17 MAR 2002

UdeuR: Congresso nazionale (III Giornata, le conclusioni di Mastella)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 30 min

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Il congresso del Campanile si chiude con un duro attacco a Rutelli, non riconosciuto più come leader dell'UlivoFiuggi, 17 marzo 2002 - Dal palco di Fiuggi, il congresso dell'Udeur si chiude con un duro colpo per Francesco Rutelli: non solo come preannunciato, il partito di Mastella non confluirà nella Margherita, ma il leader del Campanile annuncia apertamente di non riconoscere più Francesco Rutelli quale leader dell'Ulivo.Mastella ha criticato il doppio incarico di Rutelli definito apertamente un fatto di immoralità politica.

In particolare al segretario dell'Udeur non è piaciuta
l'equiparazione operata da Rutelli fra il partito riunito a Fiuggi e i dissidenti del Campanile che si sono riuniti a Napoli per annunciare la confluenza nella Margherita.

Le accuse a Rutelli"C'e' un leader della coalizione - ha accusato Mastella - che anziche' farsi carico di un partito che appartiene alla coalizione, stabilisce uguale dignita' tra noi e altri amici che si riuniscono altrove".

"La differenza tra un vero leader e un non leader - ha proseguito - e' quella di avere pazienza, metodo, capacita' di ascolto e di mettere insieme".

Dunque, per Mastella, all'indomani dell'elezione di Rutelli a leader della Margherita nel prossimo congresso costituente di Parma, l'Ulivo dovrà scegliere un nuovo leader.Anche Di Pietro contro RutelliIn precedenza, anche Antonio Di Pietro dal medesimo palco aveva duramente criticato la leadership dell'Ulivo: ''Non riconosco questa leadership del centrosinistra" aveva detto l'ex pm, e poi con metafora ippica aveva aggiunto: "Cavallo che perde si cambia".

Il leader di Italia dei Valori aveva quindi ribadito la propria critica totale all'Ulivo che "va cambiato, dal nome ai dirigenti che lo guidano", rilanciando comunque la prospettiva della coalizione di tutte le opposizioni a Silvio Berlusconi.Addio al maggioritarioNell'intervento a Fiuggi, Di Pietro si era trovato d'accordo con Mastella anche su un altro punto: revisione in senso proporzionale della legge elettorale.

L'ex magistrato, promotore di un referemndum anti-proporzionale ha annunciato infatti di essere disponibile a rimettere in discussione le proprie idee e "fermo restando il bipolarismo" - aveva affermato - "oggi serve una legge che dia la possibilita' anche ai piccoli di essere rappresentati".

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