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Il vertice sulla crisi medio-orientale è anche l'occasione per rinsaldare i rapporti tra le due sponde dell'atlantico, nonostante i contrasti commerciali Madrid, 10 aprile 2002 - Convocata per annunciare un vertice negli Usa il prossimo 2 maggio tra il presidente Bush e il premier spagnolo e presidente dell'UE, Aznar, la conferenza stampa congiunta tra il segretario di Stato Colin Powell ed il ministro degli esteri Spagnolo, Josep Piquè è stata caratterizzata principalmente dall'attualità della crisi medio-orientale.
Del resto, l'incontro con la stampa è giunto poche ore dopo le dure … dichiarazioni di Sharon che ha definito "un tragico errore" l'ipotesi che Powell incontri Arafat e che ha decisamente chiesto agli Usa di "cessare le pressioni" per il ritiro Israeliano dalle città occupate.
Le repliche di Powell a Sharon Quanto all'imminente incontro con Arafat, Colin Powell ha replicato a Sharon affermando di ritenere importante di poter incontrare Arafat "che è sempre il leader del popolo palestinese, come mi è stato ribadito dai leader arabi che ho incontrato nei giorni scorsi".
In sostanza Powell ha rivalutato per conto degli Usa il ruolo di Arafat, dopo che negli scorsi giorni il presidente Bush aveva dato l'impressione di voler scaricare il presidente dell'Anp, dal momento che - aveva affermato Bush - "non è stato in grado di fare gli interessi del proprio popolo, tradendo la parola data di sconfiggere il terrorismo".
Al contrario Powell ha affermato di ritenere Arafat un attore importante nel processo di pace, aggiungendo che per gli Usa chiederanno che al leader palestinese venga restituita la libertà di comunicazione e la possibilità di parlare con gli altri leader mondiali.
Quanto alla reazione di Sharon che ha chiesto la cessazione delle pressioni Usa su Israele Powell ha risposto: "Comprendiamo la posizione difficile in cui si trova Israele in questo momento ma siamo certi che il modo migliore per andare avanti e risolvere la crisi e' il ritiro dell'esercito israeliano", aggiungendo che "il presidente Bush lo ribadisce di volta in volta".
Le azioni Europee La proposta Fischer e la risoluzione del parlamento europeo che ha chiesto la sospensione della relazione Ue-Israele sono gli altri argomenti sottoposti all'attenzione dei due ministri.
Se Powell si è trincerato dietro un diplomatico 'no commenti', Jospe Piquè, "con tutto il rispetto per la decisione del parlamento" ha affermato apertamente che in questo momento le speranze di pace sono principalmente affidate alla missione del segretario Powell, cui va il pieno sostegno delle Nazioni Unite della Russia e della stessa Unione Europea.
Il summit del 2 maggio Nella conferenza stampa è stato annunciato che il prossimo 2 maggio si svolgerà un summit che determinerà un salto di qualità "nella vitale, strategica e stretta alleanza tra Europa e Stati Uniti".
Il ministro spagnolo Piqué ha affermato che Usa e UE vogliono che il summit del 2 maggio sia un chiaro esempio della speciale relazione che esiste fra le due sponde dell'oceano "una relazione - ha aggiunto - indispensabile per la nostra sicurezza e stabilità, ma anche per il mondo intero.
Nel loro incontro Piqué e Powell hanno preparato l'agenda per il summit nel quale Bush ed Aznar saranno chiamati a discutere di cooperazione giudiziaria nell'ambito della lotta al terorismo, lo sviluppo della Politica di Sicurezza e di Difesa europea, la situazione in Afganistant e nei Balcani, e le relazioni con l'America Latina.
Le spinose questioni commerciali Nell'agenda vi saranno anche le questioni che ultimamente hanno determinato una serie di tensioni tra USA ed UE, a partire dalle tariffe sull'acciaio che gli Stati Uniti hanno imposto dallo scorso 20 marzo.
A tal proposito Piquè ha considerato "inevitabile che possano sorgere dispute commerciatli fra Europa e usa, dal momento che si tratta delle parti che rappresentano il 40% del commercio mondiale".
