il Consiglio di Sicurezza chiederà "un nuovo rapporto in febbraio".

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