15 MAR 2002

UE: Al via il vertice di Barcellona con il confronto sui temi economici

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Ottimismo, ma anche nodi problematici per i Quindici riuniti in Spagna.

Si prepara una dichiarazione sulla situazione medio-orientale Barcellona, 15 marzo 2002 - I temi economici hanno contrassegnato le prime due sessioni di lavoro del primo Consiglio Europeo sotto la presidenza spagnola, ma la difficile situazione medio-orientale ha fatto da sottofondo ai lavori e i Quindici lavorano ad una dichiarazione nella quale si condanna severamente la strategia militare di Ariel Sharon e si chiede l'immediato ritiro di Israele dai territori, l'implementazione degli accordi, la cessazione delle
esecuzioni extragiudiziali, gli interventi armati contro obiettivi civili.Quanto ai palestinesi, dovrebbe essere invece discusso "il piano Marshall" annunciato ieri da Berlusconi.

Mentre nelle strade di Barcellona, si sono registrati i primi scontri tra polizia e no-global, che non lasciano presagire nulla di buono in vista della manifestazione che i movimenti di contestazione hanno convocato per domani, all'interno del Palau de Congressos de Catalunya i lavori si sono aperti all'insegna di un moderato ottimismo sullo scenario economico per le prospettive europeo, indivuduando unanimente, dei "chiari segni di ripresa economica".

I quindici hanno perà al contempo sottolineato la necessità di proseguire con la strategia economica-sociale decisa a Lisbona con l'obiettivo di fare dell' Europa per il 2010, l' area piu' competitiva del mondo raggiungendo anche la piena occupazione.

Piquè: Barcellona sarà un successo Nella conferenza stampa a conclusione della prima sessione dei lavori, il presidente in carica dell'Unione, il ministro degli esteri spagnolo Josep Piquè si è dichiarato ottimista sull'esito del vertice: "Penso - ha detto ai giornalisti - che domani potremmo affermare che il vertice di Barcellona è stato un successo", dal momento che il Cousiglio si appresta a varare una dichiarazione con una serie di "impegni precisi" che contribuiranno fortemente a rilanciare il futuro dell'Europa, "rilanciando la competività e rafforzando i modelli di sviluppo sociale ed economico".

“Adesso, più che mai - ha detto Piquè - nel momento in cui l'Europa esce da un periodo di rallentamento della crescita economica, è molto importatne adottare delle riforme strutturali, così come stabilito a Lisbona, per diventare la regione più dinamica del mondo".

Tra gli aspetti positivi della mattinata dei lavori, il ministro spagnolo ha individuato anche l'accordo sulla posizione comune da tenere nella conferenza internazionale sullo sviluppo che si terrà a Monterrey in Messico la prossima settimana ed anche l'accordo accordo riscontrato nei colloqui con i paesi candidati.

I problemi: Banca Euromed ed energia Al di là delle dichiarazioni ottimistiche, i principali nodi del vertice concernono la proposta di costituzione di una Banca Euro Mediterranea, rispetto alla quale la divaricazione tra i paesi nordici e quelli mediterranei si è mantenuta inalterata.

L'unica possibilità di compromesso, al termine di una accesa discussione nell'Ecofin, si è concretizzata nella decisione di costituire per ora una 'facility', una linea di credito speciale per l'area del Mediterraneo, rinviando al 2003 una decisione sulla possibilita' di trasformare questo primo sportello in una filiale.

Uno dei capitoli più delicati che il Consiglio si è trovato ad affrontare è stato quello della liberalizzazione dei mercati energetici, stante l'opposizione francese.

Nel briefing a conclusione della sessione pomeridiana, il ministro spagnolo Rodrigo Rato ha annunciato l'accorso sulla liberalizzazione del mercato energetico non domestico, mentre si continua a trattare per l'allargamento della liberazione anche alle singole utenze domestiche.

Rato ha rivendicato che comunque, l'accordo sul mercato non domestico, è già di per sè un progresso significativo, poichè - ha spiegato - un'intesa sul mercato degli utenti industriali coprirebbe il 60% del totale in Europa.

Dunque si tratterebbe di un progresso significativo".

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