L'Unione difende le decisioni della commissione che ha stabilito musure di salvaguardia ed ha avviato una procedura al Wto, ma - ha aggiunto il ministro Spagnolo - "noi speriamo che il dialogo ci porti ad una soluzione".
Del resto, l'incontro con la stampa è giunto poche ore dopo le dure … dichiarazioni di Sharon che ha definito "un tragico errore" l'ipotesi che Powell incontri Arafat e che ha decisamente chiesto agli Usa di "cessare le pressioni" per il ritiro Israeliano dalle città occupate.
Le repliche di Powell a Sharon Quanto all'imminente incontro con Arafat, Colin Powell ha replicato a Sharon affermando di ritenere importante di poter incontrare Arafat "che è sempre il leader del popolo palestinese, come mi è stato ribadito dai leader arabi che ho incontrato nei giorni scorsi".
In sostanza Powell ha rivalutato per conto degli Usa il ruolo di Arafat, dopo che negli scorsi giorni il presidente Bush aveva dato l'impressione di voler scaricare il presidente dell'Anp, dal momento che - aveva affermato Bush - "non è stato in grado di fare gli interessi del proprio popolo, tradendo la parola data di sconfiggere il terrorismo".
Al contrario Powell ha affermato di ritenere Arafat un attore importante nel processo di pace, aggiungendo che per gli Usa chiederanno che al leader palestinese venga restituita la libertà di comunicazione e la possibilità di parlare con gli altri leader mondiali.
Quanto alla reazione di Sharon che ha chiesto la cessazione delle pressioni Usa su Israele Powell ha risposto: "Comprendiamo la posizione difficile in cui si trova Israele in questo momento ma siamo certi che il modo migliore per andare avanti e risolvere la crisi e' il ritiro dell'esercito israeliano", aggiungendo che "il presidente Bush lo ribadisce di volta in volta".
Le azioni Europee La proposta Fischer e la risoluzione del parlamento europeo che ha chiesto la sospensione della relazione Ue-Israele sono gli altri argomenti sottoposti all'attenzione dei due ministri.
Se Powell si è trincerato dietro un diplomatico 'no commenti', Jospe Piquè, "con tutto il rispetto per la decisione del parlamento" ha affermato apertamente che in questo momento le speranze di pace sono principalmente affidate alla missione del segretario Powell, cui va il pieno sostegno delle Nazioni Unite della Russia e della stessa Unione Europea.
Il summit del 2 maggio Nella conferenza stampa è stato annunciato che il prossimo 2 maggio si svolgerà un summit che determinerà un salto di qualità "nella vitale, strategica e stretta alleanza tra Europa e Stati Uniti".
Il ministro spagnolo Piqué ha affermato che Usa e UE vogliono che il summit del 2 maggio sia un chiaro esempio della speciale relazione che esiste fra le due sponde dell'oceano "una relazione - ha aggiunto - indispensabile per la nostra sicurezza e stabilità, ma anche per il mondo intero.
Nel loro incontro Piqué e Powell hanno preparato l'agenda per il summit nel quale Bush ed Aznar saranno chiamati a discutere di cooperazione giudiziaria nell'ambito della lotta al terorismo, lo sviluppo della Politica di Sicurezza e di Difesa europea, la situazione in Afganistant e nei Balcani, e le relazioni con l'America Latina.
Le spinose questioni commerciali Nell'agenda vi saranno anche le questioni che ultimamente hanno determinato una serie di tensioni tra USA ed UE, a partire dalle tariffe sull'acciaio che gli Stati Uniti hanno imposto dallo scorso 20 marzo.
A tal proposito Piquè ha considerato "inevitabile che possano sorgere dispute commerciatli fra Europa e usa, dal momento che si tratta delle parti che rappresentano il 40% del commercio mondiale".
L'Unione difende le decisioni della commissione che ha stabilito musure di salvaguardia ed ha avviato una procedura al Wto, ma - ha aggiunto il ministro Spagnolo - "noi speriamo che il dialogo ci porti ad una soluzione".
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