18 GIU 2001

Droga: Pannella assolto in appello "I magistrati si rifiutano di applicare una legge anticostituzionale"

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Roma, 18 giugno 2001 - Marco Pannella assolto dalla Corte d'Appello del Tribunale di Roma, per la cessione di circa 200 grammi di hashish il 28 dicembre del '95 nel corso della trasmissione tv condotta da Alda D'Eusanio "L'Italia in diretta" e quindi confermata la sentenza di primo grado."Esilarante, da non credersi se non fosse anche tragica perchè dietro lo sfondo vi sono decine di migliaia di esistenze distrutte".

Questo il commento a caldo del leader radicale, che nella sua condotta processuale a denunciato la incostituzionalità e la manifesta irragionevolezza della legge che punisce
chiunque a qualsiasi titolo ceda o riceva sostanze stupefacenti.

"Una legge che fa paura oltre che vergogna" è il giudizio che Pannella rinnova ai giornalisti a caldo dopo l'udienza, una legge che ha distrutto la giustizia, ricordando anche che pochi giorni fa Pannella, sulla base della medesima legge è stato condannato.Ai giornalisti che chiedono i motivi della mancata soddisfazione per l'assoluzione, Pannella replica così: "Sarei molto lieto se a questo significasse la liberazione delle decine di migliaia di persone incarcerate per una legge che i magistrati si rifiutano di applicare per ossequio alla volontà di giustizia e anche di legalità"."La legge dice una cosa anticostituzionale - sottolinea Pannella - poichè sostiene che "chiunque a qualsiasi titolo ceda o riceva una dose di pretese droghe è colpevole di un reato o condannato in quanto tale.

Ma l'unica cosa che abbiamo ottenuto il è stato il disinteresse totale".

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