05 DIC 2001

Conferenza afgana di Bonn: Ufficiale, due donne nel governo provvisorio

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Firmato l'accordo a Bonn: tra i nomi dell'amministrazione provvisoria afgana, figurano due donne, di cui una vicepresidente: una vittoria anche della nonviolenza.

La prudente soddisfazione di Emma Bonino.

Bonn, 5 dicembre 2001 (In collaborazione con il nostro inviato David Carretta) - Le Nazioni Unite hanno confermato che questa mattina alle 7.00 le quattro delegazioni afghane, presenti alla Conferenza di Bonn, hanno raggiunto un accordo sulla lista di ministri dell'amministrazione ad interim dell'Afghanistan.

Due donne entrano a far parte dell'amministrazione ad interim: Sima Samar, come vice
primo ministro e ministro per gli affari della donna, e Suhaila Siddiqui, come ministro della salute.

Confermato Karzhai Confermata anche la preannunciata presidenza al leader Pasthun, Haimd Karzai, vicino al gruppo di Roma che fa capo all'ex re Zhair Sha ed attuale leader delle forze che assediano Kandahar.

I tre ministeri chiave degli esteri, della difesa e dell'interno rimangono nelle mani dell'Alleanza del Nord.

Il ministero delle finanze è assegnato invece al gruppo di Roma.

Nella conferenza ufficiale di chiusura dei lavori, è stato annunciato che il governo provvisorio entrerà in carica il prossimo 22 dicembre.

La soddisfazione di Emma Bonino Emma Bonino che ha capeggiato il grande movimento nonviolento internazionale che lo scorso 1 dicembre ha dato vita al primo satyagraha mondiale per l'ingresso delle donne afgane al governo ha salutato con gioia la notizia della presenza delle due donne nel futuro governo di Kabul "L'ingresso di due donne nel governo di transizione afghano costituito a Bonn - ha affermato Emma Bonino - segna la fine di un tabù e costituisce un buon punto di partenza per una rapida restituzione di tutti I diritti civili a tutte le donne dell'Afghanistan".

"La decisione presa dai capi delle fazioni armate afghane e dai leader tradizionali - ha ricordato la leader radicale - é frutto della forte pressione che la comunità internazionale, allertata da un forte movimento d'opinione nonviolento su scala mondiale a favore delle donne afghane, ha saputo esercitare".

L'azione deve continuare Emma Bonino non nasconde però che "la strada verso la restaurazione di uno Stato di diritto a Kabul é ancora lunga e piena di insidie" e quindi esorta il movimento nonviolento trasnazionale a continare nell'azione: "La pressione che la nostra iniziativa é riuscita a esercitare - ha concluso - deve continuare".

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