18 SET 2000

Veltroni: Bonino all'Onu, un bene per l'Italia

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 8 min 37 sec
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Il segretario dei DS: "Se questa fosse la candidatura io sarei d'accordo".

Sull'ipotesi Migone: "non esistono su questo terreno candidature di partito" .

Registrazione audio di "Veltroni: Bonino all'Onu, un bene per l'Italia", registrato lunedì 18 settembre 2000 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
  • Roma, 18 settembre 2000 - "Ho grande stima di Emma Bonino, del lavoro che ha fatto come Commissaria Europea, perche' questi sono i temi di cui si e' occupata per tutta la vita. Quella di Emma Bonino e' una candidatura di grandissimo livello, e credo che l'Italia abbia nelle sue mani una risorsa". Così si è espresso ai microfoni di Radio Radicali, il segretario dei D.S. Walter Veltroni in un'intervista rilasciata ad Alessio Falconio sulla candidatura di Emma Bonino al vertice dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati. "Anche la candidatura di Migone ha una autorevolezza, ha prestigio - ha detto Veltroni - ma se la scelta dovesse poi convergere sul nome della Bonino anche a livello internazionale penso che questo sarebbe bene per l'Italia."<br> <br>
    0:00 Durata: 55 sec
  • Pronto a sostenere Emma Bonino

    Veltroni non ha commentato sulle critiche apparse sulla stampa estera in merito all'atteggiamento del Governo Italiano: "Il nome di Emma Bonino - ha proseguito il segretario dei DS - ha tutte le caratteristiche in termini di competenza, di esperienza e di rapporti consolidati che mi fanno dire: se questa fosse la candidatura io sarei d'accordo. Ho stima per Migone e apprezzamento per Bonino, con il che voglio dire che non esistono su questo terreno candidature di partito. Non e' che i partiti, e io men che meno, possano indicare propri candidati. Il problema e' la competenza, l'autorevolezza internazionale, il prestigio. Noi non ragioniamo in termini di caselle di partito in sede Onu, che sarebbe grottesco". Sui rischi che entrambe le candidature possano elidersi a vicenda, Veltroni ha risposto anche sulle responsabilita' del principale partito della maggioranza: "Essendoci in campo la candidatura del tutto legittima di un uomo dei DS - ha detto - il nostro partito ha deciso di non far diventare questa candidatura come una candidatura di partito. Abbiamo contribuito ad una soluzione positiva, e non abbiamo ragionato in termini di partito."<br> <br>
    0:00 Durata: 4 min 53 sec
  • Con i radicali un rapporto al di là delle elezioni

    Veltroni ha anche riposto ad una domanda sui rapporti tra il suo partito ed i radicali: "Io sono tra quelli - ha affermato il segretario DS - che considerano il rapporto con i radicali come un rapporto da impostare al di là delle scandenze elettorali, perche' quando ci sono le elezioni tutti si mettono a far la corte ai radicali, anche se poi magari sui temi che piu' stanno a cuore ai radicali c'e' il totale disinteresse. Io penso che tra di noi ci siano punti di divisione, come quelli sociali, e punti di convergenza, come sui diritti umani. Sono temi sui quali ci troviamo dalla stessa parte, e penso che il dialogo tra di noi debba essere impostato seriamente. Quello che ho detto sulla Bonino corrisponde allo spirito con il quale guardiamo al patrimonio espresso dai radicali, senza furbizia e senza i complimenti che arrivano quando le elezioni sono alle porte." <br>
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