28 FEB 2002

Tlc: «La Banda Larga in Italia» (Presentazione rapporto Task Force interministeriale)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 59 min

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Presentato il rapporto della Task force sulla banda larga e costituito il Comitato esecutivo chiamato a predisporre un piano nazionale del settoreRoma, 28 febbraio 2002 - "L'ambiente tecnologico che consente l'utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività".

Questa la innovativa definizione di banda larga contenuta nel rapporto conclusivo della task force istituita nella seconda metà del 2001 dai ministri delle Comunicazioni e dell'Innovazione.La conferenza convocata presso l'Aula magna del ministero delle Comunicazioni è stata presentata dai protagonisti come un
vero e proprio "spartiacque" nel percorso del Governo per raggiungere l'obiettivo ritenuto "prioritario" della diffusione della banda larga nel nostro paese.

Infatti, se il rapporto conclusivo dei lavori della task force offre preliminarmente una fotografia della situazione sulla diffusione della banda larga in Italia, dall'altro canto esso offre anche delle prospettive e suggerisce al Governo indicazioni sulle linee strategiche da adottare per favorirne lo sviluppo.Proprio in questa direzione, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e il ministro delle Tecnologie e dell'Innovazione Lucio Staca hanno firmato oggi un decreto ministeriale con il quale si istituisce il Comitato esecutivo per la banda larga, chiamato a predisporre un piano nazionale di sviluppo del settore.

Il comitato avrà quattro mesi di tempo per raggiungere l'obiettivo di "individuare i livelli minimi di interattività che devono essere garantiti alla fascia più ampia possibile della popolazione entro il 2005".

Il gap e i circoli viziosiNella sua parte di descrizione del contesto, il rapporto parte dalla constatazione che l'Italia presenta un gap significativo rispetto alla media dei paesi Ue in termini di penetrazione di Internet: 25,2% contro la media europea del 33% ed il rapporto individua in questa situazione un rischio di corto circuito: le condizioni di contesto alla diffusione della banda larga rappresentano vincoli per la diffusione stessa e dunque sono necessari interventi per limitare o annullare il gap.Un ulteriore rapporto che si alimenta reciprocamente è quello che esiste tra servizi e infrastrutture: la task force ha messo in evidenza che lo sviluppo di servizi, contenuti ed applicazioni sta avvendendo a ritmi inferiori alle previsioni.

Questo determina un ulteriore "circolo vizioso", perchè i servizi non vengono sviluppati in assenza di crescita della domanda, e la domanda non cresce in assenza di nuovi servizi.

La situazione tecnologica italianaMentre sul fronte delle dorsali nazionali (backbone) e delle reti di distribuzione cittadina, il rapporto non individua alcun elemento di criticità, il nodo tecnologico è invece riscontrato nella rete di accesso che attualmente è costituita in prevalenza dal doppino in rame (xDSL) di Telecom Italia.

Il rapporto mette in evidenza come questa infrastruttura, pur essendo di ottima qualità, alla lunga presenterà dei limiti strutturali derivanti dagli alti costi di manutenzione e dall'incertezza per la mancanza di sperimentazioni a velocità molto elevate.Nel medio lungo periodo, dunque, - prosegue il rapporto - il rame dovrà essere sostituito dalla fibra ottica per garantire che l'Italia possa mantenersi al passo con le previsioni che indicano nel 2010 l'anno in cui il passaggio alla banda larga sarà definitivo.

In generale, tutto il dato di contesto della situazione italiana si riflette sul fronte imprenditoriale, dal momento che il mercato delle infrastrutture è paralizzato dall'incertezza sulla domanda e dunque sull'effettivo ritorno degli investimenti.

L'azione di Governo: "Far fare"Dato il contesto tecnologico e imprenditoriale, la task force ha indicato esplicitamente che "la concorrenza non è in grado da sola di garantire il raggiungimento di un obiettivo ambizioso", pur costituendo "un motore importante" del sistema-Italia.

In tal senso l'azione del governo dovrà essere presente anche se in forma "indiretta", atti a "stimolare la domanda e l'offerta".

In sostanza, l'e-government, che trasforma il governo in fornitore ed utente di servizi a banda larga.

Le direttrici dell'azione del governo sono state riassunte in cinque filoni: favorire lo sviluppo delle infrastrutture e delle tecnologie, sostenere la domanda e l'offerta di banda larga, favorire la diffusione di servizi digitali, favorire la concorrenza e bloccare le posizioni dominanti, attivare strumenti di monitoraggio.

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  • Introduzione del pref. Stelo

    <br>Indice degli interventi
    0:00 Durata: 1 min 9 sec
  • <strong>Documenti</strong> Il rapporto della Taskforce sulla Banda larga
    0:00 Durata: 1 ora 30 min
  • Francesco Chirichigno: "Le infrastrutture di larga banda"

    0:01 Durata: 17 min 39 sec
  • Paolo Vigevano: "I servizi di larga banda nella PA"

    0:18 Durata: 14 min 26 sec
  • Nicholas Negroponte, fondatore Medialab - Mit (*)

    0:33 Durata: 16 min 30 sec
  • Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

    0:49 Durata: 22 min 35 sec
  • Maurizio Gasparri, ministro delle Comunicazioni

    1:12 Durata: 17 min 35 sec