10 OTT 2001

Guerra al Terrore: Bush promette, Scoveremo Bin Laden

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 0 sec

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Registrazione di "Guerra al Terrore: Bush promette, Scoveremo Bin Laden", registrato mercoledì 10 ottobre 2001 alle 00:00.
  • Giorno dopo Giorno 10 ottobre 2001: Attacchi di giorno 9 ottobre 2001: Attaccheremo 24 ore su 24 8 ottobre 2001: L'attacco proseguirà e si allargherà 7 ottobre 2001: Tempo scaduto, bombe sui Talebani "Nessun posto sarà abbastanza buio per nascondere Bin Laden"<p><p>11 ottobre 2001 - aggiornamento ore 1.30am (CET)Quarta giornata di bombardamenti a anglo-americani in Afghanistan e - come promesso da Rumsfeld - pressocchè ininterrotti si sono susseguiti i raid sul territorio controllato dai Taleban: il presidente Usa ha diramato l'identikit si 22 super ricercati ed ha assicurato che essi saranno catturati ed assicurati alla giustizia. Nessuno scampo vi sarà per Bin Laden e per tutti i suoi seguaci. "I terroristi cercano di operare nell'ombra, cercano di nascondersi, ma noi stiamo per far accendere la luce della giustizia su di loro" ha affermato Bush nella conferenza stampa di presentazione della lista dei ricercati.<p>In serata, voci provenienti dal Pentagono riferite dalla Cnn, hanno parlato dell'uccisione di alcuni leader talebani e di due parenti del leader spirituale Mohammed Omar nel corso dei raid di domenica scorsa. <p>La conferenza dell'Islam condanna il terrorismo<p>Ancora vivo e vegeto, invece, il Mullah dell'emirato afghano, che in una intervista alla Bbc ha chiesto aiuto al mondo musulmano ed oggi poteva essere l'occasione buona. Infatti, nel Quatar si è riunita la Conferenza mondiale dell'Organizzazione Islamica, ma dal consesso non è giunto per i Taleban l'aiuto sperato. Infatti, se le rappresentanze del mondo Islamico riunite in Quatar hanno espresso la propria preoccupazione per le vittime civili, non hanno però rimarcato la condanna dell'azione militare in corso in Afghanistan. <br>Una dura condanna invece è giunta nei confronti degli attacchi terroristici dell'11 settembre, da parte di tutti i paesi rappresentati nell'organismo mondiale.<p>Verso l'escalation<p>Fonti anonime del pentagono hanno riferito che sono pronti ad entrare in azione gli elicotteri e carri armati per portare delle incursioni nel territorio talebano, stante la superiorità aerea ottenuta con i raid. Anche se le fonti hanno precisato che non si tratta di un passaggio imminente, questa è una opzione che è a portata di mano per i comandi politici e militari dell'operazione "Libertà duratura".<p>Escalation, però, è anche quella che ha fatto prefigurare Tony Blair, oggi in Oman: il premier britannico ha parlato, infatti, di campagna in due fasi "la prima focalizzata in Afghanistan, per distruggere la rete terroristica di Osama bin Laden" e la seconda con altre azioni da "considerare e deliberare" per combattere "il terrorismo internazionale nelle sue diverse forme". Blair ha immediatamente aggiunto che eventuali altre operazioni dovranno essere concordate con le nazioni unite, ma - in realtà - le sue affermazioni richiamano molto da vicino le comunicazioni fatte dal rappresentate Usa all'Onu, John Negroponte, qualche giorno fa, nelle quali si parlava della necessità di azioni militari in altri paesi per motivi di autodifesa.<p>Ulteriore segnale in tale direzione viene dal monito rivolto dal Dipartimento della Difesa che si è rivolto al dittatore iraqueno Saddam Hussein, intimandogli di non approfittare della situazione, altrimenti "avrebbe pagato un prezzo".<p>In Usa è scontro fra informazione e sicurezza<p>Dopo la terribile minaccia in mondovisione, giunta dal portavoce di Al Quaeda, l'America ha reagito invitando i mezzi di informazione ad essere prudenti nel diffondere questi messaggi che - sostengono dalla Casa Bianca - potrebbero contenere messaggi in codice rivolti ai terrorisi. Per questo il portavoce della Casa Bianca ha chiesto collaborazione ai media, chiedendo l’invio preventivo ai servizi di sicurezza dei messaggi registrati provenienti da al-Qaeda, per poter decodificare eventuali messaggi nascosti e concordare insieme ai mezzi di informazione quali immagini trasmettere: "La preoccupazione è quella di non consentire ai terroristi di ricevere quelli che potrebbero essere dei messaggi di Osama bin Laden che li invita ad intraprendere azioni terroristiche". <p>Le preoccupazioni concernenti sicurezza ed informazione erano emerse anche nella giornata di martedi quando Bush si era notevolemnte adirato nell'ascoltare dai media notizie riservatissime comunicate dai servizi di intelligence alle commissioni del Congresso e per questo, era stato ridotto a solo otto persone - con l'accordo di tutte le parti politiche - il numero di coloro che avrebbero dovuto partecipare ai briefing 'top secret' sull'aggiornamento della situazione delle indagini e delle azioni militari.<br>Alla fine, dopo le scuse del Congresso, Bush aveva poi acconsentito ad altri parlamentari di partecipare alla riunione.